Carlo Calenda a Live In Bergamo: “Manovra negativa, non tocca priorità italiane”. VIDEO

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Il leader di Azione ha parlato in modo critico dell’operato del governo Meloni fino ad oggi, ma ha espresso parere negativo anche nei confronti dell’opposizione: “Dicono no a tutto e fanno una lista di cose che servono ma questo è un modo irresponsabile”

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A Live in Bergamo Carlo Calenda ha affrontato come primo tema quello della manovra del governo di Giorgia Meloni che, per il leader di Azione, presenta solo punti critici. “Il mio giudizio - ha commentato - era fin dall’inizio molto negativo. L’unico aspetto positivo è sui saldi della manovra che sono quelli di Draghi, quindi nessun indebitamento aggiuntivo ma si tratta di cose precedenti. Il disastro di questo Paese sarà la sanità: tempi lunghi, gente che si indebita per curarsi e la manovra mette pochi soldi”. E ha aggiunto: “ Noi abbiamo proposto a Giorgia Meloni di cambiare il sistema con cui si copriva il costo dell’energia facendo lo sganciamento tra energie rinnovabili e gas facendo così uno sconto diretto sulle bollette ma questo non ha avuto seguito. Io ho incontrato il Mes ma l’esito è che non so ancora cosa Meloni vorrà fare. Questa manovra non tocca nessuna delle priorità italiane”. (LIVE IN BERGAMO. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

Pd? "Opposizione così è irresponsabile"

L’opposizione ha deciso di scendere in piazza contro la manovra ma il leader di Azione non condivide questo modo di opporsi al governo. “Io non penso che l’opposizione si faccia così sulla manovra. Si va in piazza se si toccano diritti fondamentali ma qui è diverso. Fare opposizione facendo una lista della spesa non ha senso: bisogna fare opposizione seria, facendo proposte al governo che però adesso non sembra intenzionato a prendere le nostre proposte o a rivedere le sue priorità. Ma è possibile - ha aggiunto Calenda - parlare ancora di pos? In un Paese in cui spendiamo meno in istruzione e sanità che senso ha parlare di pos, evasione e condono?”. Carlo Calenda prima delle elezioni di settembre 2022 parlava di fronte contro le destre ma ora le cose sono cambiate. “Bisogna basarsi su qualche idea. Quando abbiamo preparato la nostra contro manova la prima cosa che ho fatto è stata mandarla a Enrico Letta per un confronto ma non abbiamo avuto risposta. Quello che conviene all'opposizione (cosa fatta anche da Meloni per 10 anni) è dire no a tutto e fare solo una lista delle cose che servono ma è un modo irresponsabile. Questo modo di fare politica è il modo che ha distrutto il Paese. E Meloni che diceva che avrebbe ribaltato l'Europa adesso sta facendo i conti con la realtà”. 

Segreteria Pd: "Partito diviso su tutto"

Parlando di partiti dell’opposizione, Carlo Calenda ha espresso la sua opinione anche sul Pd e il nuovo futuro segretario. “Il profilo di Bonaccini è più affine a noi”, ha affermato. “Lo abbiamo anche sostenuto come governatore dell'Emilia. Il problema è che Bonaccini dice che poi dovrà fare alleanza con il Movimento 5 stelle. Quel partito non sta più insieme dal punto di vista politico perché i suoi elettori più che dire che sono antifascisti ed europeisti (che lo siamo tutti) per il resto si dividono su tutto”.

Calenda: "Ciò di cui parliamo ci qualifica, non le spillette che mettiamo"

Secondo il sondaggio di Youtrend per Sky Tg24, il 35% dell’elettorato del Terzo Polo ha espresso un giudizio positivo sul governo Meloni. “C’è un aspetto - ha commentato in merito Calenda - che è quello che ha colpito anche me: una donna presidente che è arrivata con le sue forze, partendo da una condizione svantaggiata, provoca simpatia. Dopo di che ricordo una cosa: questa percentuale favorevole a Fratelli d’Italia io l’ho vista scritta identica su Salvini e sul Movimento 5 stelle perché c’è un percorso ripetitivo in Italia per cui i partiti che fanno molti anni di opposizione a un certo punto salgono al governo perché non hanno la responsabilità di quello che promettono. Poi però crollano perché non possono mantenere le promesse fatte. Questa è una strada che in Italia va interrotta: votiamo chi le spara grosse e poi ci arrabbiamo perché non mantengono quanto promesso. Andando avanti così diventiamo un Paese con istruzione bassa e sanità carente”. E ha concluso: “Stando al vostro sondaggio il 74% dei nostri elettori non è d'accordo con l’operato del governo. Il nostro elettorato è più pragmatico e non fa giochini: quello di cui parliamo ci qualifica, non la spilletta che ci mettiamo”.

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