L'ambasciatore russo in un'intervista: "Non credo che il ministro della Difesa di un Paese che ha avuto un ruolo ben noto nello scatenare la Seconda guerra mondiale dovrebbe parlare di Terza guerra mondiale". E aggiunge: "Le relazioni bilaterali tra Roma e Mosca si sono notevolmente degradate"
L'ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, ha denunciato quella che ha definito "la demonizzazione" del suo Paese, in particolare da parte del nostro ministro della Difesa, Guido Crosetto, che nei giorni scorsi aveva lanciato l'allarme per una possibile Terza guerra mondiale se i carri armati russi arriveranno a Kiev (GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE SULLA GUERRA). "Non credo" - ha commentato Razov in un'intervista rilasciata all'agenzia Ria Novosti - "che il ministro della Difesa di un Paese che ha avuto un ruolo ben noto nello scatenare la Seconda guerra mondiale dovrebbe parlare di Terza guerra mondiale".
Razov: "Credenze personali su scenari apocalittici"
"Per quanto riguarda i carri armati russi" - ha proseguito Razov - "le credenze personali in scenari apocalittici basate sulla demonizzazione della Russia non sono una base sufficiente da meritare una risposta pubblica". "Per quanto riguarda poi l'affermazione" - ha aggiunto il diplomatico - "che le forniture di armi a Kiev aiutano ad evitare una escalation del conflitto, non bisogna confondere la causa con l'effetto. È ovvio che pompare il regime di Kiev con nuovi tipi di armi porta solo a una escalation e a un prolungamento del conflitto e alla moltiplicazione della distruzione, delle vittime e delle sofferenze". E questo punto di vista, afferma ancora Razov, "secondo i sondaggi dell'opinione pubblica è condiviso dal 58% dei cittadini italiani, comprese alcune autorevoli figure politiche".
Relazioni bilaterali Roma-Mosca "notevolmente degradate"
Le relazioni bilaterali tra Roma e Mosca "si sono notevolmente degradate. Da persona che lavora da tempo in Italia come ambasciatore, lo dico con sincero rammarico", ha detto ancora Razov all'agenzia Ria Novosti.
"I meccanismi chiave del dialogo sono congelati, le restrizioni per le sanzioni aumentano ed il regime di Kiev riceve sempre più nuovi tipi di armi", ha proseguito l'ambasciatore, secondo cui "nell'ambito di cinque pacchetti di aiuti, Kiev ha ricevuto armi e attrezzature militari per un valore di un miliardo di euro" ed è "in preparazione un sesto pacchetto, che comprende il trasferimento di un moderno e costosissimo sistema di difesa aerea".-