Fumata nera al primo voto. Non c'è accordo tra le forze politiche, che però hanno avviato un dialogo per arrivare a un’intesa. Il centrosinistra, per preservare Riccardi come candidato ideale, sceglie di non scrivere nomi alla prima chiama. Scelta diversa per Azione e +Europa, che sostengono la ministra della Giustizia Cartabia. Continuano a circolare voci su Draghi o un Mattarella bis, anche se il presidente ha già iniziato il trasloco. Incontro Letta-Salvini e Salvini-Conte, anche il premier parla coi leader
Fumata nera alla prima votazione (LE FOTO) per l’elezione del nuovo capo dello Stato, con diverse forze politiche che hanno scelto la scheda bianca (LO SPECIALE - IL SONDAGGIO - LE CURIOSITÀ - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Anche il centrosinistra ha optato per questa soluzione, per preservare Andrea Riccardi - fondatore della Comunità di Sant'Egidio - come "candidato ideale". Ma anche se non c'è ancora accordo tra i partiti, i leader hanno oggi avviato un dialogo col centrodestra per trovare un'intesa. Sarebbero ancora sul tavolo i nomi del presidente del Consiglio Mario Draghi e di quello della Repubblica Sergio Mattarella. Quest'ultimo ha però fatto capire più volte di non volersi ricandidare e il M5S vuole scongiurare una possibile crisi di governo dovuta al trasferimento di Draghi al Colle.
Incontri e trattative
Le trattative in vista delle prossime votazioni e gli incontri sono andati avanti tutto il giorno. Enrico Letta ha in programma di sentire al telefono Silvio Berlusconi e in giornata ha avuto un colloquio con Mario Draghi. Ha anche incontrato Matteo Salvini: note della Lega e del Partito Democratico hanno spiegato che tra i due c'è stato un lungo e cordiale incontro negli uffici del Carroccio alla Camera. Con il faccia a faccia, proseguono le note, si è aperto un dialogo: i due leader stanno lavorando su delle ipotesi e si rivedranno domani. Salvini ha poi incontrato Conte. Fonti del M5S hanno detto c'è stata "totale sintonia sulla necessità di rafforzare e intensificare il confronto, iniziato la settimana scorsa, per mettere da parte al più presto le schede bianche e scrivere un nome che unisca il Paese". Il presidente del M5S ha anche avuto un colloquio con Draghi e ha visto il coordinatore di Fi Antonio Tajani e il leader di Coraggio Italia Giovanni Toti. Questi colloqui seguono quello organizzato in mattinata tra il segretario dem, il presidente del M5S e Roberto Speranza a Montecitorio. "Noi non poniamo veti su nessuno, abbiamo alzato l'asticella, vogliamo una personalità di alto profilo, compatibile coi valori del Movimento", aveva detto Conte in mattinata. "L'obiettivo è preservare la continuità dell'azione di governo perché non possiamo trascurare che ci sono famiglie, imprese, cittadini che ci guardano e non possono pensare che prima ci fermiamo per il Quirinale e poi per un nuovo governo". In serata, Letta ha convocato i ministri Pd Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini, mentre Conte ha riunito la cabina di regia del M5S con i vicepresidenti, ministri, capigruppo e coordinatori dei comitati.
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La posizione di Renzi
Secondo Matteo Renzi, "Letta sta tentando di tenere insieme Conte e Speranza, che insieme hanno un pacchetto di mischia di 400 voti ma se stavolta il Pd sembra più unito, i 5 Stelle sono divisi". Renzi ha poi aggiunto: "A fronte di una disponibilità repubblicana a non porre veti su candidati espressi dal centrodestra deve corrispondere dai leader del centrodestra una qualità politica a costruire una candidatura che cresca. Mattarella nel 2015 partiva da 420 voti poi crebbero e arrivarono a 650". L’ex premier ha spiegato che “non vede” un Mattarella bis e prevede che l’elezione avverrà “giovedì o venerdì”. Su Draghi al Quirinale: “È una delle ipotesi in campo, ma sta in piedi solo in un quadro di accordo politico. L'elezione del presidente della Repubblica non può essere un gesto di risulta tecnocratica ma è una scelta politica e prevede un accordo sul governo del dopo. Draghi è una ipotesi in campo, non è la sola".
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Le decisioni dei gruppi per la prima votazione
Anche i grandi elettori di Italia Viva, oltre a quelli di Pd e M5S, hanno scelto la scheda bianca nella prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Azione e +Europa, invece, hanno deciso di votare per Marta Cartabia "perché ha tutte le caratteristiche immaginabili per essere presidente della Repubblica", si legge in una nota. "È ministra della Giustizia, è stata presidente della Corte Costituzionale, è docente di diritto costituzionale che ha insegnato anche all'estero. Non è un candidato di bandiera ma è un candidato che offriamo al Parlamento come punto di equilibrio per rappresentare tutti gli italiani". Il suo è un profilo ineccepibile, ha detto Benedetto Della Vedova. "In più è anche donna", ha aggiunto.