"È in atto uno spostamento di milioni e milioni di persone e non ci sono muri che tengono" ha dichiarato il ministro degli Affari esteri al suo arrivo al consolato italiano di New York, alla vigilia dell'Assemblea generale dell'Onu
"La situazione nella polveriera Africa non è esplosiva, è già esplosa. È in atto uno spostamento di milioni e milioni di persone e non ci sono muri che tengono: guardate alla storia delle invasioni barbariche, non vennero fermate dall'esercito romano", seppur si trattasse dell'"esercito più forte della storia militare". Sono le parole del ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei cronisti sull'emergenza migranti, al suo arrivo al consolato italiano di New York, alla vigilia dell'Assemblea generale dell'Onu.
Riguardo alla partecipazione della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola: "interpreto la sua presenza stasera – aggiunge Tajani - come un segnale di vicinanza all'Italia rispetto a un problema in cui l'Italia non può essere lasciata sola, ma che non può essere risolto nemmeno dalla sola Europa, cosa che dirò alle Nazioni Unite" (SEGUI GLI AGGIORNAMENTI SULL'EMERGENZA MIGRANTI).
“Per l'emergenza migranti anche una Banca per l'Africa”
"Le risoluzioni Onu sono importanti ma servono iniziative concrete, io penso per esempio che si potrebbero allargare i campi di accoglienza Unhcr per le donne che fuggono e le famiglie che sono in difficoltà, coloro che sono fermi nel deserto e rischiano di morire", propone il ministro degli esteri alla vigilia dell'assemblea Onu, dove intende portare l'esplosivo dossier a vari livelli. Tajani sottolinea anche la necessità di investimenti economici e finanziari, dalla Bei al Fmi, ma anche della creazione di una vera e propria banca per lo sviluppo in Africa.