Maternità surrogata, l’esperienza di Rachel in Canada

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Beatrice Barbato

Beatrice Barbato

In Canada la maternità surrogata è consentita, purché in forma altruistica, a differenza del nostro Paese dove è vietata dalla legge 40 del 2004. Rachel ha deciso di diventare madre surrogata nel 2021 e pochi mesi fa ha dato alla luce il figlio di Francesco e Ciro. Questa è la loro storia

 “Ho appena detto addio al bambino che ho partorito. Non era mio, non ha neppure il mio DNA. Era di qualcun altro, era per qualcun altro. Questo viaggio è stata una esperienza entusiasmante e bellissima” racconta sul suo profilo Instagram Rachel, madre surrogata canadese che ha dato alla luce Elia, il figlio di Francesco e Ciro, dopo due aborti spontanei.

Il loro viaggio insieme comincia nel 2021, quando, già madre di due bambini, decide di iscriversi in un gruppo fb per madri surrogate di cui fanno parte genitori da tutto il mondo. (VOICE: TUTTI I VIDEO)

 

La testimonianza di Rachel

“La mia famiglia era al completo e io adoro essere incinta – spiega a Sky TG24 –  E sono molto brava a partorire. E mi sono detta se sono così brava in questo, ci sono persone là fuori che hanno bisogno di surrogate. Ci sono persone là fuori che non possono avere figli. E se portassi in grembo il loro bambino? Nella primavera del 2021 ho visto la storia di Ciro e Francesco alla ricerca di una madre surrogata. E subito il mio cuore ha avuto un sussulto, ho pensato che sarei potuta diventare loro amica”. E così due mesi fa è nato Elia. “Ho due figli miei e quando è nato - continua  Rachel - si sono innamorati di lui Per quanto riguarda il mio rapporto con Elia, il bimbo, è come se volessero chiamarmi zia Rachel, vogliono che siamo uniti e vogliono che il loro bambino cresca sapendo chi lo ha portato in grembo”.

La gestazione per altri in Canada

La gestazione per altri è vietata in Italia dalla legge 40 del 2004 e punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600.000 a un milione di euro. In Canada è consentita, ma solo in forma altruistica. Ciò significa che non posso essere pagata per la maternità surrogata - chiarisce Rachel - Non possono inviarmi denaro extra, regali o altro. In Canada, possono semplicemente rimborsare le spese relative alla gravidanza. Qui  nella maggior parte delle cliniche, le spese sono coperte dall'assistenza sanitaria. Ma quando si tratta di fertilità, il governo canadese non la include all’interno dell’assistenza sanitaria. Quindi, quando si tratta del trasferimento di embrioni congelati, di andare nella clinica per la fertilità per l'effettivo trasferimento di embrioni, questo viene pagato alla clinica per coprirne i costi. Nel mio caso, se devo assentarmi dal lavoro per andare a una visita, loro coprono il costo della mia giornata lavorativa. Voglio che si sappia che non è il mio bambino, è il loro, e ha senso che loro coprano tutte le spese relative alla gravidanza”.

Maternità surrogata, il supporto della famiglia

In questo viaggio durato due anni Rachel non è mai stata lasciata da sola: "I miei figli, il mio partner, sono stati di grande supporto, molto entusiasti e anche molti dei miei amici mi hanno sostenuta, aiutandomi e incoraggiandoci – spiega Rachel –  Avevo parte della mia famiglia che è un po’ più tradizionale. Vengono da un contesto religioso, quindi per loro è stato più difficile capire la maternità surrogata e non erano completamente d'accordo. E questo, va bene. Abbiamo vite diverse, abbiamo opinioni diverse. Possiamo fare le cose in modo diverso, e va bene. Quindi ci è voluto solo un po' di dialogo con la mia famiglia. E non è che fossero d'accordo, ma hanno rispettato la mia decisione di scegliere cosa volevo fare della mia vita”.

La proposta di Fratelli d’Italia

In Italia, la proposta di Fratelli d’Italia è di rendere la GPA un reato universale, cioè punibile anche se commesso all’estero. È davvero un peccato che stiano cercando di farlo, specialmente nei confronti della comunità LGBTQ, per coloro che non possono adottare. E vogliono avere una famiglia e hanno amore da dare" commenta Rachel. "Ci sono persone che dicono si tratti di traffico di esseri umani, ma non lo è - continua - E così ho affrontato alcune delle preoccupazioni che Giorgia Meloni aveva. Capisco che l'Italia sia un Paese molto tradizionale e alle persone è permesso continuare ad esserlo. Tuttavia, gran parte del mondo è diventata più moderna e accetta il credo di tutti. Ciascuno può vivere in modo diverso. Le persone possono amare chi amano. Le famiglie a volte vengono create con un po' di aiuto da parte della scienza, e va bene così. Non significa che si cambino le persone tradizionali. Possono ancora avere le loro opinioni se non sono accettano la maternità surrogata. Ad ogni modo, solo perché non si accetta la maternità surrogata non significa che altre persone non possano aderirvi". "In Canada e negli Stati Uniti e in molti altri Paesi del mondo - conclude - la maternità surrogata è legale e va bene. È giusto. Si prendono molta cura delle donne. Esistono contratti legalmente vincolanti che proteggono me come donna, proteggono il bambino e proteggono i genitori indipendenti”. 

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