Mattarella: "Dal clima alle guerre a rischio la sopravvivenza del pianeta"

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"Derubricare a mera dimensione regionale l'attacco della Federazione Russa all'Ucraina sarebbe un errore capitale", ha detto il presidente della Repubblica. E citando anche la guerra in Medioriente ha aggiunto: "Inammissibile che, in conflitti armati di questo secolo, si esercitino attacchi e rappresaglie che colpiscono la inerme popolazione civile"

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Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, è intervenuto alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. Toccando diversi temi: "Le sfide di fronte alle quali l'umanità si trova, pongono a rischio la sopravvivenza del pianeta, a partire dalle conseguenze della condizione climatica, sino a modalità belliche - che ci riportano a epoche che non hanno il diritto di riproporsi - in cui i popoli divengono ostaggi delle politiche aggressive dei rispettivi governi. Derubricare a mera dimensione regionale l'attacco della Federazione Russa all'Ucraina sarebbe un errore capitale. I suoi effetti destabilizzanti si avvertono in tutti gli angoli del globo e vulnerano gli strumenti internazionali di cooperazione e dialogo".

"Riemersione logica imperiale è inaccettabile"

Inoltre, per Mattarella "la pretesa del riemergere, nel terzo millennio, della logica "imperiale" è inaccettabile. A suffragarla non soccorre neppure più l'alibi ideologico, di confronto/competizione tra sistemi basati su progetti di vita contrapposti. Rimane soltanto la logica della prepotenza. Ecco la ragione elementare per puntare sul multilateralismo per quei Paesi - come l'Italia - che rifiutano intenti imperialisti e non hanno l'ambizione di essere "satelliti" di nessuno bensì di cooperare, da pari, con tutti gli Stati e i popoli di buona volontà, anche per governare la globalizzazione, facendone crescere la coincidenza con il perimetro della libertà e del benessere".

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Infine: "Da 22 mesi il popolo ucraino si pone come argine a questa deriva e, ancora una volta, sono le vittime civili a pagare un prezzo alto. Si presenta, qui come a Gaza, la necessità di rendere stringenti le regole, anche in guerra, di quel diritto internazionale umanitario la cui urgenza emerse addirittura già con la Convenzione di Ginevra nel 1864. Ed è inammissibile che, in conflitti armati di questo secolo, si esercitino attacchi e rappresaglie che colpiscono la inerme popolazione civile. Tocca alla comunità internazionale impedire nuove avventure a questa politica di sopraffazione che trova emuli in diverse situazioni e in più continenti", ha concluso Mattarella.

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