Manovra, dallo smart working alla Carta giovani: i rilievi della Ragioneria di Stato

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La norma che stanzia 450 milioni per i Comuni, priva di copertura, è finita nel mirino della Ragioneria. Rilievi anche su 44 emendamenti da correggere, in gran parte sempre per problemi di coperture. Tra questi anche la norma sul lavoro agile

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Il governo lavora ancora sulla Manovra 2023 e il tempo stringe. Oggi il testo è tornato in commissione Bilancio alla Camera, per consentire di recepire i rilievi della Ragioneria generale dello Stato, con la successiva ripresa dell’esame in Aula. Domani invece è il giorno del voto di fiducia (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - TUTTE LE NEWS SULLA MANOVRA).

Dai Comuni alla Carta giovani: i rilievi

Uno dei rilievi avanzati dalla Ragioneria è quello di stralciare l'emendamento che stanzia 450 milioni per i Comuni e altre 44 correzioni di altrettanti emendamenti, in gran parte sempre per problemi di coperture. Anche le nuove misure sulla Carta giovani e lo smart working sono finite nel mirino della Ragioneria dello Stato. Nel primo caso sotto la lente di ingrandimento finisce la modalità con cui sono scritte le coperture per il 2023, mentre nel secondo caso i dubbi riguardano il mondo della scuola e la sostituzione del personale scolastico a cui è concesso il lavoro agile. Sulla Carta giovani, il sottosegretario al Mef Federico Freni ha spiegato che il rilievo della Ragioneria riguarda "una procedura squisitamente contabile" e "il beneficio sarà comunque pagato nel 2023 ai nati nel 2004 con le regole previgenti". 

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Difficile attuare norma su svantaggi insularità

Inoltre per la Ragioneria è "di difficile attuazione" la norma in Manovra sull'istituzione del "Fondo Nazionale per il contrasto agli svantaggi derivanti da insularità", con una dotazione pari a 2 milioni annui per il triennio 2023/2025 suddiviso in Fondo per gli investimenti strategici e Fondo per la compensazione degli svantaggi. "Il fondo - si sottolinea nei rilevi all'emendamento - è destinato, quindi, sia a interventi di parte corrente che di investimento. Si segnala che la norma risulta di difficile attuazione mancando anche di strumento attuativo. In mancanza delle modifiche da parte dell'amministrazione di settore, difficilmente potrà essere attuata".

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