Elezioni 2022, la campagna elettorale su Twitter: le parole dei leader

Politica

Raffaele Mastrolonardo

Le word cloud dei termini più usati dai segretari dei principali soggetti politici sul social network. Prima puntata

ascolta articolo

Le nonne di Berlusconi, gli italiani della Meloni, l’ambiente di Letta, gli immigrati di Salvini, le transfughe di Calenda, il Draghi di Renzi e i salari di Conte. La campagna elettorale verso le elezioni politiche del 25 settembre è appena cominciata e i lavori all’interno di partiti e coalizioni sono ancora “in corso”. 

 

Programmi, alleanze e accordi sui seggi uninominali si trovano a diversi livelli di definizione ma il confronto politico in vista della scadenza elettorale è già partito e qualche indizio sugli approcci e sui temi dei partiti si può già scorgere. Per esempio, nei messaggi condivisi su Twitter dai leader nelle prime due settimane seguite alle dimissioni di Mario Draghi. 

 

Per capirlo basta prendere le parole utilizzate nei cinguettii dal 21 luglio ad oggi e trasformarle in word cloud, ovvero grafici in cui i vocaboli impiegati con più frequenza nei post assumono una dimensione maggiore. Queste nuvole di parole fanno già intravedere alcuni possibili temi su cui i contendenti potrebbero concentrarsi nelle prossime settimane con differenze, anche significative, all’interno delle stesse coalizioni. 

Sfoglia le word cloud dei leader

Se non visualizzi il grafico clicca qui

Meloni “italiana”, Salvini d’assalto, Berlusconi con le nonne

Nel centrodestra, che i sondaggi danno come favorito nella corsa alla maggioranza in parlamento, sembra che i due leader principali abbiano assunto profili differenti. Almeno a parole. 

 

Giorgia Meloni, che guida il partito in predicato di prendere più voti, insiste sul nazionalismo che sta nel Dna della sua formazione. “Italia” e “Italiani” sono tra i termini che ricorrono più spesso nei suoi cinguettii, così come “popolo”. Ma la candidata premier continua anche a battere il tasto della contrapposizione: “sinistra” infatti è parola che emerge assai spesso nei suoi tweet, e non certo per fare complimenti all’avversario. E pure Speranza, ministro della Salute, fa capolino come bersaglio delle critiche della leader di Fratelli d’Italia da sempre severa sulla sua gestione della pandemia. 

 

Matteo Salvini, segretario della Lega, ha cominciato la campagna elettorale 2022 dove aveva finito la precedente, ovvero insistendo sul tema immigrazione. “Sicurezza”, “sbarchi” e “clandestini” sono tra i termini più ricorrenti sul suo account Twitter nelle prime due settimane seguite alle dimissioni di Draghi. Ed è facile immaginare che, soprattutto se gli sbarchi proseguiranno durante l’estate, il leader leghista continuerà a insistere su questo suo cavallo di battaglia. 

 

Di tutt’altro tenore i leit-motiv scelti da Silvio Berlusconi. Sull’account Twitter del presidente di Forza Italia, che ha già proposto di portare le pensioni minime ad almeno 1.000 euro, saltano all’occhio, termini come “anziani”, “nonne” e “mamme”. Il target dell’ex presidente del Consiglio sembra insomma ben delineato: famiglie e pensionati. Senza dimenticare, un unicum nel centrodestra, i riferimenti a Mario Draghi.

Letta e l’ambiente, Calenda e le “ministre”

Dall’altra parte dello schieramento, l’accordo siglato tra Letta e Calenda, ovvero tra Pd e Azione, è arrivato solo il 2 agosto e l’identificazione dei temi principali per ciascun partito risulta un po’ più complicata. 

 

Tuttavia, qualche indizio, seppur piccolo, si può rintracciare. Per esempio, spulciando tra i termini impiegati nei tweet da Enrico Letta, segretario del Pd, si scopre il riferimento ai “giovani” e l'insistenza sulla “festa”, intesa come Festa dell’Unità su cui il partito punta molto in questa insolita campagna elettorale estiva. 

 

Da notare anche l’emersione della parola “siccità”. Chissà che non si tratti di un accenno ad un argomento, quello dell’ambiente, su cui Letta e il suo partito insisteranno di più nel proseguimento della competizione elettorale. Anche alla luce dei sondaggi che individuano questa emergenza come una delle principali preoccupazioni degli italiani. 

 

La word cloud di Carlo Calenda, il twittatore più prolifico tra i leader, pone un problema diverso. Sono talmente numerosi i messaggini condivisi dall’ex ministro dei governi Renzi e Gentiloni che è difficile mettere un punto fermo in flusso apparentemente inarrestabile che rischia di far cambiare il quadro ogni giorno. Comunque alle 12 del 2 agosto, la timeline del leader di azione mette in bella mostra “Draghi”, a segnalare come il programma del governo dimissionario sia ancora la stella polare politica del movimento. L’aggettivo “repubblicano” si riferisce invece al fronte comune da creare contro le destre, sul modello francese. Evidenza anche per Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, ovvero le due importanti esponenti di Forza Italia che hanno lasciato Berlusconi per unirsi ad Azione.

Gli altri

“Famiglie”, “stipendi” e “imprese” si distinguono nei cinguettii di Giuseppe Conte, forse un indizio della posizione solidale e sociale che il Movimento 5 Stelle vuole assumere in questa campagna elettorale. Nel caso di Matteo Renzi, che guida Italia Viva, “Draghi” e “tasse” si segnalano in un quadro dove, al momento, faticano ad emergere istanze a cui viene assegnata una maggiore rilevanza. Per quello, probabilmente, dovremo attendere le prossime settimane e ulteriori analisi di questo tipo. 

Il metodo

Una nota sul metodo. Per elaborare le word cloud, Sky Tg 24 ha scaricato tutti i post pubblicati su Twitter dagli account dei leader dei principali partiti dal 21 luglio, giorno delle dimissioni di Mario Draghi, fino alle 12 del 2 agosto. Le parole contenute nei tweet sono state estratte da un software di analisi dei testi che ha eliminato quelle di uso più comune (come, per esempio, gli articoli), e ha calcolato la relativa frequenza dei termini: i primi 100 per ciascun account sono stati infine visualizzati attraverso le nuvole di parole. 

 

Ovviamente, i risultati dell’analisi, soprattutto in questa prima fase di campagna, risentono del numero di tweet presi in considerazione: minore è il numero, meno significativo il risultato, ovvero meno rappresentativo delle posizioni politiche espresse dall'account. La considerazione vale, in particolare, per quegli utenti, come Renzi, Berlusconi e Conte, che hanno usato il social network con minore frequenza. Questo problema, dovrebbe ridursi nel prosieguo della campagna man mano che si aggiungeranno nuovi post. 

 

Quanto alla scelta di Twitter rispetto ad altre piattaforme, dipende dal fatto che questo social media rende tecnicamente più facile lo scaricamento automatico dei contenuti attraverso le sue Api, vale a dire quei protocolli informatici che permettono ad un software esterno di accedere ai dati del social network. 

Politica: I più letti