Elezioni politiche, il dopo 25 settembre: cambia la geografia politica italiana?

Politica

Massimo Leoni

La nuova puntata de "La Guida" di Massimo Leoni. Che ci aiuta, in questi giorni, a orientarci nel cammino verso le prossime elezioni

ascolta articolo

Qualche giorno fa abbiamo ipotizzato che il centrodestra non vincesse le elezioni. Oggi proviamo a immaginare il contrario. Tutto facile. Se le cose sono ferme agli ultimi sondaggi disponibili e commentabili, Giorgia Meloni è il premier designato. A ben vedere le certezze si fermano qui. La squadra dei ministri è già stata oggetto di discussione pubblica, all’inizio della campagna elettorale, ed è tornata nelle ultime ore. Giorgia pigliatutto non piace agli alleati più di tanto. Altro tema dibattuto, l’opportunità o meno di uno scostamento di bilancio. Ancora, la politica e le amicizie internazionali. Dare un indirizzo politico coerente, anche per un governo che avesse un’ampia investitura popolare dopo molti anni, non sarà semplice. Meloni dovrà, in caso, imparare molto presto l’arte della mediazione. Magari è nelle sue corde, ma nessuno lo sa. Di certo gli alleati non rinunceranno a far passare scelte distintive, che in ultima analisi giustifichino un consenso e un’esistenza autonoma da Fratelli d’Italia. Sul ponte si potrebbe ballare parecchio, gli stabilizzatori saranno necessari. Il corretto funzionamento degli altri poteri, quello legislativo in particolare, per esempio. Il ruolo del presidente della Repubblica, altro esempio. (ELEZIONI POLITICHE 2022. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

Gli interrogativi

Detto del governo, il risultato elettorale darà risposta a domande importanti, risposte che potrebbero modificare profondamente la geografia politica italiana. Il Pd resisterebbe, come lo abbiamo conosciuto finora, ad un insuccesso elettorale? Ha risorse migliori di Letta da mettere in campo? Non molti mesi fa, l’attuale segretario era il fuoriclasse straniero: prima sognato, poi eletto per acclamazione. C’è di meglio, in quell’area politica? E soprattutto, chi c’è in quell’area politica? Solo quelli che hanno sostenuto fino all’ultimo Mario Draghi? A leggere i programmi, i Cinquestelle di Conte sono lì e potrebbero non essere in pochi. La questione, è ovvio, sarà molto discussa a partire da lunedì. E poi il terzo Polo. Anche qui, i numeri diranno e determineranno molto del neonato centro. Se ci saranno le due cifre che prevede Calenda, la novità sarà Italia sul serio. Sul serio.

Immagine_articolo_2080x1302

approfondimento

Come si è arrivati al voto? I 5 anni più pazzi della politica italiana

Politica: I più letti