Salvini: "Lavori sul Ponte da primavera 2024, spenderemo fondi Pnrr per infrastrutture"

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Durante l'evento Forum in Masseria, intervistato da Bruno Vespa, il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture è tornato sulla costruzione del Ponte sullo Stretto: "I lavori partiranno dalla primavera 2024, le prime macchine transiteranno nel 2032"

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I lavori del Ponte sullo Stretto di Messina partiranno nella primavera del 2024. Ne è sicuro Matteo Salvini, intervenuto al Forum in Masseria, a Manduria. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha affrontato i temi caldi sul tavolo del governo e le decisioni relative al Pnrr, durante la rassegna che si concluderà l'11 giugno.

Matteo Salvini al Forum Masseria - ©Ansa

"Lavori Ponte da primavera 2024"

"Per i lavori del Ponte sullo Stretto la partenza è prevista per primavera 2024, se fossi più prudente direi l'estate ma a me piacciono le sfide. Vedrò le prime macchine transitare nel 2032, per questo dico che questa maggioranza deve fare almeno due legislature, ci terrei veramente, mi seccherebbe non inaugurarlo", ha dichiarato il leader della Lega. "Mi auguro che la politica si unisca sul tema delle infrastrutture - ha detto Salvini - il Ponte non sarà una cattedrale nel deserto. Anche io 15 anni fa lo dicevo, ma ora stiamo investendo miliardi nelle infrastrutture di Sicilia e Calabria e sarà vero il contrario. Rischiamo di velocizzare il treno fino a Reggio e poi lì avere una cesura di due ore per attraversare lo Stretto". Poi sul tema dei fondi Pnrr: "Spenderemo tutto e soprattutto bene i fondi Pnrr, al Mit abbiamo 60 miliardi di questi fondi Pnrr e li spenderemo per il macro come l'alta velocità e il micro come per gli appartamenti per studenti, l'asilo, nido o la caserma, Se c'è qualcosa che tecnicamente non è possibile realizzare in tempo perchè non ci sono microchip, i fondi pnrr li uso per altro" ha aggiunto.

"Il successo dei Btp Valore rendono il Mes inutile"

Ancora il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti: "Il record del Btp Valore che ieri ha raccolto 18 miliardi di euro è indice di fiducia non di un partito ma del Paese, da parte degli italiani e a differenza del Mes che ci vincolerebbe a scelte prese da soggetti privati in altri paesi, questi soldi vanno nelle mani degli italiani. Condivido la posizione soft del premier Giorgia Meloni, il Mes, ora ha perso qualsiasi appeal necessità e vantaggio. Abbiamo il Pnrr e quando chiami gli italiani a mettere la loro fiche come nel caso del Btp Valore fai un record senza precedenti". A Bruno Vespa che gli chiede se il Mes sarà sottoscritto con il cambio di alcune condizioni o mai, Salvini ha risposto: "Mai è un avverbio che nel mio percorso umano ho imparato a usare il meno possibile, ma ribadisco che è uno strumento nè utile nè vantaggioso per l'Italia e per l'Europa".

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