
Il ballottaggio del capoluogo friulano, dove si affrontavano il sindaco uscente Fontanini e il candidato del centrosinistra, ha visto prevalere quest’ultimo, che si è affermato con il 53% delle preferenze. Ecco chi è il nuovo primo cittadino della città, che ha raggruppato nella sua coalizione Pd e Azione-Italia Viva, con l’endorsement finale del Movimento 5 Stelle

Sorpresa alle elezioni comunali di Udine. A vincere il ballottaggio è stato Alberto Felice De Toni, candidato di Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e Azione-Italia Viva, che ha sconfitto al ballottaggio il sindaco uscente Pietro Fontanini, appoggiato da tutti i partiti di centrodestra
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LE PERCENTUALI – È stata una vittoria importante quella di De Toni, capace di imporsi con il 53% delle preferenze nonostante al primo turno fosse avanti il sindaco uscente Fontanini, in grado di arrivare fino al 46%. Pesa molto l’endorsement del Movimento 5 Stelle che al primo turno aveva appoggiato Ivano Marchiol, in grado di raccogliere soltanto il 9,24%.
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LA DICHIARAZIONE DI VITTORIA - “Udine ha scelto di cambiare. Non posso dire che ora ci rimboccheremo le maniche per lavorare perché le maniche sono già rimboccate dal primo giorno di questa lunga campagna elettorale”, sono state le prime parole di De Toni (qui in foto con il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini durante la campagna per la segreteria PD)
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CHI È IL NUOVO SINDACO DI UDINE – Professione ingegnere, De Toni è professore ordinario di ingegneria economico-gestionale presso l'Università degli Studi di Udine ed è dal 2019 direttore scientifico di CUOA Business School, scuola di management presente ad Altavilla Vicentina. La sua direzione ha permesso alla struttura di ampliare i confini oltre il Nordest nell’ambizione di farne un punto di riferimento nazionale, allargandosi anche ad atenei come la Sapienza di Roma, al Politecnico di Torino, Palermo, Bari, Bolzano e al Sissa di Trieste
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QUASI 380 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE – L’attività scientifica di De Toni è vasta: conta infatti quasi 380 pubblicazioni scientifiche, in particolare nel settore dell’ingegneria gestionale con particolare attenzione all'organizzazione della produzione, la gestione dell'innovazione e la gestione della complessità

MAGNIFICO RETTORE – La carriera universitaria ha annoverato anche diversi impegni universitari: De Toni è stato presidente del corso di laurea in ingegneria gestionale dal 2000 al 2006, preside della facoltà di ingegneria dal 2006 al 2012 e anche Magnifico Rettore dal 2013 al 2019. Dal 2015 al 2018 è stato segretario generale della Conferenza nazionale dei rettori delle Università italiane, mentre dal febbraio 2019 al maggio 2021 è stato presidente della Fondazione CRUI (in foto con il presidente Mattarella durante la festa per i 40 anni dell'Ateneo, nel 2017)

IL G7 DELLE UNIVERSITÀ - Nell'ambito dei Magnifici Incontri - promossi dalla CRUI il 29 e 30 giugno 2017 a Udine - ha organizzato, con il patrocinio del MIUR, il G7 University –Education for All con oltre 170 università internazionali, provenienti da Europa, America e Asia. Assieme a loro ha sviluppato il cosiddetto "Udine G7 University Manifesto"

GLI INCARICHI E LA MILITANZA - Di De Toni si sa che è stato iscritto alla Margherita e ha ricoperto anche altri incarichi, oltre a quelli universitari: è stato infatti presidente dell'organismo indipendente di valutazione dell'Istituto superiore di sanità, presidente del nucleo di valutazione dell’Università di Palermo e anche membro ordinario dell'Academia Europea
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