Maternità surrogata in Italia, intervista ai Papà per Scelta

Cronaca
Beatrice Barbato

Beatrice Barbato

La gestazione per altri è una forma di procreazione assistita con cui una donna mette a disposizione il proprio utero e porta avanti la gravidanza per altri genitori, ma in Italia è vietata dalla legge n. 40 del 2004. Sono tante le coppie che hanno fatto ricorso alla GPA e che chiedono alle istituzioni che i loro figli vengano riconosciuti come tali e tutelati. Questa è la storia dei Papà per Scelta.

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"Noi abbiamo uno splendido rapporto con la nostra mamma surrogata che chiamiamo belly momy, mamma di pancia", raccontano a Sky tg24 Christian e Carlo, content creator di Papà per scelta, progetto editoriale che hanno deciso di aprire dopo la nascita dei loro due gemellini, Julian e Sebastian, avvenuta negli Stati Uniti tramite gestazione per altri.

 

La "belly mommy"

"Con la nostra belly mommy c'è un rapporto profondo, intimo, che abbiamo scelto di coltivare nel tempo. Andiamo tantissime volte negli Stati Uniti, ogni qual volta possiamo, perché ci piace passare del tempo insieme - spiegano Christian e Carlo - E siamo riconoscenti, riconoscenti a lei perché ha donato la vita ai nostri figli tenendoli nel pancino per nove mesi al sicuro, ma anche perché ci ha reso famiglia. Questo vuole anche sfatare insomma quel mito delle donne surrogate che poi dopo il concepimento spariscono. Non è così, nella maggior parte dei casi, come per noi, sono figure fondamentali che rimangono e secondo me è una cosa bellissima".

Che cos'è la gestazione per altri

La gestazione per altri è una forma di procreazione assistita con cui una donna mette a disposizione il proprio utero e porta avanti la gravidanza per altri genitori. In Italia è vietata dalla legge n40 del 2004. Secondo il comma 6 dell’articolo 12 la maternità surrogata: “è punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.

 

"Nel nostro Paese coppie formate da persone dello stesso sesso, non possono diventare genitori perché non ci è concessa l’adozione, così come anche alle persone single - precisa Carlo - Quindi  per esaudire e soddisfare il nostro istinto e desiderio di genitorialità siamo letteralmente volati dall’altra parte del mondo in California, per accedere al percorso di gestazione per altri".

 

"La GPA è una scelta consapevole e non ha nulla a che vedere con la narrazione distorta dell’utero in affitto che ci propinano i media e una parte della politica", aggiunge Christian. 

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GPA, qual è la procedura per fare ritorno in Italia

Per poter tornare in Italia con i propri figli "le coppie che si recano all’estero per ricorrere alla tecnica della gravidanza per altri, devono trasmettere l’atto di nascita per la trascrizione al consolato per ottenere il passaporto per il neonato - chiarisce Filomena Gallo, avvocato e segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni - il consolato in base a una circolare del Ministero dell'Interno e del Ministero degli Esteri, in caso di GPA, invierà una comunicazione al comune e alla procura della Repubblica. La maggior parte delle volte la Procura non inizia nessuna azione e dove vi è stata verifica ha determinato l’archiviazione e dove è stata verifica ha determinato l’archiviazione, poiché alcun reato è stato commesso. Il problema sorge quando i Comuni rifiutano la trascrizione integrale del certificato di nascita, trascrivendo solo il nome del genitore biologico. In questi casi le famiglie sono costrette a procedere per vie legali. Ricordiamo che la legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, stabilisce che i figli nati da tecniche di procreazione medicalmente assistita sono figli legittimi della coppia che ha avuto accesso alla tecnica e non possono essere disconosciuti anche per le tecniche vietate in Italia”.

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La proposta europea

Di gestazione per altri si sta parlando a lungo negli ultimi giorni, o forse sarebbe meglio dire si sta riparlando. A dicembre la Commissione europea aveva proposto l’adozione di un certificato europeo di filiazione, con cui poter garantire uguali diritti in tutti i Paesi dell'Unione europea ai minori adottati o figli di coppie omogenitoriali.

Proposta europea che, però, non è piaciuta a tutti e che ha portato Fratelli d’Italia a presentare una risoluzione di maggioranza per esprimere il proprio parere contrario, poi approvata dalla Commissione politiche dell’Unione europea al Senato.

 

La circolare del Ministero dell'Interno

Oltre al voto, è arrivata, poi una circolare del Ministero dell’Interno, inviata ai prefetti per interrompere la registrazione automatica all'anagrafe dei figli nati all’estero con la GPA.

 

La circolare del ministero dell’Interno, destinata ai sindaci, per bloccare la trascrizione dei certificati di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, è un atto giuridicamente non vincolante - spiega Filomena Gallo -  I comuni sono infatti tenuti a trascrivere integralmente i certificati di nascita emessi dalle autorità straniere. Non farlo significa violare i diritti dei minori e discriminare i genitori in base al loro orientamento sessuale e violare il decreto del Presidente della Repubblica n. 396 del 2000 che prevede che le dichiarazioni di nascita dei cittadini nati all’estero debbano essere fatte secondo la legge del luogo e quindi devono essere trascritte esattamente così come vengono prodotte dalle autorità competenti”.

 

Sulla necessità e sull'importanza di una trascrizione automatica dell’atto di nascita estero vogliono puntare l'attenzione Christian e Carlo: "Perché è buffo che un genitore debba passare dall’istituto dell’adozione per riconoscere quello che è già è: un genitore che si prende cura tutti i giorni, ogni giorno del proprio figlio a prescindere del proprio legame biologico”.

 

Sono molti i sindaci italiani contrari alla circolare del ministero e che hanno comunicato di voler continuare a trascrivere i certificati di nascita.

L'importanza di parlare di omogenitorialità

"Crediamo che sia importante parlare di omogenitorialità, laddove sono 40 anni di letteratura scientifica che provano che i bambini crescono in maniera armoniosa anche in famiglie omogenitoriali - concludono Christian e Carlo -  È importante ascoltare la voce di noi famiglie, la nostra esperienza diretta per capire che forse è quella è la verità. È lì che bisogna trovare la vita vera, i sentimenti, le persone. Non è semplice, non è facile, quando hai una società che ti rema contro, quando hai la politica che ti rema contro. È un desiderio forte, innato quello della genitorialità e quado lo hai decidi di scavalcare anche le montagne più alte e di nuotare anche i mari più profondi".

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