Governo al lavoro, da Pnrr a decreto Aiuti: è corsa per i provvedimenti in sospeso
Accelerata dell’esecutivo, che rimane in carica per gli affari correnti, per condurre in porto riforme e decreti-legge al momento fermi. Dal Dl Aiuti-bis al ddl Concorrenza fino alle misure del Pnrr, ecco cosa rimane pendente
La campagna elettorale, in vista delle elezioni di settembre, è iniziata. Mentre i partiti si rimpallano le responsabilità sulla caduta del governo, l’esecutivo rimane in carica per gli affari correnti e tenta di stringere sui provvedimenti rimasti in sospeso, a partire dalle riforme richieste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dai decreti-legge da convertire
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Rimane molto di cui occuparsi, dalla crisi energetica alla siccità fino alla guerra in Ucraina. Prima di tutto, come ribadito dalla circolare di Palazzo Chigi emessa dopo lo scioglimento delle Camere, le riforme del Pnrr: entro dicembre bisogna chiudere la riforma della giustizia
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Mario Draghi ha aperto il primo Consiglio dei ministri dopo le dimissioni dicendo alla squadra di governo che ci sarà tempo per i saluti ma che ora bisogna rimettersi al lavoro
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Oltre alla riforma della giustizia, nell’agenda c’è il Ddl Concorrenza: approvato in Senato e ora in esame alla Camera, bisogna adottarne i decreti attuativi entro la fine dell'anno. L’Aula della Camera è convocata lunedì 25 luglio per esaminare il disegno di legge insieme alle norme sulle semplificazioni fiscali
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Il governo aveva anche annunciato un nuovo decreto di sostegno a famiglie e imprese entro la fine di luglio. Dopo lo scioglimento delle Camere, ha detto di essere al lavoro sul decreto Aiuti bis, un intervento per contenere il prezzo dell'energia e tagliare le bollette in un momento di difficoltà economica per il Paese
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Sono fermi anche alcuni decreti attuativi, che richiedono diversi mesi per la loro approvazione, come la riforma del codice degli appalti
Giovedì 28 luglio, si passerà all'esame del bilancio della Camera, il consuntivo del 2021 e il progetto di bilancio per il 2022
Martedì 26 luglio, l'Aula di Palazzo Madama è invece convocata per le comunicazioni della presidente Casellati
