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Elezioni, Idee per l’Italia: Carlo Calenda risponde alle domande di Sky TG24. VIDEO

Politica

Il numero uno di Azione è stato il primo ospite di Casa Italia, in onda dal lunedì al venerdì dalle 20.30. Nella parte finale del programma, i leader raccontano quali sono le loro proposte e le loro ricette riguardo a sei temi: inflazione e caro energia, fisco, lavoro, giovani e istruzione, un argomento a piacere (Calenda ha scelto Pnrr). Tra sei mesi vedremo se chi ha vinto le elezioni avrà mantenuto le promesse. Ecco le risposte di Calenda

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Carlo Calenda, numero uno di Azione, è stato il primo ospite di Casa Italia, il nuovo appuntamento di Sky TG24 - in onda dal lunedì al venerdì dalle 20.30 - condotto da Fabio Vitale e dedicato alle elezioni del prossimo 25 settembre. Nella parte finale del programma, i leader raccontano quali sono le loro proposte e le loro ricette riguardo a sei temi: inflazione e caro energia, fisco, lavoro, giovani e istruzione, cambiamento climatico, un argomento a piacere (Calenda ha scelto Pnrr). Un minuto per ogni tema. Tra sei mesi vedremo se chi ha vinto le elezioni avrà mantenuto le promesse. Ecco le risposte di Carlo Calenda (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTE LE NEWS SULLE ELEZIONI IN DIRETTA).

Inflazione e caro energia

"Realizzare il rigassificatore di Piombino per la sicurezza degli approvvigionamenti e contemporaneamente sganciare il prezzo delle rinnovabili dal gas. Sull’inflazione serve un’altra manovra: dare uno stipendio straordinario in più ai lavoratori, finanziandolo col gettito maggiore dell’Iva derivante anche dall’inflazione, e che venga recuperato dal 50% dal datore di lavoro, senza contributi e senza tasse".

Fisco

"Portare avanti il lavoro di semplificazione previsto dalla delega fiscale. In secondo luogo noi vogliamo creare un vincolo di destinazione di ogni euro effettivamente recuperato dall’evasione per abbassare le aliquote corrispondenti, con un flusso che non passi proprio dal bilancio dello Stato. La priorità sarà diminuire le tasse sul lavoro, in particolare sugli stipendi medio-bassi".

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Lavoro, imprese e salari

"Sono favorevole alla battaglia contro i salari da fame. Oggi il 25% dei lavoratori è in condizioni di reale povertà. Questo deriva, tra l'altro, dalle finte cooperative, che pagano 5 euro all’ora. Sono favorevole al salario minimo, al fatto che nessuno lavori sotto i 9 euro all’ora. Penso che sia giusto e civile. Poi il lavoro cresce con la produttività ed è la ragione per cui da ministro ho fatto un credito d’imposta per la formazione".

Giovani e istruzione

"Sui giovani avevamo già fatto una proposta lo scorso anno: quando si sono tagliate le tasse sul lavoro, con lo stesso importo si sarebbero potute portare le tasse dei ragazzi fino ai 25 anni allo 0%, cioè azzerarle, e dei ragazzi fino ai 30 al 50%. La scuola è uno dei due temi, insieme alla sanità, su cui noi abbiamo promesso di mettere ogni euro del bilancio pubblico. Va fatto il tempo pieno, con l’avvio dei ragazzi alla lettura, all’insegnamento delle lingue, e anche rivedere il modo in cui vengono formati. Penso che i primi anni delle scuole superiori debbano essere dedicate a insegnare come funzionano le democrazie, la repubblica e anche il sapere non funzionale: la bellezza, la cultura, la lettura, per formare cittadini colti e consapevoli".

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Cambiamento climatico

"Va fatta una legge sul cambiamento climatico. Alcuni effetti sono irreversibili, penso ad esempio al problema della siccità, e bisogna gestire i danni già fatti. Per quanto riguarda il futuro, bisogna procedere a una decarbonizzazione, arrivare a emissioni zero e l’unico modo per poterci arrivare è con un mix tra rinnovabili e nucleare. Il nucleare è l’unica tecnologia che dà una componente fissa, non intermittente, di energia a emissioni zero ed è l’unico modo per arrivare a quegli obiettivi su cui ci siamo impegnati".

Ultimo tema a scelta: Pnrr

"Va completato, manca l’85% degli obiettivi. Non è solo una questione di avere i 130 miliardi che mancano dall’Europa, è anche una questione di far accadere le cose, che è sempre il grande problema dell’Italia. Tutti vogliono sempre ridiscutere tutto e mai far accadere le cose. In questo senso va anche la questione della sanità, che è un dramma italiano, con i cittadini che spendono ogni anno 40 miliardi di euro per curarsi privatamente. Mancano medici e infermieri. Credo che noi dobbiamo tenere insieme queste cose: finire gli impegni del Pnrr e investire sulle cose fondamentali, di base, per la nostra società. Dobbiamo diventare un Paese forte e normale".

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