Primarie Pd, vince Elly Schlein, Bonaccini ammette sconfitta. Un milione i votanti
I 5.550 seggi si sono chiusi alle 20 in tutta Italia. "La mia speranza - aveva detto Schlein quando ha votato - è veder superata la soglia di un milione di partecipanti". "Da dopodomani dobbiamo tornare tutti insieme - ha chiesto Bonaccini - togliendoci le magliette che abbiamo indossato in questa campagna"
Hanno chiuso alle 20 i 5.550 seggi allestiti per votare alle primarie del Pd e scegliere il nuovo segretario tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. A prevalere è stata Elly Schlein con circa il 53% delle preferenze
Pd, sfida Bonaccini-Schlein per la segreteria. Tutti i numeri
Per quanto riguarda l'affluenza, la deputata Pd Silvia Roggiani, presidente della Commissione nazionale per il Congresso, ha detto: "Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà attorno al milione di votanti". Alle 13 la commissione nazionale per il congresso aveva reso noto che i votanti erano 598.121
Primarie Pd, dove trovare l'elenco dei gazebo per votare Schlein o Bonaccini
"La mia speranza - aveva detto Schlein al seggio - è veder superata la soglia di un milione di partecipanti"
Il programma di Elly Schlein in 12 punti
"Da dopodomani dobbiamo tornare tutti insieme - ha detto il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - togliendoci le magliette che abbiamo indossato in questa campagna"
Il programma di Bonaccini in 18 punti
"Buon voto a tutti. Orgogliosi di una comunità che decide del proprio futuro con democrazia e partecipazione", ha scritto su Twitter il segretario uscente del Pd, Enrico Letta
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"Il percorso costruito per le primarie è quello giusto, ci sono state tante critiche, troppo lento, troppo lungo. Sarebbe stato negativo farlo subito a botta calda. Adesso il partito è in condizione di ripartire bene", ha detto ancora Letta dopo aver votato. (Nella foto un seggio per le primarie del Pd a Roma)
"Oggi diamo una grande idea di unità e sono convinto che verrà portata avanti da chi vincerà", ha detto poi Enrico Letta. "Io credo sia stato un metodo giusto perché oggi chi viene eletto o eletta avrà una forte legittimazione e sarà in grado di gestire unitariamente questo partito, che ha bisogno di unità e di una leadership che sia in grado di dedicarsi più a quello che succede fuori del partito che a quello che succede dentro fra le diverse anime". (Nella foto un seggio per le primarie del Pd a Roma)
"L'augurio a chi mi succederà è che abbia la possibilità di fare meglio di quanto ho fatto io, sarò lì ad aiutare discretamente dal mio posto, senza sgomitare", ha concluso Enrico Letta. "Sono contento che chi mi succederà possa avere la legittimazione di più di un milione di italiani e credo non ci sia nessun segretario di partito nel nostro Paese che abbia una legittimazione forte come quella che avrà chi mi succede". (Nella foto un seggio per le primarie del Pd a Roma)
Alle primarie del Pd a Milano ha votato anche una donna di 101 anni. Si tratta della signora Eda, classe 1922, che ha votato attorno all'ora di pranzo a uno dei seggi allestiti a Magenta accompagnata dal figlio. Ai volontari ha spiegato che dalla fondazione del Partito Democratico ha sempre votato alle primarie e non voleva mancare oggi. (Nella foto un seggio per le primarie del Pd a Milano)
Un seggio per le primarie del Pd a Roma
La storia delle primarie del Pd, dal 2007 a oggi)
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