Diversi i temi toccati dalla premier nell'intervista al Corriere della Sera. Ha commentato l'esito del Consiglio Europeo e spiegato perché sui migranti l'Unione "ha cambiato passo". Il salario minimo non la convince, la ratifica del Mes può attendere
Giorgia Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera, ha commentato l'esito del Consiglio Europeo e spiegato perché sui migranti l'Unione "ha cambiato passo". Il salario minimo non la convince, la ratifica del Mes può attendere, il caso Santanché non la preoccupa e nemmeno il Pnrr: "Basta tafazzismo, siamo vicinissimi all'obiettivo". E sulla proposta di Salvini di un patto per unire il centrodestra alle Europee, c'è tempo per riflettere. (I DATI ISTAT SUL LAVORO)
L'intervista
Giorgia Meloni ha toccato diversi temi: E ha risposto alle accuse di "isolare l'Italia" rivolte al governo dalla segretaria Pd, Elly Schlein. "Sulle amicizie sbagliate a livello internazionale mi permetta di non infierire su chi ancora oggi è reticente nel condannare regimi come quelli di Cuba e Venezuela. Chi è in buona fede puo' constatare quanto l'Italia oggi sia centrale e rispettata nei consessi internazionali. Con buona pace delle Cassandre che speravano nell'isolamento". E sulla Santanché la Meloni si è detta di "non essere preoccupata. Ha deciso di riferire in aula per spiegare al meglio la sua posizione. Una scelta di trasparenza e serietà che non era scontata e dimostra la buonafede". Come detto, inoltre, Meloni non è convita "che al salario minimo si possa arrivare per legge e l'approccio del governo va nella direzione di favorire una contrattazione collettiva sempre più virtuosa, investire sul welfare aziendale, agire su agevolazioni fiscali e contributive, stimolare i rinnovi contrattuali". Meloni tiene anche a evidenziare che "l'occupazione sta facendo registrare numeri record, anche grazie alle misure che abbiamo adottato". E ancora: "Voglio esprimere la mia vicinanza e solidarietà al popolo francese per le inaccettabili violenze di questi giorni. Le immagini che arrivano dalla Francia da un lato rischiano di rendere il tema ancora più critico, dall'altro mi auguro aumentino la consapevolezza sulla posta in gioco. Soltanto un'immigrazione gestita e regolare puo' generare integrazione. L'alternativa è la separazione e la radicalizzazione delle terze e quarte generazioni".
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"Migranti, cambio passo Ue. Capisco Polonia e Ungheria"
Infine, sui migranti: "L'accordo di tutto il Consiglio Ue sulla cosiddetta dimensione esterna, che offre un approccio completamente nuovo rispetto al passato in tema di contrasto ai flussi migratori, è un indiscutibile successo italiano. Siamo riusciti a far comprendere a tutti i nostri partner che non aveva senso continuare a litigare tra Paesi di primo approdo e Paesi di destinazione su chi dovesse avere la responsabilità di gestire il fenomeno e che l'unico modo era lavorare insieme sui confini esterni". Certo, Morawiecki e Orban sono rimasti sulle loro posozioni ma, ha spiegato Meloni, "soprattutto la Polonia, ma anche l'Ungheria, hanno accolto milioni di profughi ucraini ricevendo dalla Ue contributi inferiori al necessario. Di contro, secondo l'accordo dell'8 giugno, sarebbero tenute a versare 20mila euro per ogni migrante anche irregolare non ricollocato. Il tutto, aggravato dal blocco degli stanziamenti per i loro Pnrr nazionali. La loro rigidità è comprensibile e io ho sempre grande rispetto per chi difende i propri interessi nazionali. Si può superare ricostruendo un rapporto di fiducia e in questo senso cerco di dare il mio contributo". A ogni modo, osserva ancora il presidente del Consiglio, "il Patto migrazione e asilo va avanti", però "vendere questo accordo come una soluzione efficace è sbagliato. Può aiutare l'Italia in misura relativa, anche perché il principio cardine di Dublino dello Stato di primo approdo non è stato superato e l'onere su nazioni come l'Italia è ancora troppo elevato. Il Patto si occupa di gestire gli arrivi quando avvengono, la mia priorità invece e fermare i flussi illegali prima che partano e stroncare il traffico di esseri umani".