Spread, Crosetto: "Molti tifano per far cadere governo". Tajani: "Non c’è preoccupazione"

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Il ministro della Difesa sostiene la linea della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la quale ieri ha attaccato le opposizioni sostenendo che il tema per il valore del differenziale è "soprattutto nei desideri di chi come sempre immagina che un governo democraticamente eletto debba andare a casa". Stessa linea anche per il titolare della Farnesina, mentre il leader del M5S boccia la premier sulla Nadef ma si dice contrario ai governi tecnici

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Si continua a parlare di spread dopo che ieri il differenziale tra Bund e Btp ha toccato i 200 punti in seguito alla presentazione della Nadef e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto di vedere preoccupazione "soprattutto nei desideri di chi come sempre immagina che un governo democraticamente eletto debba andare a casa" e che la speranza "è dei soliti noti. La sinistra continui a fare la lista dei ministri del governo tecnico che noi intanto governiamo". Oggi sul tema è intervenuto il ministro della Difesa Guido Crosetto, che su X ha scritto: "Si augurano il male dell'Italia sperando di strappare un po' di potere per sé". Poi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato che "non c'è preoccupazione".

Crosetto: "Molti tifano spread per far cadere il governo"

Secondo Crosetto, "in molti stanno tifando a favore di un rialzo dello spread o un downgrade da parte delle agenzie di rating per poter mettere in discussione il governo e stravolgere, nuovamente, la volontà popolare".

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Tajani: "Non c'è preoccupazione"

A margine della seconda giornata della festa di Forza Italia, Tajani dice che "non c'è preoccupazione per quanto mi riguarda. Io credo che noi dobbiamo dimostrare di essere un Governo serio, credibile, affidabile, responsabile, che fa una manovra economica in grado di aiutare le famiglie più deboli, in grado di tutelare i cittadini di fronte a una situazione economica non sempre positiva, provocata dalla guerra in Ucraina e dall'aumento del costo delle materie prime, e dalla decisione della Bce di aumentare il costo del denaro". Preoccupazioni per una possibile speculazione sullo spread? "Non so se c'è - la risposta di Tajani - dobbiamo essere seri credibili affidabili, responsabili, dobbiamo dimostrare di saper stare dalla parte dei cittadini. Forza Italia ha lavorato molto in questa direzione e la migliore scrittura della norma che prevede le tasse sugli extra profitti delle banche va proprio nella direzione di rassicurare i mercati, di rassicurare gli investitori. Lo abbiamo fatto per quello, non perché dobbiamo fare un favore alle banche ma proprio perché non vogliamo che ci siano speculazioni sui mercati. Il nostro dovere è tutelare la nostra economia e FI lavorerà per questo".

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Roma, 28 agosto 2023. ANSA/CLAUDIO PERI

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Foti: "Sinistre alla frutta provano a giocarsi la carte dello spread"

Rispetto alle valutazioni dei mercati sulla Nadef, per Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, c'è "una narrazione abbastanza risibile: delle sinistre alla frutta su questi temi provano a giocarsi la carte dello spread, ma sono evidentemente smemorate. In questo momento lo spread italiano è esattamente al 20% in meno di quando toccò quota 250 col governo Monti. Mi pare sia una lettura tutta politica", ha detto un'intervista a Qn. Del resto, "nei giorni scorsi l'ex ministro Giovanni Tria ha definito questa Nota prudente e corretta, come il caso richiede, soprattutto dopo la vicenda del Superbonus e il Bonus facciate, che indubbiamente influisce".

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Conte: "No a governi tecnici, a scegliere devono essere i cittadini"

Dalle opposizioni torna all’attacco il leader del M5S Giuseppe Conte che, in un’intervista a La Stampa, dà a Giorgia Meloni uno "zero virgola in pagella" perché con i numeri della Nadef "strozza l'Italia che si era ripresa dopo la pandemia". I mercati si preoccupano e lo spread sale a causa di "un governo fermo, che non offre una visione e una prospettiva di crescita". Ma il presidente del Movimento 5 stelle non vuole sentir parlare di governi tecnici: "Basta con soluzioni di quel tipo, a scegliere devono essere i cittadini. Meloni ha detto agli italiani che erano pronti, si assumano fino in fondo la responsabilità della loro inadeguatezza".

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