Salvini: "Non correrò per le Europee, vorrei candidare Vannacci". Il generale: "Valuterò"

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"Faccio il ministro dei Trasporti al mio massimo e ci tengo a continuare a farlo", ha affermato il leader della Lega, che ha avanzato la candidatura del militare autore de "Il mondo al contrario", il bestseller delle polemiche

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"Non mi candido, continuerò a fare il ministro". Così il vicepremier e titolare ai Trasporti Matteo Salvini si tira fuori dalla corsa alle Europee. "Non so cosa faranno gli altri, io parlo per me. Faccio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti al mio massimo, e ci tengo a continuare a farlo", ha detto il leader della Lega, che propone di "candidare il generale Vannacci, che è un'altra delle vittime della Sinistra radical chic".

Vannacci: "Valuterò a mente fredda"

"Ringrazio per il pensiero e per la fiducia. A mente fredda valuterò, fermo restando che per il momento faccio il soldato", ha detto il militare all'Ansa dopo le parole di Salvini. Dopo le polemiche sul suo libro Il mondo al contrario e alcune settimane di licenza, Vannacci a fine dicembre 2023 è tornato a Roma per un nuovo incarico: capo di Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri, nella sede di Palazzo Esercito.

Il generale Roberto Vannacci durante il convegno �Libertà al contrario. Perchè  difendere la libertà di parola contro ogni censura' organizzato da Nazione Futura, Roma 14 settembre 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI

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Sul caso Anas: "Lasciate stare la mia compagna"

Oltre ad annunciare di non candidarsi alle Europee, Salvini alla trasmissione di Rete4 Quarta Repubblica ha parlato del caso Anas. "C'è una certa magistratura di Sinistra, una certa stampa di Sinistra che mi sta attaccando", ha denunciato il vicepremier. "Perché attaccare la mia compagna? Lasciatela lavorare", ha poi detto a proposito del coinvolgimento nel caso Anas di Denis e Tommaso Verdini, padre e fratello di Francesca Verdini, compagna del leader della Lega. E ha aggiunto: "Non penso che all'Anas ci sia gente corruttibile. Ogni mia scelta la faccio nell'interesse del Paese".

Sul processo Open Arms: "Solo una perdita di tempo"

Salvini è tornato anche sull'udienza di venerdì 12 gennaio del processo Open Arms a Palermo. "Vado lì serenamente perché ritengo di aver fatto il mio dovere di cittadino italiano prima ancora di ministro, però penso di essere l'unico ministro di punta dell'Ue che va a processo non per questione di soldi o corruzione ma perché ha fatto il suo lavoro. È solo una perdita di tempo", ha detto. "Sono a processo con l'accusa di sequestro di persona aggravato per aver bloccato nell'estate del 2019 per sei giorni lo sbarco di una nave spagnola che invece di andare in Spagna ha preteso di sbarcare il suo carico di clandestini in Italia. E a processo non c'è il comandante spagnolo ma il ministro italiano", ha sottolineato.

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini all'ultima giornata dell'edizione 2023 della Festa di Atreju nei giardini di Castel Sant'Angelo, Roma, 17 dicembre 2023. 
ANSA/FABIO CIMAGLIA

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Riforma della giustizia e Ponte sullo Stretto

"La riforma della giustizia è urgente, è una priorità", ha detto Salvini sottolineando che "ogni giorno, secondo le statistiche, tre italiani, non tre ministri, vengono arrestati ingiustamente e questo è un errore". Nell'intervista si è anche parlato di Ponte sullo Stretto di Messina. "Il Ponte degli italiani creerà minimo 40mila posti di lavoro e porterà un valore aggiunto di 15 miliardi di euro. Conto che entro estate 2024 dopo 52 anni di chiacchiere centreremo obiettivo di aprire i cantieri", ha affermato il leader della Lega.

Flat tax e pasce fiscale

Per quanto riguarda il fisco, "alzare il tetto della flat tax portandolo a 100mila euro rimane uno dei nostri obiettivi. Così come è un errore, in questo primo anno di governo, non avere ancora affrontato fino in fondo la pace fiscale", ha detto Salvini. "Con due guerre in corso e un'epidemia alle spalle, bisogna mettere sul tavolo un saldo e stralcio totale, globale, generale e definitivo, chiudendo tutte le pendenze con l'Agenzia delle entrate poi si riparte e chi sbaglia anche di un euro paga e va in galera, come negli Stati Uniti. È il momento di una pace fiscale ed edilizia, ci sono milioni di case bloccate per piccole difformità interne", ha concluso.

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