Elezioni, l’entrata di Calenda nel dibattito Letta-Meloni riassunto nel video di 2 minuti

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Il leader di Azione durante l'incontro della Confederazione nazionale dell'artigianato: “Avete visto con grande chiarezza che non ci sono coalizioni, sono leader di partito che si mettono insieme ma che non reggerebbero la prova di governo un minuto, perché non concordano su nulla”. Poi l’appello: “Noi vi chiediamo un voto. Perché abbiamo un programma unico, chiaro”. “Non esiste un Paese diviso tra Almirante e Berlinguer”, aggiunge. Sul futuro: “Vogliamo andare avanti con l’agenda Draghi, possibilmente con Draghi”

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Il leader di Azione Carlo Calenda entra nel dibattito tra Enrico Letta e Giorgia Meloni. Lo fa all'incontro della Confederazione nazionale dell'artigianato. “Voi avete visto con grande chiarezza che non ci sono coalizioni, sono leader di partito che si mettono insieme”, ha detto. E ha aggiunto: “Per questo noi vi chiediamo un voto. Perché abbiamo un programma unico, chiaro” (VERSO IL VOTO: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI I VIDEO - LE NEWS IN DIRETTA - IL TEST PER CAPIRE CHI VOTARE - TROVA IL TUO COLLEGIO).

L’appello di Calenda

“Il mio appello è questo – ha detto Calenda nel suo intervento –. Voi avete visto con grande chiarezza che non ci sono coalizioni, sono leader di partito che si mettono insieme - parlo di Salvini, Meloni e Berlusconi - ma che non reggerebbero la prova di governo un minuto, perché non concordano su nulla. E tant’è che Meloni e Letta oggi non sono venuti come leader di coalizione. Hanno parlato della posizione del loro partito, che è uno dei tanti partiti di quella coalizione. La stessa cosa ha fatto Letta con Fratoianni, addirittura dicendo che non ci farebbe un governo insieme. Ma stai chiedendo di votarli, come non ci fai un governo insieme?”. E ha aggiunto: “Questo marasma deve finire, perché davanti abbiamo un periodo che è tostissimo, molto complicato. E rimangono irrisolti tutti i nodi che sono quelli di un Paese normale: in primo luogo essere capaci di far accadere le cose, di implementare la cura della gestione e dell’amministrazione. Per questo noi vi chiediamo un voto. Perché abbiamo un programma unico, chiaro, sediamo in Europa nello stesso gruppo e non in 3 o 4 diversi come il Pd. Abbiamo un’idea pragmatica della politica. Vogliamo il salario minimo perché è giusto, ma vogliamo rivedere il reddito di cittadinanza. Siamo a favore degli investimenti nelle energie rinnovabili, ma sappiamo che ci serve il gas quindi andiamo a Piombino a discutere del rigassificatore”.

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“Non esiste un Paese diviso tra Almirante e Berlinguer”

Il leader di Azione ha continuato: “Questa è l’agenda Draghi. L’agenda Draghi è nella sua essenza quello che Draghi ha fatto in Parlamento: dire dei sì e dei no e spiegare cosa ci possiamo permettere e cosa no. E questa è secondo noi l’essenza della politica. È ciò che ci manca da 30 anni. Non esiste un Paese diviso tra Almirante e Berlinguer. Intanto perché siamo andati avanti nella storia, ma poi perché in mezzo c’erano la Democrazia cristiana, il Partito liberale, il Partito repubblicano, il Partito socialista. E Letta faceva parte della Dc. Non esiste dividere il Paese tra no vax, quelli che non votano il Pd, e sì vax, quelli che votano il Pd. Noi abbiamo fatto uno sforzo collettivo enorme e quelle persone erano di centro, di destra, di sinistra. Ed è svilire, dire una cosa del genere. Questo Paese va riappacificato, con un’agenda repubblicana, con uno spirito repubblicano. Sapendo che le sfide che abbiamo davanti sono grandissime. E noi vogliamo andare avanti con l’agenda Draghi, col metodo Draghi e possibilmente anche con Draghi”.

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