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Mario Draghi: “Sono un ex, non faccio più parte della recita dei potenti”

Politica

L’ex presidente del Consiglio ha partecipato alla presentazione del libro del vignettista del Corriere della Sera Emilio Giannelli. Alle domande dell’editorialista di via Solferino Ferruccio de Bortoli l'ex premier ha risposto: “I potenti, italiani o stranieri sono tutti uguali, non sento più di farne parte”

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Botta e risposta tra il giornalista Ferruccio De Bortoli e l'ex premier Mario Draghi in occasione della presentazione del libro di Emilio Giannelli con Paolo Conti 'Un'Italia da Vignetta' alla Fondazione Corriere della Sera a Milano. Da Giannelli, che sottolinea De Bortoli "non fa sconti a nessuno", Draghi non si aspetta "nessuno sconto". “Ferruccio - ha detto Draghi chiamando il giornalista per nome - sono un ex ormai, quindi non ho niente da chiedere”.

“Non faccio più parte della recita dei potenti”

Draghi ha ammesso che per lungo tempo ha fatto parte del “potere e dei potenti”. Ora non più – ha chiarito - ecco perché non faccio molta fatica a staccarmi dalla situazione in cui mi trovo e a guardarmi da fuori".

La riflessione di Draghi sulle caricature di Giannelli

Il vignettista del quotidiano di via Solferino, secondo l’ex premier “divide il mondo in due categorie: i potenti e i normali. E Giannelli con le sue caratteristiche smaschera la recita del potere” con un tono “che nel complesso è scanzonato, non è un tono che contiene un giudizio o una condanna, è il tono dei normali che guarda con stupore alle cose incredibili che succedono tutti i giorni”. Draghi ha concluso osservado che “al posto dei politici italiani ci potrebbero essere benissimo politici di altri Paesi. Nella sostanza sono gli stessi. Uno dei messaggi di Giannelli secondo me è questo: i potenti sono tutti uguali”.