La ministra dell'Interno interviene dopo gli scontri durante le manifestazioni di studenti a Torino e in altre città: "Deve essere sempre garantito il diritto di manifestare e di esprimere il disagio sociale" ma "alcune manifestazioni sono state infiltrate da gruppi che cercavano disordini". "La linea da seguire – prosegue - non può che essere quella del confronto e dell'ascolto"
"Deve essere sempre garantito il diritto di manifestare e di esprimere il disagio sociale, compreso quello dei tanti giovani e degli studenti che legittimamente intendono far sentire la loro voce". A dirlo la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, dopo le polemiche sulle manifestazione in cui sono rimasti feriti diversi studenti, sottolineando però che "purtroppo alcune manifestazioni sono state infiltrate da gruppi che cercavano disordini". Bisogna dunque lavorare, aggiunge, "per evitare nuovi disordini scongiurando che le legittime proteste possano essere strumentalizzate da chi intende alimentare violenze e attacchi contro le forze di polizia".
Lamorgese a prefetti: "In piazza confronto e ascolto"
"La linea da seguire – prosegue Lamorgese - non può che essere quella del confronto e dell'ascolto, nella prospettiva di un patto destinato alle nuove generazioni che sappia coinvolgere tutte le istituzioni e l'intera società civile". Lamorgese sottolinea di aver "sensibilizzato" i prefetti su questo aspetto. La gestione dell'ordine pubblico che sul territorio è affidata proprio ai prefetti e alle forze di polizia, aggiunge il ministro, "si nutre anche di un costruttivo e costante dialogo con le istituzioni e del rispetto delle regole da parte di chi vuole manifestare il proprio dissenso".
Gli incidenti durante le manifestazioni
Le parole della ministra arrivano che gli studenti sono scesi in piazza a Torino e in altre città per manifestare contro l’alternanza scuola-lavoro dopo la tragica morte di un 18enne durante il suo ultimo giorno di tirocinio. Nel corso degli sconti con la polizia diversi studenti sono stati feriti: solo a Torino in 20 hanno avuto bisogno di cure in ospedale,