Meloni al Quirinale, "lungo e cordiale" colloquio con Mattarella

Politica

L'invito a pranzo del Colle è servito a fare il punto soprattutto sui rapporti tra Italia e Ue, dalle difficoltà nel rispettare i tempi del Pnrr al dossier migranti fino al Ponte sullo Stretto e agli sviluppi della situazione internazionale con riferimento alla guerra in Ucraina 

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La premier Giorgia Meloni ha avuto questo pomeriggio un incontro di circa due ore al Quirinale col presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un colloquio programmato, in agenda, anche alla luce del Consiglio europeo della settimana scorsa, e non fissato all’ultimo minuto, benché la stampa non ne fosse a conoscenza, aggiungono a palazzo Chigi, confermando che si è trattato di un confronto "lungo e cordiale" e “molto positivo”.  Mattarella e Meloni stavano lavorando da una settimana per trovare, nella complessità delle rispettive agende, un momento per incontrarsi e fare il punto sui principali temi di attualità politica, interna e internazionale. Il faccia a faccia è durato più del previsto, tanto da far saltare la presenza del premier a Udine per la chiusura della campagna elettorale di Massimiliano Fedriga a governatore. 

Particolare attenzione alle scadenze del Pnrr

Mattarella e Meloni hanno affrontato un ampio "giro d’orizzonte" per "il punto sull'azione del Governo e sui lavori del Parlamento”. Particolare attenzione naturalmente è stata riservata al dossier Pnrr, dopo il mese ‘supplementare’ concesso da Bruxelles all’Italia. Più volte il Capo dello Stato ha sottolineato che "il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un appuntamento che l’Italia non può eludere" e che quindi "non possiamo permetterci di perdere questa occasione". Di qui l'invito "per tutti", rimarcato da ultimo la settimana scorsa, a “mettersi alla stanga”. A Palazzo Chigi, nel condividere quanto questo tema sia centrale per il Paese, parlano di una “cooperazione virtuosa” con il Colle, così come sugli altri dossier, vale a dire costi dell'energia, codice degli appalti (lasciando fuori, assicurano comunque dalla presidenza del Consiglio, il polemico botta e risposta delle ultime ore tra Lega e Anac) e questione migranti, in “un’ottica di governo di lungo periodo”, vale a dire “fine legislatura”.

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Affrontato anche il tema del Ponte sullo Stretto

Sia a Palazzo Chigi e che al Colle si parla di contatti continui tra governo e Quirinale, con una stretta collaborazione istituzionale. Se il capo dello Stato ha qualcosa da osservare, si ragiona in ambienti della maggioranza, lo fa sempre nei modi e nei tempi giusti, ma nel caso specifico il colloquio è stato a 360 gradi con molti temi sul tappeto, compresa una agenda internazionale molto nutrita , dal prossimo G7 alla bilaterale a Londra di fine aprile, fino all'incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez (il 5 aprile a Roma) e al viaggio di inzio giugno negli Stati Uniti. Nel corso del faccia a faccia si è parlato anche della telefonata che la premier ha avuto con il presidente ucraino Zelensky, della conferenza di ricostruzione dell'Ucraina del 26 aprile e dei consigli europei. Questa sostanzialmente la cornice istituzionale che ha caratterizzato il colloquio, senza tensioni e osservazioni da parte di nessuno, si rimarca sempre in ambienti della maggioranza. Tra le tante questioni, anche qualla del Ponte sullo stretto il cui provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale proprio oggi.

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