Carfagna a Sky TG24: "Votare Calenda per continuità con governo Draghi"

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La ministra per il Sud e la Coesione territoriale, ospite de "L'Intervista" di Maria Latella, ha parlato della sua rottura con Forza Italia: "Siamo arrivati al punto, per non far perdere a Salvini la competizione interna alla coalizione con la Meloni, di far cadere il governo Draghi. Nessuno in quei giorni ha ascoltato noi ministri di Fi". Sull'ipotesi che Giorgia Meloni diventi la prima premier donna italiana: "Sarebbe un passo avanti"

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Votare Azione significa voler proseguire con l'esperienza del governo Draghi. Così la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, ospite della puntata di oggi de “L’Intervista”, programma di Sky TG24 condotto da Maria Latella, ha voluto sintetizzare la posizione del suo partito. La deputata ha discusso di crisi energetica e delle critiche che le sono state mosse per aver lasciato Forza Italia dopo il mancato voto di fiducia degli azzurri a Mario Draghi. Sull'ipotesi che l'Italia possa trovare in Giorgia Meloni la sua prima premier donna: "Sarebbe un passo avanti per tutte noi" (VERSO IL VOTO, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24).

“Rincari energetici e inflazione sono causati dalla guerra in Ucraina”

Carfagna, in qualità di ministro del governo Draghi, ha intanto commentato le dichiarazioni della portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo cui il piano italiano per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe "è imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire". Per Carfagna le parole sono “inquietanti” e una vera e propria “minaccia nei confronti dei cittadini italiani”. Secondo la ministra, il popolo italiano sa che i rincari energetici e l’altissima inflazione “sono causa della politica di aggressione russa in Ucraina”. Carfagna ha poi riflettuto sul significato più profondo delle parole di Zakharova: “È un tentativo di sollecitare gli italiani a votare per i partiti più indulgenti verso Mosca?”, ha detto in riferimento alle posizioni di Giuseppe Conte (da sempre contrario all’invio di armi a Kiev) e di Matteo Salvini, per cui le sanzioni sarebbero da rivedere per evitare che colpiscano troppo duramente l’economia italiana. Carfagna ha poi sottolineato come, mesi fa, Salvini fosse in trattativa per un viaggio in Russia, pagato dall’ambasciata russa, poi mai avvenuto.

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"Votare Calenda significa replicare il modello Draghi"

Carfagna ha poi commentato la proposta di Carlo Calenda di tornare a un governo di unità nazionale, che abbia al suo interno tutti i principali partiti, compresa Giorgia Meloni. Dal Pd si sono levate critiche e Calenda è stato accusato di essersi sfilato dall’alleanza di centrosinistra perché intenzionato a governare con la destra. “Il ragionamento del Pd mi sembra infantile e semplicistico”, ha detto Carfagna. Il leader di Azione, precisa la ministra, faceva riferimento alle difficoltà che l’Italia si trova ad affrontare, prima su tutte la crisi energetica e i rincari che ne seguono. “C’è una situazione drammatica, sigliamo un patto di unità nazionale finché non finisce l’emergenza: questo intendeva Calenda”, ha rimarcato Carfagna, sottolineando come gli italiani abbiano fortemente apprezzato l’esperienza del governo di una "figura apprezzatissima" come Draghi. “Votare Calenda significa replicare il modello Draghi”, con al centro “concretezza e serietà”, ha concluso.

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"Governo Draghi ha fatto molto per parità di genere"

Il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni è al centro di polemiche per aver pubblicato un video, a sostegno della sua candidatura al Senato, in cui si vedono una donna che pulisce e una che stira. Un’immagine “anacronistica”, ha detto Carfagna, che “rischia di ridurre l’universo femminile a una componente, che non è l’unica. Oggi le donne italiane, con mille difficoltà, si affermano in tutti i campi”. La ministra ha voluto quindi sottolineare quanto fatto dal governo Draghi in tema di parità di genere, fra cui la misura dello stanziamento dei fondi per garantire il funzionamento degli asili nido, così da permettere alle madri di poter lavorare.

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"Ingrata verso Forza Italia? Non rispondo ad accuse"

In molti hanno criticato la scelta di Carfagna – così come quella della collega Mariastella Gelmini – di lasciare il partito di Berlusconi. Marta Fascina, compagna del Cavaliere, le ha definite “ingrate”. “Sono parole in libertà a cui non do peso. Ho troppo rispetto per me stessa per rispondere a queste parole. Chi mi conosce sa che per quattro anni ho combattuto per non far appiattire Forza Italia sulle posizioni della Lega”, ha detto Carfagna. “Siamo arrivati al punto, per non far perdere a Salvini la competizione interna alla coalizione con Giorgia Meloni, di far cadere il governo Draghi”, ha aggiunto. Nei giorni che hanno portato alla caduta all'esecutivo, nessuno dei ministri di Forza Italia “è riuscito a parlare con Berlusconi per dirgli queste cose”, ha concluso Carfagna. 

"In Azione troveranno casa politica milioni di italiani"

“In Azione ho trovato un clima che non trovavo da anni, dove pesano le opinioni di tutti e non solo quelle del leader”, ha detto Carfagna. Nel partito, meritevole di aver costruito un “grande polo riformista e liberale”, secondo la ministra potranno riconoscersi milioni di italiani che oggi non trovano casa politica, dopo che l’area liberale “ha scelto di sottomettersi definitivamente alle destre”.

"Meloni premier sarebbe un passo avanti per le donne"

Carfagna ha definito l’ipotesi che Giorgia Meloni diventi la prima premier donna nella storia italiana come un “passo avanti”. Sarà poi giusto “giudicarla per le cose che farà. Una donna spesso viene giudicata per come si veste e come si pettina”.

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