Stupro di gruppo, assolti dal giudice per errata percezione sul consenso della vittima
CronacaSecondo il magistrato i due imputati sarebbero stati “condizionati da un’inammissibile concezione pornografica delle loro relazioni con il genere femminile, forse derivante di un deficit educativo e comunque frutto di una concezione assai distorta del sesso”
Assolti a Firenze perché hanno “solo” avuto un’errata percezione del consenso della ragazza che li ha denunciati. Sono le motivazioni, riportate dal Tirreno, per l’assoluzione di due ragazzi accusati di stupro di gruppo. Nella sentenza si legge: “I due imputati, che all’epoca dei fatti avevano 19 anni, non sono punibili per errore sul fatto che costituisce il reato”. Nello specifico, hanno sbagliato a considerare valido il consenso della presunta vittima in una situazione in cui lei, ubriaca, non era nelle condizioni di manifestarlo. Dunque, si tratta di una percezione errata che, a detta del giudice, "se non cancella l’esistenza oggettiva di una condotta di violenza sessuale, impedisce di ritenerla penalmente rilevante".
Dato per scontato il consenso
Stando a quanto emerso durante il processo, e riportato dal quotidiano toscano, in passato la ragazza aveva avuto rapporti con uno dei due giovani, anche in presenza di altre persone, circostanza che avrebbe portato gli imputati a dare per scontato il suo consenso. “Non essendo il delitto di violenza sessuale punito a titolo di colpa, non può essere considerato rilevante ai fini di una residua affermazione di responsabilità penale”, si legge nella sentenza di assoluzione dei due imputati dall’accusa di violenza sessuale di gruppo, le cui motivazioni sono state pubblicate di recente.
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Inammissibile concezione pornografica
Il giudice che li ha processati in rito abbreviato ha anche delineato il profilo dei due imputati, che sarebbero “condizionati da un’inammissibile concezione pornografica delle loro relazioni con il genere femminile, forse derivante di un deficit educativo e comunque frutto di una concezione assai distorta del sesso”. Quella sera era stato coinvolto anche un minorenne, che in un altro procedimento ha ottenuto la messa alla prova.