Risultati elezioni politiche 2022, Meloni vede Tajani. Lega: fondamentali nel governo

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La leader di Fratelli d'Italia al lavoro sulla squadra per palazzo Chigi. Incontro con il coordinatore nazionale di Forza Italia: "Sento Meloni cento volte al giorno, lavoriamo per il Paese", ha detto l'azzurro. Nota del Corroccio dopo il consiglio federale: "Saremo parte fondamentale del governo di centrodestra". Il governatore del Friuli-Venezia Giulia Fedriga: "Con Salvini tutto bene"

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Scarpinato senatore,"Impegno su giustizia e antimafia"

Tra gli eletti in Sicilia nel plurinominale c'e' anche l'ex procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, che, smessa da diversi mesi la toga, vestira' gli 'abiti' da senatore. Nei giorni scorsi l'ex magistrato schierato dal Movimento cinque stelle aveva annunciato: "Continuero' a fare in altri luoghi e con altri mezzi, da cittadino parlamentare, quello che ho fatto nella prima parte della mia vita, da cittadino magistrato: dare un contrinuto per difendere la democrazia e la legalita' costituzionale in questo Paese". 
- di Redazione Sky TG24

Bossi non eletto, Salvini 'propongo senatore a vita'

Umberto Bossi e' ufficialmente fuori dal Parlamento. Il fondatore della Lega non e' stato eletto in questa tornata. Era candidato capolista nel plurinominale di Varese.
"Bossi senatore a vita? Sarebbe il giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del Paese. Portero' avanti personalmente, sicuramente con l'appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta", chiede il leader della Lega Matteo Salvini.
 
- di Redazione Sky TG24

Castiello (M5S) rieletto in Senato, 'non deluderò questa nuova fiducia'

“È ufficiale: sono stato rieletto al Senato”. Così Francesco Castiello, senatore uscente del Movimento 5 Stelle e riconfermato al Senato della Repubblica. “Voglio ringraziare tutti coloro con cui ho parlato in questa campagna elettorale, gli attivisti che mi hanno accompagnato in questo tortuoso percorso, i cittadini che ci hanno incoraggiato ad andare avanti e a tutti coloro che hanno riposto fiducia nel nuovo corso del M5S sotto la guida del presidente Giuseppe Conte” prosegue Castiello. 
- di Redazione Sky TG24

Molinari, FdI sia all'altezza, giusto peso a Lega

"Fratelli d'Italia dovra' dimostrare di essere all'altezza del ruolo che gli hanno dato gli italiani, noi in questi ultimi 5 anni siamo stati la prima forza del centrodestra ed essere la prima forza del centrodestra significa avere grande pazienza ed essere in grado di tenere insieme la coalizione, questo vuol dire anche dare risposte agli altri partiti della coalizione, trovare un equilibrio, non atteggiandosi come quelli piu' forti ma cercando di fare squadra". Lo ha detto Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24.
- di Redazione Sky TG24

Camera: da 10 ottobre primi adempimenti deputati XIX legislatura

Montecitorio inizia a organizzare l'arrivo dei deputati della nuova legislatura, la XIX. Dal pomeriggio di lunedi' 10 ottobre e fino al venerdi' successivo, gli eletti potranno svolgere i primi adempimenti amministrativi. I nuovi e i vecchi deputati potranno accedere alla Camera dall'ingresso principale di piazza Montecitorio, dove saranno accolti dagli assistenti parlamentari e potranno quindi recarsi al Centro per i primi adempimenti, allestito nella Sala del Mappamondo (che si trova al quarto piano). 
- di Redazione Sky TG24

Rauti (FdI), non abbiamo preso noi i voti della Lega

"Penso che Salvini possa dire di aver vinto insieme a noi". Si è espressa così oggi ai microfoni di Rtl 102.5 Isabella Rauti, parlamentare uscente di FdI confermata alle elezioni di domenica scorsa. "Rispetto al suo risultato interno - ha aggiunto - sicuramente la Lega credo si aspettasse di più, veniva stimata con una doppia cifra e non ci è arrivata. Dovrà interrogarsi sul perché. Quando c'è un astensionismo così forte ognuno deve farsi delle domande, tutti dobbiamo analizzare tutto. Non penso che abbiamo preso i voti della Lega, può esser capitato ma noi - ha concluso Rauti -puntavamo a prenderli all'esterno della coalizione. Il consenso si sposta e purtroppo c'è anche un non voto". 
- di Redazione Sky TG24

Muscarà, al Sud vince l'astensionismo

"In seguito al risultato delle elezioni a favore del Movimento 5 Stelle al Sud, si conferma che i meridionali non riescono ancora a guarire da quella "sindrome di Stoccolma" per il proprio aguzzino che intende ancora governarli". Così, in una nota, la consigliera Maria Muscarà ex cinque stelle, appartenente al Gruppo misto, commenta il risultato elettorale. "C'è da dire però che quasi il 50% dei meridionali ha disertato le urne, per non parlare delle decine di migliaia di voti annullati per protesta - spiega - a mio avviso però, vorrebbe dire mettersi nelle mani di terzi senza scegliere il proprio destino; ma certamente, è il chiaro sintomo di un Sud che non ha più voce ed ha ormai sfiduciato la politica italiana completamente. Intanto, non essendoci alcun partito meridionalista a tutelare gli interessi del Sud, sappiamo bene che la risoluzione sull'autonomia differenziata partorita dopo 4 anni e assolutamente ignara dei diritti di equità, è stata firmata e difesa da tutti, la spesa storica continuerà a favorire il Nord ed i Lep li vedremo con il "binocolo", così come altri fondi al Sud saranno dirottati verso il Nord: basti vedere come tutti i partiti hanno votato i decreti aiuti che, distribuivano altri miliardi per le Olimpiadi Milano-Cortina". 
- di Redazione Sky TG24

Tajani, saremo decisivi per creare nuovo governo

"Siamo stati determinanti per la vittoria e saremo decisivi per creare il nuovo governo. Ma soprattutto è un contributo di qualità che noi possiamo dare sui temi, per esempio, della politica estera, della politica europea ed economica. Punti chiave su quali si è sempre battuta FI con un contributo di primo piano sul fronte della qualità".  Lo dice in un'intervista a Qn Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia. Per il momento "non se n'è proprio parlato, ma visto il ruolo e il mio curriculum, ogni tanto esce che farò il ministro, ma fino a questo momento non so nulla" spiega. Giorgia Meloni vuole 'i migliori' ed "è quello che pensiamo tutti, lo ha detto anche Berlusconi. Persone che siano in grado di affrontare l'emergenza del Paese, guidare l'Italia fuori dalle secche della crisi economica, vanno bene anche i non parlamentari, non abbiamo preclusioni di sorta". 
- di Redazione Sky TG24

Zingaretti, nostra sarà opposizione responsabile

"Se mi preoccupa la situazione nazionale? La democrazia ci colloca in un ruolo che è quello dell'opposizione, la faremo, com'è stato detto ieri, in maniera netta, chiara e responsabile". Lo ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, a margine del Social Football Summit in corso allo Stadio Olimpico commentando il risultato elettorale. Allargando poi il discorso alle Regionali del 2023 aggiunge: "Non dipenderà da me, non sarò candidato, ma quello che posso augurarmi è che prevalga, com'è prevalso in questi mesi, un senso e uno spirito di collaborazione perché abbiamo fatto e stiamo facendo un grande lavoro. Mi auguro che si apra un confronto a partire da questo patrimonio comune di cose fatte, ma non ci sarò io, è un augurio che faccio a chi dovrà prendere il testimone per la prossima sfida". 
- di Redazione Sky TG24

Elezioni: ampio spazio all'Italia sui giornali spagnoli

Sono dedicati all'Italia e agli scenari post-elezioni gli editoriali dei principali quotidiani nazionali spagnoli. El País, giornale di orientamento progressista, parla di "minaccia italiana", spiegando che "la vittoria dell'estrema destra (in riferimento a Fratelli d'Italia e Lega) sfida dal cuore dell'Europa gli stessi valori che giustificano l'Unione Europea". E aggiungendo che, ora, Bruxelles dovrà "gestire con intelligenza politica" il proprio rapporto con Meloni. Il giornale catalano La Vanguardia mette invece l'accento sul ruolo di Forza Italia nella coalizione vincente: "I 45 seggi di Berlusconi alla Camera ei 18 al Senato gli regalano uno scettro essenziale per far sì che la maggioranza di destra rimanga in piedi", sostiene un suo editoriale. El Mundo definisce Fratelli d'Italia come una forza politica "ultra-conservatrice ed eurofoba", ma non prevede "una rottura radicale all'interno dell'Ue", sostenendo che un governo con posizioni radicali affronterebbe diversi "contrappesi", sia in termini di quadro istituzionale in Italia, sia legati all'attuale situazione economica. "Ma l'Ue deve rimanere vigile", aggiunge il quotidiano controllato dal gruppo Rcs.  Il conservatore Abc sostiene che la promessa di "responsabilità" di Meloni nelle prime ore dopo il voto "non è un cattivo punto di partenza per un governo italiano che dovrà affrontare con urgenza tre importanti compiti", ovvero la necessità di "stabilità politica", i problemi economica dell'attualità e le politiche europee. "Meloni deve proporre una riaffermazione credibile dell'impegno italiano per l'Europa, che non lasci spazio ad ambiguità, perché l'Italia non è, né dovrebbe essere, la Polonia o l'Ungheria", si legge in un editoriale del giornale monarchico. 
- di Redazione Sky TG24

 Le Figaro, 'la svolta italiana'

- Quotidiani francesi con le elezioni italiane in prima pagina ed editoriali dedicati alla vittoria di Fratelli d'Italia e alle conseguenze sull'Europa. Le Figaro apre con un grande titolo in prima, "Giorgia Meloni, una sfida per l'Europa". In basso nella pagina, l'editoriale "La svolta italiana": "Fratelli d'Italia parte con l'etichetta di 'postfascista' incollata in fronte come un marchio d'infamia. Al minimo scivolone, Giorgia Meloni sarà rispedita alle origini oscure e ai simboli ingombranti del suo partito. Ma l'Europa non può semplicemente scomunicarla, così come il prossimo governo svedese sostenuto dall'estrema destra. Il nazionalismo prospera sull'impotenza dell'Ue di fronte all'immigrazione incontrollata: a quelli che si allarmano, il compito di fornire soluzioni efficaci e accettabili, oppure i loro valori annegheranno nei blocchi navali della Meloni e di chi verrà dopo". Da pagina 1 a pagina 4, Libération annuncia la vittoria di Giorgia Meloni. L'editoriale è intitolato semplicemente "Sisma": "Per la prima volta dalla marcia su Roma di Benito Mussolini, l'Italia avrà un governo dominato dall'estrema destra, in una coalizione che fa venire i brividi, con la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi". "
- di Redazione Sky TG24

 Costa, ora parlare a chi ha scelto di non votare

Umanamente "mi lega a Luigi Di Maio un rapporto importante e gli sarò sempre grato per avermi scelto e voluto come ministro nel 2018. La scorsa notte, quando i risultati erano ormai consolidati, ci siamo scritti e si è congratulato con me. Politicamente, però, abbiamo scelto due strade diverse". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera l'ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5s), che ha battuto Di Maio all'uninominale. "Il Movimento non è un partito relegato a una sola parte dell'Italia, basti vedere la buona performance in Sardegna e in Piemonte - spiega -. Siamo sicuramente il partito che meglio rappresenta una fascia di popolazione, impoverita e che chiede riforme progressiste". Ora l'obiettivo è "parlare a tutti coloro che hanno scelto di non votare, di non recarsi alle urne. Abbiamo perso il 10% su un numero già basso di elettori. Lavoreremo per risvegliare la passione politica e la voglia di partecipazione". Il presidente Conte "ha avuto la grande capacità di risollevare il Movimento dopo la scissione e la grave crisi interna. È empatico, preparato, presente, e ha saputo scegliere una squadra di persone esperte e di grandi nomi, penso a Cafiero de Raho. Sarà un onore per me impegnarmi tutti i giorni in Parlamento per la difesa della legalità, dell'ambiente e della vera transizione ecologica". Il M5S "si è affermato come una forza progressista, abbiamo un programma che va in questo senso e sul quale non saremo mai disposti a fare passi indietro. Tocca al Pd capire dove vuole andare, ma non è un tema che riguarda il Movimento 5 Stelle - sottolinea -. Noi faremo in modo che non venga toccato il reddito di cittadinanza, che la transizione ecologica proceda nella giusta direzione, ci occuperemo delle istanze e dei bisogni degli ultimi. È il nostro mandato e lo onoreremo fino in fondo". 
- di Redazione Sky TG24

Stampa Gb aspetta di capire che premier sarà Meloni

C'è un certo senso di attesa sulla stampa britannica per capire che tipo di premier sarà Giorgia Meloni dopo la vittoria nelle elezioni politiche italiane. A partire dal Times in un editoriale intitolato "la nuova leader italiana potrebbe rivelarsi più pragmatica che neofascista", in cui si sottolinea che: "Meloni finora ha dimostrato di essere una pragmatica conservatrice piuttosto che una tipica fautrice della linea dura nella compagine di estrema destra". Per l'Independent nonostante le riserve sul governo in formazione a Roma è "improbabile che si crei una grave spaccatura con l'Ue". Molto più critica la posizione del progressista Guardian che mette in evidenza la "vigilanza" sull'Italia in fatto di diritti umani promessa da alcuni Paesi e in una analisi dal titolo "L'Europa aspetta che Meloni riveli la sua vera identità" ricorda come "per ottenere le chiavi del potere la nuova destra populista guidata da leader schietti e antielitari è stata pronta a reinventarsi". Mentre il filo-Tory Daily Telegraph in un editoriale dal titolo "L'ipocrisia dell'Ue" critica gli attacchi già arrivati da Bruxelles contro la leader di Fratelli d'Italia affermando che "si considera democratico l'indebolimento di un governo eletto". Anche i tabloid dedicano spazio ai risultati delle elezioni, col Sun che pubblica un profilo dal titolo "Chi è Giorgia Meloni, la nuova leader italiana di estrema destra e 'fan di Mussolini' che è ossessionata dal Signore degli Anelli?" in cui si sottolinea che "ammira Margaret Thatcher, disprezza il politicamente corretto e vuole leggi più severe sull'immigrazione". 
- di Redazione Sky TG24

Elezioni 2022, Crosetto: sarà governo dei migliori del centrodestra

"Nessun partito ha interesse ad aumentare le tensioni politiche in un momento" del genere che "richiede il governo dei migliori" nell'ambito del "centrodestra". Lo ha detto Guido Crosetto al tg de La 7 interpellato sui rapporti di forza tra Fdi, Lega e FI. "Se io entrerò nel nuovo governo? Penso di no, sono troppo grosso", ha risposto con un battuta. LEGGI QUI
- di Redazione Sky TG24

Bettini,dopo 20 anni Pd ha bisogno di "tagliando" vero

"Non c'è una sola ragione della nostra sconfitta. Dopo quasi vent'anni, il Pd ha bisogno di un "tagliando" generale. Deve rilanciare la sua identità e una critica moderna della società contemporanea e del modello di sviluppo che ci domina. Va superato il timore di "toccare" il popolo, di attraversarlo. Abbiamo subito troppo i miti del liberismo e il fascino dei tecnici, dei tecnocrati, dei governisti a tutti i costi. Sono tendenze maturate nel corso di trent'anni. Vanno raddrizzate. Per questo, è sbagliato gettarci in un improvvisato, superficiale e ipocrita gioco sui nomi e gli organigrammi. Occorre attivare nuovo pensiero, cultura e competenze. Affermare una "autonomia" ideale dei democratici". Lo scrive in una nota Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, esaminando le prospettive del Partito democratico dopo la sconfitta alle elezioni politiche. "Letta - osserva - ha condotto il Pd con molta dignità. Va rispettato e ringraziato per il servizio che ha svolto in un momento difficilissimo. 
- di Redazione Sky TG24

 Renzi, 'opposizione durissima, Letta mediocre e il Pd è alla fine'

"Faremo un’opposizione più civile di quella che hanno fatto a noi. Civile ma durissima sui contenuti, dall’Europa ai valori". Lo dice Matteo Renzi al 'Corriere della sera'. "La mediocrità di Letta unita all’incapacità di decidere una linea chiara ha consegnato il Paese alla destre", afferma il leader di Iv. Il risultato del Terzo polo? "Strepitoso. Due mesi fa ci accusavano di non fare il 3%, eppure siamo all’8 in sei settimane. Ora che abbiamo tempo per lavorare insieme con metodo e disciplina faremo la differenza. È un inizio", replica Renzi. "Io non tornerò nel Pd. Ma se anche tornassi indietro non lo troverei più. Perché il Pd riformista non c’è più. Oggi è un’altra cosa, subalterna al grillismo, che guarda alle ragioni del Bettini di turno. E il prossimo congresso non farà altro che ratificare questa divisione ormai inarrestabile. Queste elezioni segnano la fine del Pd", dice Renzi.-
- di Redazione Sky TG24

Maroni, 'Congresso straordinario per eleggere un nuovo segretario'

"Ora si parla di un congresso straordinario della Lega. Ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma per adesso non faccio nomi". Lo scrive Roberto Maroni in un intervento pubblicato sul 'Foglio'. 
 
- di Redazione Sky TG24

Tajani, ruolo in governo? Decidono Meloni e Capo Stato

Presidente della Camera o ministro? "Troppe cose non le posso fare... Siamo ancora agli inizi. Credo sia prudente non parlare di nomi. Faro' cio' che riterra' opportuno Berlusconi, cio' che decideranno Meloni e il Capo dello Stato. Intanto voglio fare bene come deputato. Porto come me l'esperienza trentennale di Parlamento europeo. Per me sono importanti i risultati che otterremo". Lo ha detto a Mattino Cinque il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani.
- di Redazione Sky TG24

Pd: Ricci, 'è da rifondare, io non mi sottraggo'

"Io candidato segretario? Non è il momento di fare nomi e cognomi, ma nessuno si può sottrarre a una fase di ricostruzione del partito. Io non mi sottraggo. Occorre rifondare il Pd. Dargli un’anima. O forse addirittura andare oltre il Pd". Lo dice Matteo Ricci a 'Repubblica'. "Non è il momento di fare nomi e cognomi. Ma serve aprire una fase costituente. Bisogna avere tutti il coraggio e l’umiltà di capire perché non siamo mai diventati una sinistra popolare nel Paese", spiega il sindaco di Pesaro. Come si va oltre il Pd? Cambiandogli nome? "Non lo so. Ma bisogna rifondarlo", risponde Ricci.-
 
- di Redazione Sky TG24

Lega, Maroni: E' ora di un nuovo segretario. Saprei chi eleggere

"La vittoria netta svanisce quella che per il centrodestra era l'unica paura e per il centro sinistra l'unica speranza: non ci saranno incertezze in parlamento. Meloni potra' contare su una maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato". Cosi' l'ex segretario leghista Roberto Maroni nella rubrica 'Barbari foglianti' sul Foglio commenta l'esito delle politiche. "E ora si parla di un congresso straordinario della Lega. Ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma per adesso non faccio nomi", aggiunge poi.
 
- di Redazione Sky TG24

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