Elezioni politiche 2022, il programma di Matteo Salvini e della Lega

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Il documento del Carroccio, in vista del voto del 25 settembre, è composto da oltre 200 cartelle e 41 temi. Nell'introduzione ci sono i pilastri del partito: dalla "questione federalista" a quella "liberale", poi quella "sovranista" e la "questione repubblicana”. Tra i punti: il presidenzialismo alla francese, la flat tax, il diritto alla pensione a 63 anni anagrafica e almeno 20 anni di contributi, i nuovi decreti sicurezza, la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, l’abolizione del canone Rai

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In vista delle elezioni Politiche del 25 settembre, anche la Lega di Matteo Salvini ha presentato il suo "programma di governo". La presentazione è avvenuta il giorno dopo la diffusione del programma del centrodestra, che consiste in 15 punti: il documento del Carroccio, invece, è composto da oltre 200 cartelle fitte fitte e 41 temi (VERSO IL VOTO: GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE - LA SIMULAZIONE DI VOTO - LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO).

Nell’introduzione del programma i pilastri della Lega

Nell'introduzione del programma ci sono i pilastri del partito di Matteo Salvini: il primo è la "questione federalista", per "ridare centralità al tema dell'autonomia differenziata", poi c’è quella "liberale". "È dal 1995 che l'Italia attende il completamento di un'autentica, grande riforma liberale, che rilanci l'iniziativa imprenditoriale e quindi l'economia nel suo complesso; è giunta l'ora di attuarla", si legge. Terza questione, quella "sovranista". "Occorre ri-bilanciare il rapporto fra poteri sovranazionali e poteri nazionali, e l'Italia deve ricominciare a perseguire, con visione e determinazione, i propri legittimi "interessi nazionali". Infine, la "questione repubblicana": "La caduta del senso civico e del valore della ‘res publica’ è sotto gli occhi di tutti, è necessario ricostruire e rivalorizzare entrambi, partendo innanzitutto dalla scuola e dall'educazione".

Dal presidenzialismo alla pensione

Il programma leghista entra minuziosamente nei dettagli marcando la propria azione politica, comune ma distinta da quella del centrodestra nel suo complesso. C’è anche il capitolo dedicato al "presidenzialismo", che il partito di Salvini vuole "alla francese". C'è poi un deciso aumento del ricorso all'uso dei contanti il cui tetto viene portato a 10mila euro. Non saranno poi sciolti interi Consigli comunali per infiltrazioni mafiose: decadrà infatti, secondo il programma leghista, solo il consigliere colluso. Inoltre, si dice no al genitore 1 e 2, alla maternità surrogata, ideologia gender e liberalizzazione cannabis. Con la Lega al governo c'è anche l'impegno a riconoscere alle donne un anno di pensione anticipata per ogni figlio. Nello stesso capitolo si aggiunge il diritto alla pensione di vecchiaia a 63 anni anagrafica e almeno 20 anni di contributi.

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Nuovi decreti sicurezza

Nella sezione di proposte contro la violenza di genere e nel capitolo più ampio sulle pari opportunità, poi, viene citato l’"Obiettivo zero femminicidi". Tra le iniziative c’è la scorta alle donne vittime di stalking e l'arresto in flagranza. Si parla anche di una stretta sui reati di mafia commessi dai minori, che non godranno di alcuna riduzione di pena. Non manca la priorità ai nuovi decreti sicurezza contro l'immigrazione irregolare e il no deciso al superamento dell'unanimità nei voti al Consiglio europeo. Nel capitolo dedicato all’immigrazione, poi, c’è scritto: "Confermare e rafforzare il Memorandum con la Libia e con la Guardia costiera Libica: il Memorandum con la Libia sottoscritto dal nostro Paese nel 2017 si è confermato quale strumento utile per contrastare i flussi illegali diretti verso il nostro Paese, salvare vite umane e fronteggiare le organizzazioni criminali che sfruttano la tratta dei migranti". Vengono poi proposti il "pattugliamento congiunto nelle acque territoriali in Libia e Tunisia previo accordi con i rispettivi governi con la previsione di istituire nei due Paesi del Nord Africa centri di identificazione, hotspot, con la presenza di organizzazioni internazionali umanitarie". Ancora, nel documento si legge che verrà incentivata "la presentazione di domande d'asilo per essere accolti in Italia esclusivamente nelle sedi diplomatiche italiane o dell'Unione Europea presenti nel Paese di appartenenza del migrante o nei Paesi limitrofi".

Il capitolo tasse e quello dedicato all'innovazione digitale

Si pone poi l'accento sui diritti dei proprietari di casa, rendendo la prima abitazione impignorabile e immediato lo sgombero delle case occupate abusivamente. "Pagare tutti, pagare meno" è il titolo scelto per il capitolo "tasse": spiccano la flat tax, misura considerata decisiva per snellire e semplificare il sistema, e l'abbattimento dell'Iva sui beni di prima necessità, come misura di aiuto sociale. Per quanto riguarda il capitolo dedicato all'innovazione digitale, nel programma ci sono: "L'inserimento in Costituzione della tutela dell'identità digitale (assegnata dalla nascita) come il Codice fiscale" e lo "switch off del rame entro l'anno 2030" con riferimento ai supporti per la rete delle telecomunicazioni. È anche prevista la "progressiva riduzione del canone Rai fino alla sua definitiva abolizione nell'anno 2030".

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Il capitolo dedicato alle infrastrutture e ai trasporti

Nel capitolo dedicato alle infrastrutture e ai trasporti, poi, si legge: "Dovranno essere promosse dal governo tutte le azioni per: rimandare il divieto di vendita di autoveicoli a benzina o diesel entro il 2035, o almeno mitigare gli impatti sulla filiera produttiva e sul consumatore finale, attraverso incentivi specifici; mantenere GNL e nucleare nella ‘Tassonomia Ue’ delle fonti di energia compatibili e sulle quali promuovere la ricerca e lo sviluppo; occorre rimuovere i vincoli del Pnrr (a cui il governo Draghi ha cercato di supplire con il Fondo Complementare) al finanziamento di infrastrutture importanti per la transizione energetica nei porti, quali il cold ironing, la rigassificazione e il bunkeraggio Lng".

Il ponte sullo Stretto

Nella sezione dedicata alle politiche per il Mezzogiorno, scritto in grassetto, si legge: "Elemento centrale della proposta della Lega e del centrodestra per le infrastrutture è la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e più in generale garantire la piena attuazione della continuità territoriale per le isole". Il ponte, che dovrebbe collegare Calabria e Sicilia, è citato di nuovo, come primo, in un elenco di progetti infrastrutturali "prioritari", ossia la rete stradale "Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Catania, Battipaglia-Potenza-Metaponto, tratta adriatica, messa in sicurezza della strada statale 106 Jonica, Potenza-Bari, stazioni ferroviarie Agro nocerino-sarnese, connessioni nel Cilento e nel Molise".

Pesca e vongole

La Lega, nel suo programma elettorale, propone poi una modifica dei regolamenti europei sulla pesca e in particolare rilancia la sua battaglia storica sulle dimensioni delle vongole. Il partito di Matteo Salvini sollecita "una corretta gestione della risorsa ittica, sfatando i regolamenti europei che criminalizzano e stanno facendo scomparire la pesca e l'acquacoltura italiane". Da qui la conclusione: "Urge rivedere la politica comune della pesca, che continua a ritenere nociva la pesca". Sulle vongole, in particolare, il 31 dicembre 2022 scadrà la deroga alla taglia minima di 25 millimetri per le vongole nelle acque italiane. "Ma per il comparto molluschicolo italiano è necessario e vitale mantenerla in vita. Le imprese italiane coinvolte sono circa 700, con oltre 1.500 pescatori. Dobbiamo dare una spinta all'iter negoziale tra Italia e Commissione europea", sottolinea la Lega. E spiega che "il ripristino della vecchia misura di 25 millimetri avrebbe un impatto negativo sull'andamento della pesca e comporterebbe un aumento dello sforzo, in termini di ore di lavoro giornaliere, e dei rigetti a mare delle catture involontarie sotto-misura".

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