La ministra per le Politiche giovanili, a Genova, alla VI Conferenza nazionale sulle dipendenze dopo l'annunciata legalizzazione da parte della Germania: "Bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza al Parlamento". Per il ministro Orlando la scelta di Berlino "determinerà dei riflessi che riguarderanno il nostro Paese". Gelmini: "Sul tema, nel governo, sensibilità diverse"
La scelta di liberalizzare la cannabis operata dal nuovo governo tedesco "è una scelta che l'Italia dovrebbe valutare ma bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza al Parlamento. E' questo il punto delicato". Lo ha detto la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone oggi a Genova a margine della partecipazione alla VI conferenza nazionale sulle dipendenze. "Il potere su quel fronte spetta alla competenza parlamentare - ha aggiunto -, il governo deve fare un lavoro istruttorio, e lo dico con estrema umiltà, perché il governo possa prendere la decisione giusta". Sullo stesso tema ha parlato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, durante la conferenza nel capoluogo ligure. "Nel momento in cui una parte non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile dell'Italia, come la Germania, sembra cambiare profondamente linea su questo fronte, credo che sia inevitabile che una qualche riflessione la si faccia anche nel nostro Paese".
Orlando: "Scelta Germania si ripercuote sul nostro Paese"
Per il ministro del Lavoro la scelta della Germania di liberalizzare la cannabis avrà effetti anche sull'Italia. "Quella scelta determinerà dei riflessi che riguarderanno il nostro Paese, lo si voglia o meno nell'ambito di un mercato unico con le frontiere aperte". Per questo motivo, Orlando ha invitato a pensare a quale linea si vorrà continuare a seguire.
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Dadone: "Ragazzi cercano nuove sostanze"
"Vorrei che da Genova ripartissero dei processi che portino a un cambiamento organico e inclusivo, senza steccati ideologici", sono invece le parole di Dadone alla VI conferenza sulle dipendenze. "La relazione annuale sulle tossicodipendenze - sottolinea la ministra - ci ha detto che soprattutto i ragazzi sono molto attenti a procurarsi nuove sostanze psicoattive. Il sistema nazionale di allerta precoce segnala l'ingresso di queste nuove sostanze. Che cos'è che li spinge a colmare questo vuoto? Bisogna intervenire prima, non soltanto ex post". "Grazie a un accordo con l'Iss vogliamo implementare il sistema nazionale di allerta precoce", ha aggiunto. "Con l'arma dei carabinieri vogliamo promuovere l'uso di innovativi sistemi informatici per implementare le attività di monitoraggio del web dei siti che commercializzano le nuove sostanze. Il nostro obiettivo - ha concluso - è arrivare alla stesura di un piano nazionale di azione contro le dipendenze".
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La cannabis terapeutica
Riguardo alla cannabis terapeutica, in un'intervista a La Repubblica, la ministra per le Politiche giovanili con delega alle politiche antidroga ha affermato che la produzione "non è sufficiente, non tutti i medici la prescrivono, non tutte le Asl la rimborsano e questo è grave. Sulla cannabis medica sembrano tutti d'accordo poi appena spunta la parola infiorescenza e scatta l'allarme". "Ci si divide tra pro e contro ma si dimenticano i malati", ha aggiunto. Quanto alla cannabis per uso ludico, invece, Dadone evidenzia che la sua posizione è "nota, ho sottoscritto una proposta di legge nella passata legislatura sulla coltivazione e l'uso personale. E sul referendum, sposando io gli strumenti della democrazia diretta, credo sia un modo da parte del Paese di accendere un faro su un argomento che nei Palazzi è fuori dal dibattito ma fuori è molto sentito".
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Gelmini: "Contraria a ogni tipo di legalizzazione, nel Governo sensibilità diverse"
"Dico con chiarezza che faccio parte di un pensiero, di una corrente culturale, che non solo è contraria a qualsiasi forma di legalizzazione di ogni tipo di sostanza stupefacente, ma sono anche convinta che non esista una libertà di drogarsi ma che l'azione dello Stato possa e debba concentrarsi soltanto sulla liberazione dalla droga", è quanto afferma invece la ministra per le Autonomie, Maria Stella Gelmini. Il suo intervento è stato accolto in questo passaggio da qualche applauso. Gelmini ha anche ribadito che "all'interno del Governo ci sono su questo tema sensibilità diverse".
Mattarella: "Comprendere realtà delle dipendenze per intervenire"
In occasione della Conferenza nazionale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio alla ministra Dadone. "Il fenomeno delle dipendenze ha spesso radici profonde - è il pensiero del Capo dello Stato - legate a disagi che possono riguardare ciascuna persona e che la società fatica a cogliere per tempo. Comprendere tale realtà rappresenta un punto di partenza fondamentale per intervenire con la determinazione e le capacità necessarie nei vari ambiti". "Il vasto programma dei lavori della Conferenza nazionale è indicativo della dimensione del problema, che viene affrontato non già come episodio circoscritto e poco esplorato, ma in tutta la sua complessità - ha proseguito - le sessioni della Conferenza sono infatti dedicate ai diversi aspetti e alle molteplici possibili manifestazioni della dipendenza: esse mettono in luce, pur nella drammaticità delle tematiche affrontate, il grande impegno e la consapevolezza di quanti operano a ogni livello nei settori coinvolti e nelle istituzioni di riferimento".