Conte al Pd: "Non accettiamo la politica dei due forni. Quel che vale a Roma vale a Palermo", dice dando il suo ok alle primarie in Sicilia. E del M5s dice: "È stata la forza più leale all'interno del governo". Grillo: "Sono tutti contro di noi. La legge sui due mandati una luce nella tenebra". E poi attacca Di Maio. Meloni: ."Chi prende più voti andrà a Palazzo Chigi". Salvini: "Dopo il voto Lega sarà primo partito". Draghi convoca il 27 luglio i leader di Cgil, Cis
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"Il silenzio imbarazzato dei governatori del Nord penso urli un disagio profondo rispetto a una scelta davvero incomprensibile ai più". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a colloquio con i giornalisti sull’attuale situazione politica. "Sicuramente - aggiunge - il quadro politico è strutturalmente mutato dopo la caduta del governo Draghi. Certamente quello che ha molto colpito il fatto che la parte più moderata del centrodestra abbia seguito Giorgia Meloni in questa avventura. A me pare questo un grave errore".
"Questo ovviamente apre un ragionamento importante anche su come gli altri partiti si collocano rispetto ai temi e all'elettorato di quel mondo che ha criticato fortemente la scelta soprattutto di Forza Italia ma anche della parte più governativa della Lega, penso ad esempio - ha ribadito - ai governatori del Nord il cui silenzio imbarazzato penso parli, urli, un disagio profondo rispetto a una scelta davvero incomprensibile ai più".
Elezioni, Zaia: saremo un nido di vespe, vogliamo l'autonomia
Attenzione a questo governo, chiunque vinca le elezioni sa che noi rappresenteremo un nido di vespe: c'è l'autonomia, sono cinque anni che aspettiamo". Lo afferma il Presidente del Veneto Luca Zaia. "Se è vero che si riuniranno le Camere con il nuovo Parlamento il 13 di ottobre, si sappia che il 22 dopo nove giorni è il quinto anno del referedum - conclude - . E' bene che se lo segnino tutti nell'agenda, da destra a sinistra".
Elezioni, Follini: 'Vantaggio centrodestra? Vedremo'
"In queste ore il centrodestra si compiace e contempla dall’alto dei suoi sondaggi le rovine della maggioranza che ha così faticosamente accompagnato il cammino di Mario Draghi in tutti questi mesi. Quei sondaggi gli assegnano diversi punti di vantaggio e agli osservatori più sbrigativi danno quasi l’idea che il rebus elettorale sia stato già risolto. O quantomeno avviato a soluzione. Può essere. Ma non è detto. Affatto". Lo scrive Marco Follini nel suo "Punto di vista" che sarà pubblicato integralmente domani sull'agenzia e sul sito.
Giacomoni (FI): in politica estera Berlusconi fuoriclasse
"Quella del centrodestra sarà una politica estera occidentale ed atlantista, senza se e senza ma. E lo abbiamo dimostrato con i fatti governando per 10 anni il Paese". Così il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, intervento a RaiNews24. "Se gli elettori vogliono un governo liberale, europeo e atlantista non possono che votare Forza Italia. Abbiamo un fuoriclasse che si chiama Silvio Berlusconi". Giacomoni ha inoltre invitato che "anche Giorgia Meloni ha ribadito chiaramente la sua posizione atlantista e lo ha fatto stando all'opposizione.
Guerini: modo in cui chiusa legislatura peserà sui partiti
"Certamente il modo in cui la legislatura si è conclusa peserà molto, e credo che i partiti che hanno la responsabilità di aver fatto cadere il Governo Draghi dovranno dare alcune risposte agli italiani". Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, all'uscita dal ristorante Il Cambio di Torino, dove ha fatto colazione con il sindaco, Stefano Lo Russo, a conclusione della cerimonia di questa mattina con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, per il giuramento del 140/o corso Allievi Carabinieri. "Il Pd - ha detto Guerini - rivendica il lavoro che ha fatto nel Governo, rivendica il sostegno che ha dato a Draghi, ed è impegnato a definire l'agenda per il Paese, che è una agenda che punta innanzitutto ad affrontare le grandi emergenze sociali, dentro il contesto nel quale viviamo, che è un contesto fortemente caratterizzato dalle conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina". "Mi auguro - ha aggiunto - che ci sia una campagna elettorale che veda chiarezza da parte dei partiti, i quali spieghino le scelte che hanno fatto, e che poi sappiano presentare agli italiani proposte vere. Mi aspetto una campagna elettorale - ha concluso - che deve mettere al centro i problemi del Paese".
Governo, Gava (Lega): crisi figlia dei 5 Stelle
"La crisi non l'abbiamo voluta noi. Noi, anzi, siamo sempre stati leali e fedeli, né mai ci siamo permessi di non votare una fiducia. Da delegata del governo a seguire il decreto Aiuti, che conteneva misure importanti anche sul tema dell'energia, ho vissuto l'escalation di sofferenza dei 5 Stelle. Sono loro ad aver staccato la spina, ultimo atto di un movimento ideologico abituato da sempre a dire no". Lo scrive Vannia Gava, sottosegretaria alla Transizione ecologica e capo dipartimento transizione ecologica della Lega. "Il prossimo governo politico porterà avanti il programma annunciato ai cittadini. Quanto promesso, verrà finalmente fatto. Dobbiamo pensare di risolvere la crisi dell'energia, a detassare le imprese, a rivedere il reddito di cittadinanza. Con gli alleati di centrodestra governiamo nelle regioni, dove stiamo insieme lo facciamo bene, abbiamo le idee chiare. Sono sicura che riusciremo a dare stabilità e a creare sicurezza e lavoro. Massimiliano Fedriga a Roma? Credo così tanto in lui, amministratore serio, concreto, pragmatico che tutti ci invidiano, che lo considero spendibile ovunque".
Elezioni, Silvestri (M5S): al voto perché governo incapace di dare risposte
"La lealtà e il senso di responsabilità Conte ed il MoVimento 5 Stelle lo hanno già dimostrato governando uno dei momenti più difficili per il Paese. Il MoVimento ha chiesto risposte a soluzioni che aveva indicato rispetto ai problemi che lavoratori, famiglie ed imprese avranno a partire dal prossimo autunno. Se cercate i responsabili dovete volgere lo sguardo a chi non ha saputo dare risposte ed a chi, come il centrodestra, ha mandato il paese alle elezioni solo per calcoli elettorali", è quanto si legge in una nota del deputato del MoVimento 5 Stelle Francesco Silvestri.
Lo Russo: silenzio imbarazzato governatori del Nord urla disagio
"Il silenzio imbarazzato dei governatori del Nord penso urli un disagio profondo rispetto a una scelta davvero incomprensibile ai più". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a colloquio con i giornalisti sull’attuale situazione politica. "Sicuramente - aggiunge - il quadro politico è strutturalmente mutato dopo la caduta del governo Draghi. Certamente quello che ha molto colpito il fatto che la parte più moderata del centrodestra abbia seguito Giorgia Meloni in questa avventura. A me pare questo un grave errore".
"Questo ovviamente apre un ragionamento importante anche su come gli altri partiti si collocano rispetto ai temi e all'elettorato di quel mondo che ha criticato fortemente la scelta soprattutto di Forza Italia ma anche della parte più governativa della Lega, penso ad esempio - ha ribadito - ai governatori del Nord il cui silenzio imbarazzato penso parli, urli, un disagio profondo rispetto a una scelta davvero incomprensibile ai più".
Elezioni, Borghi (Pd): voglia potere è il solo mastice destra
"A destra c'è un accordo di puro potere, fatto di convenienze e di sgambetti, con la voglia di potere come unico mastice. Infatti stanno già litigando su chi debba essere il candidato premier, e non si metteranno d'accordo. Il Pd e il centrosinistra sono l'opposto". Lo scrive su Twitter il deputato e componente della segreteria Pd Enrico Borghi.
Elezioni, Maiorino: solo M5s saldo su valori progressisti
"Il Pd lettiano ha finalmente calato la maschera e ora, mollati i deboli ormeggi che lo tenevano ancorato a una forma di sinistra, naviga spavaldamente verso un centro molto poco progressista, tanto moderato, tantissimo liberista, e con spruzzate di conservatorismo a gradire. Al Pride di Milano ebbi a chiarire nel dibattito con Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, che 'campo largo' era una definizione insoddisfacente, e che la composizione di una eventuale alleanza doveva essere fondata su valori che facessero da minimo comune denominatore, tra cui, imprescindibili, i diritti civili. Voglio vederlo questo Pd a raccontare di volere una legge contro l'omolesbobitransfobia o, peggio ancora, una legge per il matrimonio egualitario, con annesso riconoscimento dei figli e apertura alle adozioni per le coppie Lgbti, e farlo con pezzi di FI, coi renziani che hanno affossato la legge Zan o con i dimaiani freschi di bacio al sangue di San Gennaro.
Elezioni: Pellegrini (M5s): a fianco di chi è in difficoltà
"Nelle ultime, drammatiche, settimane non abbiamo chiesto nulla per noi stessi, non posti di governo o sottogoverno, non un rimpasto, non una poltrona in più. Le nostre proposte di buonsenso e di buon governo sono state dapprima ignorate e trattate con sufficienza e, poi, mercoledì scorso, siamo stati additati in Senato come l'origine di tutti i mali del Paese, dalle altre forze politiche, quelle stesse forze che nelle scorse legislature hanno combinato disastri epocali che tutti conosciamo". Lo scrive il senatore Marco Pellegrini, vicepresidente del gruppo M5S in Senato, in un post su Facebook.
Ucraina, Marsilio: con cdx posizionamento Italia non cambia
"Noi siamo sempre stati atlantisti e occidentali. La storia della destra politica italiana lo dimostra, dal dopoguerra ad oggi. Per noi è stato assolutamente lineare. Il resto del centrodestra si è schierato con il Governo sulle stesse posizioni. Quindi non vedo perché domani debba esserci una differenza nel posizionamento dell'Italia nel caso in cui, come mi auguro, il centrodestra vincerà le elezioni". Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, a Sabato Anch'io su Rai Radio1, rispondendo ad una domanda sulle differenze emerse negli ultimi mesi tra il suo partito e la Lega per quanto riguarda il supporto all'Ucraina.
Elezioni, Richetti (Azione): nessuno vuole precludere alleanze
"Lunedì lanceremo un manifesto per il fronte repubblicano fatto su 12 punti" che parla di lavoro, obiettivi su energia, politiche industriali, e di temi che vanno dai rigassificatori al tema dei rifiuti. Lo ha detto il senatore di Azione Matteo Richetti a Omnibus, su La 7. "Nessuno pensa di andare da soli e sbattere la porta e precludere un tema di alleanze e di dialogo. E ci rivolgeremo a chi la fiducia a Draghi l'ha votata fino all'ultimo, chiedendo però di fare sul serio. Nessuno immagina di non utilizzare lo strumento del dialogo e io non ho mai utilizzato la categoria del centro. Ma - aggiunge - di continuare a fare la ruota di scorta di chi dice di andare a governare con un programma riformatore e poi non realizza una cosa che riguarda industria, diritti, scuola e università non so cosa farmene".
Giani (Misericordie): con crisi rischio stop ambulanze
Le Misericordie d'Italia lanciano "un grido di allarme". Senza attenzione da parte delle istituzioni, "il rischio è che in alcune zone il volontariato sia costretto a fermarsi" a causa del caro-carburante. Lo dice all'ANSA il presidente nazionale Domenico Giani. Come si fa per l'agricoltura, "chiedo attenzione per il mondo del volontariato e del servizio sociosanitario. Non è una guerra fra poveri ma oggi ci sono sedi di Misericordie dove i volontari, oltre che donare il proprio tempo e la propria vita, devono pagare la benzina per far viaggiare le ambulanze. Il rischio è che da qualche parte ci si fermi perché lasciati soli".
Governo, Lo Russo: il M5s è un interlocutore inaffidabile
"Oggi il Partito democratico e le forze progressiste hanno il compito di diventare interpreti di un sentimento generale e diffuso che pone attenzione ai temi economici sociali e internazionali che si aprono davanti a noi in un mese di grande incertezza. Auspico che dentro questo quadro e alla luce della rottura con il Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato di essere interlocutore davvero inaffidabile soprattutto portatore di una cultura antisistema che di fatto rende più vulnerabile Italia alle speculazioni internazionali, possa aprirsi una fase nuova di ragionamento con tutte quelle componenti che intorno al Partito Democratico possono coagulare un progetto di Paese". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a margine della cerimonia del giuramento degli allievi carabinieri, commentando la situazione attuale. Per Lo Russo queste componenti della sinistra "possono più di altre rappresentare istanze sociali che ci sono e sono molto presenti si altre componenti di quel corpo elettorale che si sente orfano di un quadro che può sviluppare azione europeista atlantista che guarda a ripartenza del Paese".
Governo:Lorenzin (Pd): M5s-FI-Lega unici responsabili caduta
"L'unica responsabilità della caduta del governo va data a M5s, Forza Italia e Lega. Questo è un fatto, non un'interpretazione o una chiacchiera da corridoio. Il Pd ha provato fino all'ultimo minuto utile a convincere Conte a tornare sui suoi passi". Lo ha detto la deputata dem Beatrice Lorenzin, a Coffee Break, su La7, commentando le interpretazioni secondo cui il Pd avrebbe cercato la strada di un Conte Ter.
Lo Russo: il M5s è un interlocutore inaffidabile
"Oggi il Partito democratico e le forze progressiste hanno il compito di diventare interpreti di un sentimento generale e diffuso che pone attenzione ai temi economici sociali e internazionali che si aprono davanti a noi in un mese di grande incertezza. Auspico che dentro questo quadro e alla luce della rottura con il Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato di essere interlocutore davvero inaffidabile soprattutto portatore di una cultura antisistema che di fatto rende più vulnerabile Italia alle speculazioni internazionali, possa aprirsi una fase nuova di ragionamento con tutte quelle componenti che intorno al Partito Democratico possono coagulare un progetto di Paese". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a margine della cerimonia del giuramento degli allievi carabinieri, commentando la situazione attuale. Per Lo Russo queste componenti della sinistra "possono più di altre rappresentare istanze sociali che ci sono e sono molto presenti si altre componenti di quel corpo elettorale che si sente orfano di un quadro che può sviluppare azione europeista atlantista che guarda a ripartenza del Paese".
Crisi, Biancofiore: CI correrà in Trentino Alto-Adige
"Coraggio Italia sarà presente con il proprio simbolo alle elezioni politiche nazionali del prossimo 25 settembre e anche in tutti i collegi del Trentino Alto Adige. Pur essendo scioccati per quanto avvenuto in parlamento negli scorsi giorni ed avendo votato la fiducia al premier Mario Draghi, sostenuto dai 2000 sindaci che hanno avuto come alfiere il nostro leader Luigi Brugnaro, miglior sindaco d'Italia, come noto ci ascriviamo pienamente nell'ambito del centrodestra e proprio vista la conoscenza del territorio ed avendo tra i soci fondatori le migliori espressioni delle civiche di centro destra in Trentino Alto Adige, Coraggio Italia in accordo con gli alleati di centrodestra, correrà col proprio simbolo nei collegi Camera e Senato della Regione, anche per non lasciare senza rappresentanza gli italiani". A dirlo è la deputata di Coraggio Italia Michaela Biancofiore che parla del "pericolo prodotto dal capolavoro della legge targata Movimento 5 stelle che pure, all'opposizione mi aveva aiutato ad aggirare il pericolo facendo saltare il cosiddetto tedeschellum di Renzi che poi ha letteralmente cambiato il testo elettorale dando vita al Rosatellum, cioè alla peggior legge elettorale della storia italiana".
Crisi politica, Grasso: "Un disastro"
"L'attuale crisi politica in Italia e' un disastro". E' il commento del senatore ed ex magistrato antimafia Pietro Grasso che ieri ha preso parte alla seconda serata della tappa di Vieste (Foggia) della XXI Edizione del festival "Il Libro Possibile" potando sul palco "Il mio amico Giovanni". "Abbiamo una guerra in corso - prosegue Grasso - una pandemia che non ancora è finita, la crisi economica, la crisi della povertà e delle disuguaglianze sociali e tutta una serie di problemi che sono stati, di colpo, messi di lato per gli interessi di alcuni gruppi politici. Questo fa venire la nausea". Parlando poi del suo libro, Grasso ha raccontato l'aneddoto dell' accendino, raffigurato anche sulla copertina del suo libro. "Questo me lo ha regalato Giovanni Falcone quando decise di smettere di fumare. Io - aggiunge - lo porto sempre con me. Da allora non mi ha mai più lasciato perché mi da forza nei momenti di difficoltà che sono niente rispetto a quelli che affrontarono Falcone e Borsellino che dovevano essere due eroi invece nella vita vennero calunniati e delegittimati ostacolati. Questo accendino lo tengo in perfetta efficienza. Questa fiamma in lei ci vede lo sguardo di Giovanni Falcone il suo entusiasmo la sua forza e vorrei che questa fiamma potesse accendere tante fiaccole portate dai giovani", ha concluso.
Di Battista: da sempre contrario ai politici professionisti
"Nelle prossime ore assisteremo a spettacoli imbarazzanti, succederà di tutto: alleanze, campi larghi e campi stretti. Tutte cose patetiche causate dalla politica professionista: io a questa cosa non ci credo ed l' ho sempre combattuta. Ritengo che la lotta alla politica professionista consenta di liberare i politici. Io non sono disposto, nonostante i benefit e i privilegi, a prendere i soldi rinunciando alla mia indipendenza". Lo dice l'ex esponente del M5s Alessandro Di Battista in un video sui social.
Di Battista: maggiori responsabili crisi sono Di Maio e Draghi
"I principali responsabili della crisi di governo sono Di Maio e Draghi. Luigi l'ha provocata in modo inconsapevole: ha fatto questa manovra di palazzo senza pensare che ha provocato una reazione a catena che ha consentito al M5s di battere i pugni su tavolo sulle sue misure colpite. Oggi Luigi è in difficoltà perché deve trovare una exit strategy: per sé stesso la troverà senz'altro. Per tutti quelli che gli hanno dato retta non la troverà". Così l'ex deputato M5s Alessandro Di Battista in un video sui social. Per Di Battista, oltre a Di Maio, l'altro responsabile della crisi di governo è lo stesso Mario Draghi: "chi ha a cuore la responsabilità del Paese non attacca il M5s e la Lega. Se lo ha fatto è perché se ne voleva andare".
