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Salvini: "Condono per mettere in regola milioni di italiani". Ecco in quali casi

Politica

Per gli edifici costruiti abusivamente in zone a rischio dissesto idrogeologico, sottolinea Salvini, "la soluzione è la demolizione e la ruspa"

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"Penso che sia saggio liberare i comuni di centinaia di migliaia di pratiche, i comuni vanno a introitare quello che permetterà loro di avere bilanci più sereni e milioni di italiani potranno tornare in regola". Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, al congresso degli ingegneri parlando del condono edilizio, proposta che riguarda "piccole irregolarità". Ad esempio, spiega il ministro, grondaie, finestre, antibagno o verande. Per gli edifici costruiti abusivamente in zone a rischio dissesto idrogeologico, sottolinea Salvini, "la soluzione è la demolizione e la ruspa".

Le ipotesi

Sull'eventuale sanatoria edilizia da giorni gli alleati di governo, FI in primis, si stanno spendendo per mettere i propri paletti intorno a una misura che - si specifica dalle parti del partito della premier - in ogni caso potrà eventualmente arrivare solo per via parlamentare e non su input governativo. Salvini, ha evidenziato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, "ha parlato di interventi di difformità minimali sotto il profilo edilizio" per tutto il resto "se formalizzeranno qualcosa poi lo si leggerà". Mentre FI che ha da subito frenato non chiude, invece, all'idea che un intervento di piccola portata possa arrivare nell'ambito della più ampia proposta di legge sulla rigenerazione urbana depositata in Senato e sulla quale gli azzurri chiedono una accelerazione. Un testo che prevede per altro incentivi anche per privati per opere di riqualificazione anche di vecchi edifici in disuso. E' lo stesso leader azzurro Antonio Tajani a specificarlo: "nessun condono" edilizio sulle grandi irregolarità, ma oggi "verrà incardinato un nostro ddl per la rigenerazione urbana con una visione strategica di medio e lungo periodo, per ridurre le emissioni di Co2, per il recupero delle aree depresse". Se "in questo processo, per non creare ostacoli ad opere essenziali e utili, si potrà trovare un sistema per sanare piccole infrazioni — spiega - Ma nulla di più".

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