Tajani a Sky TG24: “Forza Italia contraria a condono, favorevole a pace fiscale”. VIDEO

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Il vicepremier e ministro degli Esteri, nei giorni scorsi nominato segretario di Forza Italia, è intervenuto a Start. Tanti i temi affrontati. “Intendo trasformare sempre più Fi nella pietra angolare della politica italiana”, ha detto. Sul salario minimo: “Meglio un salario ricco”. Ancora: "Priorità è riforma della giustizia, crediamo sia fondamentale arrivare alla separazione delle carriere”. E sul concorso esterno frena

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Antonio Tajani è stato ospite della trasmissione Start, su Sky TG24. Tanti i temi affrontati dal vicepremier e ministro degli Esteri, che nei giorni scorsi è stato nominato segretario di Forza Italia. “Intendo trasformare sempre più Forza Italia nella pietra angolare della politica italiana”, ha detto Tajani. Ha aggiunto che il partito è “contrario al condono e favorevole alla pace fiscale”. Sul salario minimo: “Meglio un salario ricco”. Ancora: "Priorità è riforma della giustizia, crediamo sia fondamentale arrivare alla separazione delle carriere”. Frena, invece, su una modifica al reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Tajani: "Voglio trasformare Fi in pietra angolare politica italiana"

"Intendo trasformare sempre più Forza Italia nella pietra angolare della politica italiana. Come è stata la democrazia cristiana: una dimora per tutti i garantisti, i riformisti, i moderati, e anche per tutti coloro che non si riconoscono più nel Partito democratico, in una copia dei Cinque stelle. Un partito europeista e atlantista con un progetto per un Paese stabile, anche dal punto di vista economico. Anche per questo il salario minimo non è una priorità , noi pensiamo a un salario ricco", ha esordito Tajani. "Le correnti sono state la fine della Dc. Io credo in un partito vivo, dove ci siano dibattiti, confronti", ha aggiunto.

“Congresso? Mi candiderò a guida partito”

Il primo tema affrontato, quindi, è stato quello interno a Forza Italia. Alla domanda se si candiderà alla guida del partito al prossimo Congresso, il ministro ha risposto: "Penso proprio di sì, mi è stata affidata dal Consiglio nazionale una responsabilità che per me rappresenta una grande sfida. E anche per onorare l'uomo che è stato un maestro, un fratello, un amico”. “Se Fi vorrà confermarmi il consenso che mi ha dato sabato, sarò ben lieto di affrontare la grande sfida delle elezioni europee nel nome del grande leader che è stato Silvio Berlusconi", ha aggiunto.

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“Priorità è riforma giustizia, arrivare a separazione carriere magistrati”

Parlando ancora di Berlusconi e della sua famiglia, Tajani ha detto che condivide la difesa di Marina Berlusconi alla memoria del padre. “È un accanimento tornare a dire sempre le stesse cose su mafia e collusioni", ha dichiarato il ministro. E ancora: "Sono sciocchezze. Strumentalizzare significa fare il gioco della mafia, cercare di indebolire un asse coeso contro la mafia". Riguardo alla mafia, ha aggiunto: “Noi siamo intolleranti alla mafia, la mafia ci fa schifo”. E da qui si è ricollegato ai prossimi obiettivi del governo: “In questo momento la priorità è la riforma della giustizia, arrivare a una separazione delle carriere dei magistrati. Non per offendere la magistratura, ma per esaltare il suo ruolo e garantire i cittadini. Il concorso estero non è una priorità in questo momento. Ora proseguiamo con la lotta alla mafia rafforzando anche le forze di polizia". Poi ha ribadito: cambiare il concorso esterno in associazione mafiosa "non è una priorità, poi dal punto di vista giuridico le parole di Nordio non vanno interpretate come parole che vanno nella direzione di un indebolimento della lotta alla mafia, piuttosto di un rafforzamento".

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“Forza Italia contro qualsiasi tipo di condono”

Tra gli argomenti dell’intervista, anche il Fisco. “Forza Italia è contro qualsiasi tipo di condono, siamo sempre stati favorevoli a una pace fiscale e sono ben lieto che la Lega e Matteo Salvini scelgano di seguirci su questo piano”, ha detto Tajani. "Nella delega fiscale c'è già un passo avanti in questa direzione", ha proseguito il ministro, secondo cui "la pace fiscale, che naturalmente deve essere una pace dove si paga gran parte del debito fiscale - sempre soltanto da chi è in regola e non dall'evasore - è un tema che va affrontato e discusso". "Non so se si potrà inserire nella delega", ha aggiunto il leader di Forza Italia, sottolineando che "in linea di principio è giusto aiutare le persone a risolvere i loro problemi".

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