La Russa: "Totale mia scelta per libertà e democrazia. Festeggerò 25 aprile? Dipende"

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In un'intervista a La Stampa, alla domanda se celebrerà o no la Festa della Liberazione, il presidente del Senato risponde: "Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra"

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“La mia scelta per la libertà e la democrazia è sempre stata totale". Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un'intervista a La Stampa incentrata in gran parte sulla sua militanza nella destra e l'azione di governo. Alla domanda se celebrerà o no il 25 aprile risponde: "Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra".

 

"Ho sempre condannato le leggi razziali"

"Da quando sono nato, in famiglia e nella mia parte politica, ho sempre sentito una condanna feroce delle leggi razziali e da sempre ho un rapporto strettissimo con la comunità ebraica milanese di amicizia personale, per esempio con Walker Meghnagi e già con suo padre Isacco, esponenti di spicco della comunità ebraica. E non solo con loro" prosegue La Russa. "Potrebbe limitarsi a essere un fatto personale, ma dal punto di vista politico la destra italiana è sempre stata per l'esistenza e l'indipendenza d'Israele - ricorda - quando altri ne minacciavano l'integrità, ed è sempre stata senza titubanze pronta a condannare le leggi razziali, per non parlare del dramma della Shoah".  Fra i temi dell'intervista anche i primi provvedimenti dell'esecutivo come il tetto al contante: "sarà di 5000 euro" e "aiuterà l'economia tutta". 

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