Conte (M5S) su salario minimo: "Priorità contro stipendi troppo bassi"

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Lo scrive su twitter il leader di M5s Giuseppe Conte allegando un video in cui spiega che i pentastellati hanno presentato una proposta di legge "sul salario minimo legale a 9 euro lordi l'ora" chiedendone la calendarizzazione urgente

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"Gli stipendi troppo bassi sono un'emergenza nazionale. Sul salario minimo non possiamo più attendere. È ora di passare dalle parole ai fatti". Lo scrive su twitter il leader di M5s Giuseppe Conte allegando un video in cui spiega che i pentastellati hanno presentato una proposta di legge "sul salario minimo legale a 9 euro lordi l'ora" chiedendone la calendarizzazione urgente. "Dobbiamo approvare quanto prima questa legge", sottolinea Conte e "confidiamo in tutte le forze a partire dall'opposizione: la neo-segretaria del Pd Schlein ha detto che per loro è una prirorità" anche il Terzo Polo è d'accordo, "benissimo!", ora "ci rivolgiamo anche alle forze di maggioranza: Meloni, Berlusconi, Salvini, convenite con noi che questa è un'emergenza nazionale? Non dobbiamo farne una questione partitica, non dobbiamo farne una questione di orticello, dobbiamo dare attuazione a un principio costituzionale".

"Una volta approvata la legge - ha detto Conte - non ci saranno più lavoratori e lavoratrici che prenderanno meno di nove euro lordi l'ora. Non ci saranno più contratti pirata, avremo una contrattazione collettiva sana, quindi non sigle sindacali di comodo che consentono di sottopagare le lavoratrici e i lavoratori o comunque offrono minori tutele per i lavoratori". Inoltre, ha spiegato Conte, parlando del fronte imprenditoriale, la proposta di legge prevede che "quando ci sono aumenti rispetto al salario minimo questo aumento sarà detassato". "E' una legge - ha sottolineato Conte - che risponde a un principio costituzionale che è quello dell'articolo 36: a un lavoratore va garantito un salario che consenta loro di vivere un'esistenza libera e dignitosa per sè e la propria famiglia". "L'Italia - ha concluso Conte - tra i Paesi Ocse è l'unico in cui negli ultimi 30 anni i salari medi sono diminuti del 2,9%; abbiamo il 12% dei lavoratori poveri e in cui 360mila giovani prendono meno di 870 euro al mese, peggio di noi solo la Romania". 

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