Flick a Sky TG24: "Su eutanasia e cannabis è il Parlamento che deve legiferare"

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Il presidente emerito della Consulta è intervenuto durante il programma Buongiorno: "Il presidente Amato ha dato le motivazioni per cui hanno, in tre ipotesi, respinto la richiesta referendaria che, nella sua totalità, suonava come un rimprovero all’inerzia e all’inattività del legislatore, e, allo stesso tempo, come un rimprovero all’iperattività dei magistrati che spesso tendono a sostituire la posizione del legislatore"

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Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, ospite di Buongiorno a Sky TG24 ha commentato le critiche mosse alla Corte Costituzionale dopo la bocciatura dei referendum sull’eutanasia e sulla legalizzazione della cannabis (L'INTERVISTA INTEGRALE). Alle accuse alla Consulta di fare politica Flick ha replicato: "Non sono assolutamente d’accordo. Mi sembra che la prima indicazione, estremamente precisa, l’ha data il presidente Amato quando è comparso per informare, con una iniziativa inconsueta". "Nel referendum punto fondamentale è chiarire bene, e questo riguarda anche la posizione dei media, di che cosa si tratta, qual è il quesito, qual è il contenuto, per verificarne l’ammissibilità" ha aggiunto Flick.

 

"Il presidente Amato ha dato le motivazioni per cui hanno, in tre ipotesi, respinto la richiesta referendaria che, nella sua totalità, suonava come un rimprovero all’inerzia e all’inattività del legislatore, e, allo stesso tempo, come un rimprovero all’iperattività dei magistrati che spesso tendono a sostituire la posizione del legislatore. Le leggi le fa il Parlamento, e le controllano e le applicano i magistrati, primo fra tutti il giudice della Corte Costituzionale che ne controlla la costituzionalità”. 

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