"Abbiamo in comune l'idea che lo sviluppo economico italiano dipenda da quanto accade nel sistema produttivo, in primo luogo nella manifattura e nei servizi, che questi settori siano il cuore della nostra capacità di creare reddito e che quindi debbano essere al centro della politica economica. Farà certamente bene", ha detto il ministro in un'intervista al Corriere
"Lo conosco da parecchi anni e credo sarebbe adattissimo. E stato presidente della commissione Bilancio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico. Con lui abbiamo lavorato fianco a fianco in questi venti mesi. Abbiamo in comune l'idea che lo sviluppo economico italiano dipenda da quanto accade nel sistema produttivo, in primo luogo nella manifattura e nei servizi, che questi settori siano il cuore della nostra capacità di creare reddito e che quindi debbano essere al centro della politica economica. Farà certamente bene". Così il ministro Daniele Franco in un'intervista al Corriere sulla possibilità che Giancarlo Giorgetti diventi ministro dell'Economia (VERSO IL GOVERNO, LO SPECIALE DI SKY TG24 - LE ULTIME NOTIZIE IN TEMPO REALE).
Il punto sulla situazione economica
E sulla situazione economica: "Il primo semestre del 2022 si è chiuso con una crescita acquisita del 3,6%. Abbiamo ridotto l'incidenza del debito sul Pu dal 154,9% del 2020 al 150,3% del 2021 e ci aspettiamo che scenda ulteriormente al 145,4% alla fine di quest'anno: un calo di quasi dieci punti in due anni. Siamo nati come governo in un contesto di emergenza e grandi
aspettative. Per sostenere un'economia in recessione a causa del Covid abbiamo effettuato interventi per 7o miliardi in pochi mesi. In parallelo avevamo due mesi e mezzo per completare il Piano nazionale (Pnrr); siamo riusciti a farlo ed è stato valutato positivamente dalla Commissione. Un test sull'efficacia degli interventi in pandemia è rappresentato dai settori chiusi per i lockdown e la caduta dei flussi internazionali, per esempio il turismo. Quest'anno sono tornati a essere pienamente operativi. Evidentemente quegli interventi hanno aiutato a
preservare le imprese", conclude il responsabile del Mef.