Elezioni, ultime news. Meloni e Salvini distanti su scostamento di bilancio. Sì di Calenda
Il tema del gas torna al centro della campagna elottarale e divide il centrodestra. Il segretario della Lega: "Rischiamo la catastrofe, subito decreto da 30 miliardi". La leader di Fratelli d'Italia: "Senza fermare speculazioni ne serviranno 300". Berlusconi prova a rassicurare: "Nella coalizione rapporti sinceri". Intanto anche Calenda apre allo sforamento. Ma avverte: "No a promesse irrealizzabili". Conte chiude a un'alleanza con i dem per le amministrative mentre Letta difende le scelte di Draghi
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"Su alcune cose -spiega Brugnaro- la penso come lui ma io faccio un’alleanza con persone serie con cui riesco a fare le cose. Il termovalorizzatore a Venezia, ad esempio, l’ho annunciato in campagna elettorale e dopo che mi hanno votato l’ho fatto, questa e’ la differenza tra me e Calenda".
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"Nei prossimi giorni - ha spiegato Salvini - mi risulta che Regione, Comune, università e soggetti economici si troveranno per parlare di futuro e di realtà. Non tratta di spargere ministeri in giro per l'Italia - ha rimarcato ancora - si tratta di riconoscere alla Lombardia il ruolo che ha senza togliere niente a nessuno un ministero che si occupa di intelligenza artificiale e start up. non c'è è sparso tra diversi ministeri. Andremo avanti checché ne pensi qualcuno, mi fa piacere che in casa Pd, da Sala a Cottarelli, ci sia interesse per quella che è una proposta non della Lega ma di chi produce, lavora e innova".
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Poi, replicando ai cronisti che a margine dell’incontro gli chiedevano dei sondaggi che vedrebbero la Lega dietro M5S e Fdi, Salvini ha commentato: "Io aspetto il voto perché il centrodestra vince. Dovrebbe essere preoccupato chi è all'opposizione perché perderanno. La Lega vincerà e per cinque anni avrà l'onore e l'onere di guidare il Paese. Dovrebbero essere preoccupati Letta e Di Maio".
Pasquino, 'stupido e intollerabile il gioco sulla testa del segretario del Pd'
"Io credo che il segretario del partito democratico ha fatto nel complesso quello che era possibile per costruire una alleanza. Il campo largo - afferma il professore emerito di Scienza politica a Bologna - era giusta come idea, la responsabilità è degli altri, Conte è destinato a perseguire i propri interessi personali. Con Calenda e Renzi non si può fare nulla perché sono assolutamente inaffidabili. E dunque il campo non è largo ma non per colpa di Letta".
Ma c'è un rischio di un cambio della segreteria in caso di vittoria elettorale del Centrodestra? "Non capisco l'utilità di pensare alla sostituzione del segretario adesso - risponde Pasquino - quando tutte le energie dovrebbero essere nella ricerca di innovazioni da proporre agli elettori e nella raccolta di voti, soprattutto da coloro che altrimenti si asterrebbero, che sono voti freschi e importanti. Il gioco sulla testa del segretario è francamente stupido e intollerabile, ma alcuni dentro il Pd pensano che sia l'unico gioco che sanno effettivamente praticare. Il problema sono loro, non Letta", conclude il politologo.
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Letta, 'chi vince governa, non ci saranno inciuci'
"Non facciamoci prendere la mano delle voci che si stanno facendo girare e che dicono: 'vincerà la destra, ma tanto poi litigheranno e allora si farà un governo tutti insieme'. Questa voce o idea non ha alcun senso. Il 25 settembre chi vince governa. Da parte nostra c'è la ferma volontà di vincere e di governare; se perdiamo staremo all'opposizione. Non ci saranno inciuci o operazioni non trasparenti che nessuno comprenderebbe", ha concluso Letta.
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ha aggiunto a margine - l'emergenza continua a essere la bolletta della luce e del gas. Continuiamo a chiedere agli altri partiti di darci una mano e firmare questo decreto bollette. Chi dice di no o rimanda non fa un buon servizio al Paese e non ama l'Italia. Non c'è più tempo da perdere. Se l'Europa non mette il tetto e non da' un contributo, il governo italiano ha il dovere di intervenire subito prima che sia un disastro peggio
del Covid. Mi stupisce chi non lo capisce". Secondo Salvini "ci si può dividere su altro ma non su un milione di posti di lavoro che rischia di saltare entro settembre. Non vorrei vincere le elezioni e avere un milione di disoccupati. Mi chiedo perché Letta dica no. Chi è in maggioranza mi dica come la pensa".
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tagliare il cuneo fiscale: il taglio del costo del lavoro e' indispensabile per far pagare meno tasse ai datori di lavoro e aumentare i salari che in questo paese sono bloccati da molti anni".