Il direttore degli approfondimenti Rai, durante la kermesse di FdI ha usato il termine "noi" per riferirsi al partito di Meloni, definendosi militante. Poi ha polemizzato con Elly Schlein, senza nominarla, per aver declinato il dibattito. Pd: "Inaccettabile. Si scusi o si dimetta". Mentre l’Ad della Rai, Roberto Sergio, ha chiesto a Corsini una relazione su quanto accaduto
È polemica sull’intervento di Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti Rai, ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia. Corsini, il 14 dicembre, durante l’evento ha usato il termine "noi" per riferirsi al partito di Meloni, definendosi militante, e chiedendo "Come sta il nostro partito?". Poi ha polemizzato con Elly Schlein, senza nominarla, per aver declinato il dibattito: "Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di che colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi". La dichiarazione di appartenenza partitica del dirigente del servizio pubblico non è piaciuta alle opposizioni, che ne hanno chiesto le dimissioni per incompatibilità con il ruolo. Mentre l’Ad della Rai, Roberto Sergio, ha chiesto a Corsini una relazione su quanto accaduto ad Atreju e il video integrale del suo intervento, per valutare eventuali sanzioni.
Corsini: "Parole riprese fuori contesto, mi scuso"
Corsini, dal canto suo, ha spiegato: "Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Ieri sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello. In questo quadro, mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti".
Soldi: "I giornalisti della Rai siano imparziali"
"Credo che un giornalista del servizio pubblico debba garantire un atteggiamento sempre equidistante, a prescindere dal contesto in cui opera", il commento sulla vicenda della presidente della Rai, Marinella Soldi. "Agli operatori dell'informazione Rai - prosegue la presidente Soldi - è richiesto di esercitare la propria professione nel segno del pluralismo e dell'imparzialità, essenziali per aiutare il cittadini a formarsi un'opinione libera da pregiudizi, a massimo vantaggio della democrazia e del Paese".
Il Pd all'attacco
"I suoi programmi vanno male e lui, invece di stare a lavorare in Rai per provare a risollevare, che fa? Sta ad Atreju non a fare il semplice conduttore ma ad attaccare Schlein. Non si è mai visto un direttore della Rai che attacca ad un'iniziativa di partito la leader di quello avversario come se fosse un militante. Inaccettabile. Si scusi o si dimetta", chiedono invece i componenti del Pd della commissione di Vigilanza Rai.