Covid, Regioni chiedono stop tamponi per gli asintomatici. Il governo consulterà il Cts
Basta test anche a chi non ha alcun sentore della malattia. La proposta arriva dai governatori, dal momento che l’alto numero dei contagi e l’elevata richiesta di “esami” antigienici o molecolari rende le operazioni insostenibili. Apertura da parte dell'esecutivo, che aspetta però il parere del Comitato tecnico scientifico
Stop ai tamponi per chi è asintomatico. L’appello è stato fatto dai governatori delle Regioni al governo, dal momento che l’operazione di test, dato l’elevatissimo numero di contagi e di richieste di tamponi di questo periodo, è diventata insostenibile
GUARDA IL VIDEO: Milano, inaugurato uno dei più grandi punti per tamponi
Gli hub dove poter fare i tamponi sono inavvicinabili e il sistema di tracciamento è andato in tilt
Covid, variante Omicron e tamponi rapidi: quanto sono efficaci
Inoltre per molti presidenti di Regione il costo dei test sta pesando eccessivamente sulle casse e il tracciamento si sta rivelando uno spreco di risorse e personale che potrebbe invece essere utilizzato per incrementare il ritmo delle vaccinazioni giornaliere
Covid, dove serviranno Green Pass e Super Green Pass: le novità del dl
Sulla proposta delle Regioni il Governo assicura un confronto in tempi strettissimi con il Cts: spetterà dunque all’organo sanitario prendere una decisione in tal senso
"Ho chiesto ai ministri Gelmini e Speranza di poter smettere di fare tamponi a raffica sulle persone asintomatiche perché oggettivamente questo sistema non regge più in tutta Italia. Tutte le Regioni sono disperate. È impossibile fare un tracciamento quando i casi sono milioni e nel giro di una settimana andrebbe tracciata quasi tutta la popolazione”, ha sottolineato il presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio
A margine della riunione dell'Unità di crisi regionale, il governatore ha spiegato come si stia “cercando di incrementare al massimo possibile la capacità di vaccinazione” e la questione dei tamponi non può che incidere sulla somministrazione delle dosi per l’immunizzazione. “Non si è in grado di sostenere questa mole di casi positivi e di tracciamento e fare contestualmente la campagna vaccinale, gli screening”
Dello stesso parere anche Donato Toma, governatore del Molise: "Stiamo facendo tanti tamponi ai negativi asintomatici e questo ci sottrae risorse. Il tampone andrebbe fatto secondo me al primo sintomo sospetto, su questo le Regioni sono compatte. È una raccomandazione che facciamo per non sovraccaricare un sistema già in fibrillazione. Basterebbe rispettare un'auto-sorveglianza precisa e consapevole”
A sostenere l’inutilità di testare chiunque è anche Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive del Policlinico S. Matteo di Genova, che ad Agorà, su Rai Tre. Per Basetti, i tamponi "andrebbero fatti unicamente nel soggetto con sintomi. Farli negli asintomatici è inutile. Oggi il tracciamento è perso, con 100.000 positivi al giorno è impossibile farlo. Il tampone andrebbe richiesto dai medici perché va anche interpretato, il medico deve valutare lo stato di salute complessivo della persona, i sintomi, l'eventuale immunodepressione"
Anche dallo Spallanzani di Roma arriva un appello a evitare tamponi moleocolari superflui. "Non facciamo test inutili. Nell'ultima settimana è andata crescendo la richiesta di tamponi per SARS CoV2. E si sta già determinando in alcune situazioni una difficoltà ad ottenere un tampone molecolare in tempi brevi. Ma le alternative ci sono. In moltissimi casi, ad esempio tamponi fatti da persone asintomatiche a basso rischio, basta il risultato di un tampone antigenico"
Per il Gruppo Tecnico Scientifico dell’ospedale capitolino "in tempi di così alta prevalenza del virus con la variante Omicron, il risultato positivo di un tampone antigenico è altamente affidabile. La conferma molecolare serve soprattutto quando si devono prendere decisioni cliniche in persone ad alto rischio”. Gli esperti sollecitano la responsabilità dei cittadini invitandoli a “seguire le indicazioni di prevenzione” ed invita a “investire le risorse dove sono più utili per tutelare la salute di tutti"