Bianchi a Sky TG24: Scuola in presenza principio base. Su Campania pronti a impugnare atto

Politica

Il ministro dell'Istruzione, ospite a e-Venti, ha parlato del ritorno in classe degli studenti e della situazione degli istituti scolastici alla luce dell'aumento dei casi Covid: "Abbiamo visto quanto è difficile gestire la scuola a distanza. Il contagio non è avvenuto nelle scuole, l'aumento dei casi è avvenuto in un momento in cui erano chiuse". Sull'ordinanza di De Luca: "È in esplicito contrasto con la norma oggi vigente: stiamo provvedendo con i nostri uffici legali"

"Abbiamo affermato un principio importante per tutti i bambini e ragazzi di questo Paese, che è avere la scuola in presenza". Così il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, ospite a e-Venti su Sky TG24, ha parlato del ritorno a scuola degli studenti il 10 gennaio e della necessità che i ragazzi facciano lezione in aula: "Abbiamo visto nello scorso periodo quanto fosse difficile gestire la scuola a distanza". Il ministro ha poi parlato della quarantena per i casi di positivi in classe, della situazione degli istituti scolastici durante l'emergenza sanitaria e dell'ordinanza della Campania (L'INTERVISTA INTEGRALE).

"Regolata la possibilità della Dad"

Bianchi, parlando delle misure prese per garantire la formazione dei più giovani, ha spiegato che "abbiamo regolato anche la possibilità, laddove vi siano dei casi specifici e mirati, anche di un uso della didattica a distanza, per un tempo preciso, 10 giorni, e in situazioni precise". Il ministro ha chiarito che sono stati predisposti "interventi che agiscano in una situazione che, altrimenti, poteva essere fuori controllo, ovvero quella di un uso diffuso e senza regole della dad".  

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"Il contagio non è avvenuto nelle scuole"

"Il governo ha dimostrato buonsenso", ha replicato poi Bianchi alla domanda sul perché l'esecutivo non abbia dimostrato flessibilità rispetto alle richieste di posticipare il rientro in classe di un paio di settimane. "Il contagio non è avvenuto nelle scuole - ha detto - l'aumento dei casi è avvenuto in un momento in cui la scuola era chiusa. Se noi apriamo la scuola, diamo a tutti gli studenti la possibilità di essere presenti, di avere una situazione controllata e regolata". 

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"Atto di De Luca è in contrasto con la normativa vigente"

"Abbiamo incontrato le regioni e loro ci avevano avanzato un documento molto chiaro dove sostanzialemente si chiedeva di andare a distanza laddove, nei casi dei ragazzi più grandi, ci fossero 3 contagi e questo è stato ripreso. Dopo quella iniziativa, abbiamo avuto alcuni presidenti delle giunte regionali che hanno di fatto assunto posizioni molto diverse tra di loro", ha affermato Bianchi sulle richieste delle regioni, aggiungendo che "il presidente De Luca della Campania ha avanzato un'ordinanza che bloccava le attività in presenza per due settimane. Un atto che il presidente De Luca ha spiegato come essenzialmente legato alle difficoltà sanitarie, ma che è in esplicito contrasto con la norma oggi vigente in Italia e presentata nell'agosto 2021 che vieta alle Regioni interventi generalizzati sui territori di loro competenza e permette interventi solo nelle zone rosse e per casi mirati".

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"Pronti a impugnare atto di De Luca"

"Oggi sul tavolo abbiamo l'ordinanza della Campania su cui noi siamo nelle condizioni di procedere impugnando l'atto", ha detto Bianchi. "Il governo deve garantire la legalità - ha evidenziato il ministro - noi stiamo studiando l'ordinanza della Campania e stiamo provvedendo con i nostri uffici legali per tutelare la norma". Diverso è invece il caso della Sicilia, ha poi chiarito Bianchi, che ha fatto uso solo di uno spostamento del calendario, azione permessa dalla legge.

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"Stanziati fondi per garantire tamponi gratis agli studenti, ora vedremo per le Ffp2"

“Nel provvedimento del 5 gennaio abbiamo stanziato ulteriori due milioni e 104mila euro per il commissario Figliuolo perché possa garantire la gratuità dei tamponi ai ragazzi delle secondarie dai 12 anni in su”, ha detto Bianchi in merito ai controlli dei casi, mentre sulle mascherine Ffp2 il ministro ha spiegato che sono già stati dati molti soldi alle scuole in passato “e abbiamo fatto una scelta importante che è quella del dare le mascherine gratuite agli operatori della scuola dell’infanzia che operano in situazioni particolarmente difficili, abbiamo calmierato il costo delle mascherine e ora, nei prossimi giorni, vedremo se ci sono le possibilità di poter fare un intervento più in generale”.

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