Csm, eletto Felice Giuffrè: è il decimo membro laico

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Il Parlamento archivia la pratica dei componenti laici del Consiglio superiore della magistratura. L'organo di autogoverno dei magistrati ora è dunque nel suo plenum. Già aperto il toto-vicepresidente

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Con l'elezione di Felice Giuffrè, il Parlamento archivia la pratica dei componenti laici del Consiglio superiore della magistratura. L'organo di autogoverno dei magistrati ora è dunque nel suo plenum, e già è aperto il toto-vicepresidente. 

La fumata bianca dopo il flop alla prima votazione

Giuffrè, siciliano e docente di Diritto pubblico all'Università di Catania, martedì non era riuscito ad essere eletto: nella prima votazione a Montecitorio il giurista aveva incassato solo 295 voti, meno del minimo di 364 (i tre quinti dei componenti dell'Assemblea) richiesti dalla legge. Ce la fecero Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Ernesto Carbone, Claudia Eccher, Rosanna Natoli, Michele Papa, Fabio Pinelli e Roberto Romboli, che con 531 consensi è stato il più votato. 

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Il favorito

E proprio il costituzionalista pisano Romboli, che è vicino al Partito Democratico, viene considerato da "radio Transatlantico" come uno dei candidati con più chance per essere eletto vicepresidente del Csm: su di lui, infatti, in molti a Montecitorio ritengono che potrebbero convergere parecchi voti dei consiglieri togati di Palazzo dei Marescialli. 

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