
Elezioni, allarme per astensione fuorisede: voto a rischio per 5 milioni di elettori
Studenti ma anche lavoratori: milioni di persone non possono votare nel comune in cui vivono ma devono tornare in quello di residenza. Il rischio è che, nonostante le agevolazioni per i viaggi, in tanti alla fine decidano di rinunciare alle urne. Tra gli ultimi a lanciare il monito, Emma Bonino e Piero Fassino

In vista delle elezioni del 25 settembre, cresce il dibattito intorno agli elettori fuorisede: il rischio, infatti, è che queste persone decidano alla fine di non andare a votare, allargando la schiera di chi si asterrà. Tra gli ultimi a lanciare l’allarme, Emma Bonino e Piero Fassino
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Sono circa 5 milioni gli elettori fuorisede: persone che, magari per motivi di studio o lavoro, vivono in un comune ma per esprimere il proprio voto non possono recarsi nei seggi lì allestiti dovendo invece tornare nei comuni in cui hanno la residenza
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La legge prevede poche deroghe: ad esempio possono votare nel comune di domicilio, e non in quello di residenza, i militari, le forze dell'ordine e chi è ricoverato in ospedale
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Per tutti gli altri, invece, non c’è scelta: per votare è necessario tornare nel comune di residenza. Per agevolare il viaggio sono previste tariffe speciali per treni, navi e aerei ma in molti rinunciano a partire (e a votare) perché, ad esempio, non riescono a organizzarsi con gli impegni
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La questione interessa tantissimi giovani che studiano lontano da casa e che sui social hanno sottolineato la difficoltà di tornare per votare e quanto sia alto il rischio di astensione. Lo stesso problema, ad esempio, non si pone per chi vive stabilmente all'estero ed è iscritto all'Aire e in specifiche liste elettorali: questi elettori possono votare per corrispondenza, con la scheda che arriva per posta
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Se già i sondaggi avvertono che alle prossime Politiche si potrebbero registrare percentuali di astensionismo maggiori rispetto alle passate consultazioni elettorali, la questione dei fuorisede rischia di far salire ancora di più il numero di chi non andrà a votare
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"Sono preoccupata dall'astensione e mi pongo il problema dei 5 milioni di fuorisede, tanti giovani ma anche tanti lavoratori, che non potranno votare", ha detto Emma Bonino

"Non che i responsabili politici non conoscano il tema: è dal 2017 che poniamo il problema e tutte le volte ci viene risposto che non è il momento", ha aggiunto l'esponente di +Europa

"Anche il prossimo 25 settembre milioni di studenti fuorisede saranno ostacolati nell'esercitare il diritto-dovere di voto. Per gli italiani all'estero, ormai da più di vent'anni una soluzione si è trovata. Così come il voto fuori comune di residenza è già operante da anni per corpi militari, forze di polizia, vigili del fuoco, naviganti. Non si comprende davvero perché non si sia fin qui offerta analoga possibilità a oltre 2 milioni di studenti residenti molto lontano dalle loro sedi di studio”, ha detto Piero Fassino

“È un tema a cui il prossimo Parlamento dovrà dare finalmente risposta e sarebbe un atto di responsabilità e trasparenza l'assunzione oggi di precisi impegni da parte di partiti e candidati. In ogni caso, per il voto del 25 settembre si assumano le più efficaci agevolazioni tariffarie per i trasferimenti e tutte le misure operative necessarie a garantire l'effettivo esercizio di voto degli studenti fuorisede”, ha aggiunto il presidente della Commissione Esteri di Montecitorio e candidato Pd nel Collegio Venezia-Treviso-Belluno per la Camera