Stupri, Salvini: "A favore della castrazione chimica sperimentale"

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Durante una diretta sui social, il ministro ha commentato gli eventi accaduti nella città principale della Sicilia affermando: "Se sette individui perpetrano uno stupro contro una giovane donna, trovo difficile considerarli parte della specie umana"

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Durante una diretta sui social, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dato particolare rilievo al tragico episodio di stupro avvenuto a Palermo. Durante la discussione, ha sollevato la questione della castrazione chimica come possibile misura sperimentale in Italia. "Quando si verifica un caso in cui sette individui si rendono colpevoli di uno stupro nei confronti di una giovane donna, trovo estremamente difficile considerarli come esseri umani," ha affermato Salvini. "C'è chi, tra le fila dell'opposizione, trova il modo di alimentare polemiche: 'Salvini forse ne parla solo perché si tratta di stupratori italiani'. Questo dimostra una mentalità ristretta. Uno stupratore o un pedofilo possono provenire dall'Italia, dalla Svizzera, dall'Uganda, dalla Nuova Zelanda, dal Portogallo. Indipendentemente dalla nazionalità, chiunque sia colpevole deve affrontare le conseguenze". (VIDEO)

"Necessitano di cure"

"Considerando che si tratta di individui malati," ha proseguito Salvini, "poiché oltre a essere criminali sono anche affetti da patologie, coloro che commettono atti di violenza nei confronti di donne o bambini necessitano di cure e di interventi per prevenire la ripetizione delle loro azioni devianti. Pertanto, ritengo che ciò che è già stato oggetto di sperimentazione in vari Paesi del mondo, come il trattamento ormonale per bloccare gli androgeni o la castrazione chimica, possa rappresentare un'opzione da esaminare in via sperimentale anche in Italia. Questo potrebbe avere un ruolo dissuasivo nei confronti di coloro che nemmeno riesco a definire esseri umani".

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