La riunione, originariamente prevista sabato, si terrà questa sera a Palazzo Madama
"Parteciperò alla riunione dei senatori", convocata dalla presidente del gruppo Azione-Italia viva in Senato, Raffaella Paita. Lo ha confermato Matteo Renzi parlando ieri sera a 'In Onda' su La7. La riunione, originariamente prevista sabato, si terrà questa sera, alle 21. Al centro dell'incontro a Palazzo Madama ci sarà la futura tenuta del gruppo parlamentare unitario di Azione e Italia Viva.
Le parole di Matteo Renzi
"Credo - ha aggiunto Renzi parlando dell'alleanza Az-Iv - che ci sia uno spazio politico per il Terzo Polo ma all'improvviso Calenda ha deciso di attaccare con toni che sono tipici dei grillini". "Dopo di che - ha concluso - il punto è se si fa o no il progetto Renew Europe in Italia. Carlo ha detto di no e poi ha detto il contrario, cambia idea secondo l'ultima dichiarazione, ma il punto è se vogliamo fare un percorso insieme. Dpo di che l'atteggiamento giustizialista, che mi si aggredisca sul piano della mostrificazione, non lo accetto".
"Azione chiarisca su liste alle Europee"
"Nella riunione sarà necessario un chiarimento - fanno sapere da Iv, riporta Repubblica - la nostra volontà è netta, ed è quella di avere liste unitarie, alle elezioni europee". Inoltre "Devono cambiare i toni - aggiungono da Iv - ci vogliono accenti e toni, da parte di Calenda, che rispettino la nostra comunità". Un punto questo "imprescindibile".
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Lo scontro
Nei giorni scorsi un articolo comparso sulle colonne del giornale diretto da Matteo Renzi ha riacceso lo scontro. "Azione perde attrazione", titolava il quotidiano con Calenda che ha commentato ironico: "Anche oggi tonnellate di retroscena e Il Riformista che svolge il suo nobile ruolo di giornale indipendente". "Discuteranno i gruppi parlamentari", ha poi aggiunto, facendo dubitare la sua effettiva presenza all'assemblea dei senatori.
Le ipotesi sulla strategia
Renzi intanto ha accolto nel suo partito diversi componenti della segreteria romana di Azione (già "sfiduciati" da tempo, spiegano da Azione). Con l'arrivo di Enrico Borghi, Renzi ha raggiunto la soglia per formare un gruppo autonomo con il nome del suo partito. Può dunque concedersi il lusso di rompere, costringendo i cinque senatori di Azione a confluire nel gruppo Misto. L'asprezza raggiunta dalla sfida personale tra i due leader farebbe supporre un epilogo quasi scontato. Anche se, nel corso della riunione dei parlamentari di Iv, Renzi avrebbe ribadito la volontà di non rompere. E tra i deputati di Iv, c'è chi non rinuncia a manifestare dissenso nei confronti di qualsiasi operazione di logoramento o rottura. "Fermiamoci, prima di finire tutti in un burrone", dice Luigi Marattin. Che rilancia: "puntiamo a costruire una lista, unica e più forte, alle Europee".