Maternità surrogata, FdI stringe i tempi sul reato universale: a giugno sarà in Aula
PoliticaLa maggioranza accelera sulla proposta di legge a prima firma Carolina Varchi. Mercoledì 24 maggio inizierà il voto dei 20 emendamenti proposti in commissione Giustizia alla Camera: 19 sono delle opposizioni, uno di Forza Italia che propone di aumentare le pene previste per il ricorso alla maternità surrogata all'estero prevedendo il carcere da uno a tre anni
La maggioranza accelera sulla maternità surrogata come reato universale: la proposta di legge a prima firma Carolina Varchi dovrebbe approdare in Aula a giugno: "Siamo al lavoro per questo", dice la deputata di Fratelli d’Italia che è anche relatrice del testo. Dura la reazione delle opposizioni, con il Pd che sottolinea come in Italia sia già vietata la gestazione per altri e afferma che l’obiettivo sia colpire il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali.
Mercoledì il voto sugli emendamenti
Mercoledì 24 maggio inizierà il voto dei 20 emendamenti proposti in commissione Giustizia alla Camera, tutti avanzati dall’opposizione e per la maggior parte soppressivi, ma anche volti a recepire la proposta dei sindaci di centrosinistra che da tempo chiedono di poter procedere alla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali. C’è solo un emendamento della maggioranza, precisamente di Forza Italia, che propone di aumentare le pene previste per il ricorso alla maternità surrogata all'estero prevedendo il carcere da uno a tre anni.
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Magi: "Reato universale è bestemmia giuridica"
"Si userà tutto il tempo e i modi possibili per fermare questo obbrobrio", attacca Riccardo Magi, segretario di Più Europa, rispondendo a chi gli chiede se le opposizioni stiano valutando di fare ostruzionismo sul reato universale di maternità surrogata in discussione in commissione. "Più che fare ostruzionismo - dice - si tratta comunque di fare emergere quanto l'idea di istituire un reato universale per la Gpa sia una bestemmia da un punto di vista del diritto, non solo senza fondamento giuridico ma espressione di una impostazione ideologica che in ultima istanza colpirebbe le bambine e i bambini. Abbiamo diversi emendamenti tra l'altro anche quelli che sanciscono l'obbligo di trascrizione integrale degli atti di nascita di bambini nati all'estero".
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Lo scontro sull’aborto
La tensione però è alta anche sul tema dell’aborto, dopo che Pro Life ha depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare "per modificare un articolo della 194 e far sì che il medico della ecografia pre-aborto sia obbligato a mostrare l'ecografia alla donna e a far sentire il battito cardiaco". "Una feroce barbarie, non passeranno", dice Valeria Valente del Pd. "Un obbligo simile - dicono da +Europa - è in vigore nell'Ungheria di Orban, sodale ideologico e politico del nostro governo". "Si tratta - attacca Avs con Elisabetta Piccolotti che a inizio legislatura aveva denunciato una pratica simile in Umbria - dell'ennesima proposta violenta, come quella del riconoscimento della personalità giuridica dell'embrione, contro le donne che non desiderano portare a termine la gravidanza. La libertà di autodeterminazione delle donne è chiaramente un bersaglio del fronte conservatore, in Italia e a livello internazionale".