Elezioni, Meloni: FdI contro Nutriscore, in difesa dell'agricoltura doc

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Il sistema di etichettatura a semaforo, già in uso in Francia, fa il suo ingresso in campagna elettorale. Ecco perché è criticato nel nostro Paese e quali sono le alternative

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Anche il tema dell'alimentazione e dell'industria agro-alimentare irrompe in campagna elettorale. È Giorgia Meloni a scagliarsi contro il Nutriscore, il sistema di etichettatura, già in uso in Francia e ora al vaglio della Commissione Europea. Il Nutriscore assegna colori e lettere di riferimento in base alla salubrità degli alimenti, ovvero al livello di zuccheri, grassi e sale contenuti in  100 grammi di prodotto. Si va dal verde per gli alimenti sani, al rosso per quelli da mettere al bando; dalla lettera A, per i prodotti più salutari, alla lettera E per quelli nocivi.

In Francia

Un sistema che non piace all'Italia, ma che sembra convinvere molto di più i nostri vicini d'Oltralpe "Fratelli d'Italia vuole tutelare i nostri prodotti del Made in Italy, impedendo che vengano introdotti sistemi di classificazione come il Nutriscore, discriminatori e penalizzanti del nostro agro-alimentare e contrastando le frodi e la concorrenza sleale come quella dell'Italian sounding, che ci ruba decine di miliardi di euro ogni anno".

"La prima agricoltura green d'Europa"

Nel video pubblicato sui social in vista delle prossime elezioni (LIVEBLOG), Meloni aggiunge: "L'agricoltura è l'esempio per eccellenza dell'economia reale. E quella italiana detiene, in termini di qualità dei prodotti agroalimentari, il primato comunitario delle Dop e delle Igp, che sono oltre il 22% sull'intero registro dell'Unione europea. Noi siamo la prima agricoltura green d'Europa e la sesta del mondo. Per difendere questa ricchezza abbiamo innanzi tutto bisogno di proteggere i nostri agricoltori, promuovendo contratti di filiera che garantiscano una remunerazione adeguata del prodotto agricolo".

Le criticità del Nutriscore

Il Nutriscore è una scala di immediata comprensione, studiata per combattere l'obeistà e le malattie cardiovascolari. Uno schema a colori che, tuttavia, come controindicazione, trascura alcune importanti sfumature. In molte bibite, ad esempio, gli zuccheri sono sostituiti da dolcificanti artificiali. Sulla carta, quindi, sarebbero meno impattanti sull'organismo dell'olio extravergine d'oliva, ad esempio, che ha un più alto contenuto di grassi. In Francia, inoltre, l'adozione del Nutriscore è su base volontaria: sono le singole aziende a scegliere se applicarlo alle etichette dei loro prodotti. Per questo l'Italia utilizza il NutrInform Battery, che si basa su un principio diverso rispetto al sistema francese. All’interno di cinque batterie stilizzate viene riportata l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione. Il contenuto energetico è espresso sia in joule che in calorie. I contenuti di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. 

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