Manovra, incontro Draghi-sindacati a Palazzo Chigi. Parti distanti sulle pensioni

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Il premier ha ricevuto i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Per il governo hanno partecipato il ministro dell'Economia, Daniele Franco, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e il ministro della Pa, Renato Brunetta, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. Bombardieri: "Non è andata bene". Landini: "Valutiamo iniziative di mobilitazione". Sbarra: "Risorse insufficienti"

Parti distanti e clima non proprio disteso all'incontro tra governo e sindacati sulla manovra, in particolare sul nodo pensioni. Nell'incontro a Palazzo Chigi, le parti sono rimaste parecchio lontane e non è stata trovata un'intesa. Al tavolo, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Per il governo anche il ministro dell'Economia, Daniele Franco, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e il ministro della Pa, Renato Brunetta, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. Restano dunque ancora nodi da sciogliere sulle nuove modalità di accesso alla pensione una volta salutata Quota 100.

Bombardieri: "L'incontro non è andato bene"

"L'incontro non è andato bene": sulle pensioni ci sono "solo 600 milioni. Non ci sono risposte sulla riforma complessiva necessaria. Il sindacato valuterà nei prossimi giorni forme e strumenti di mobilitazione per fare scelte adeguate", ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla manovra. Prima della riunine, Bombardieri aveva detto: "Riproporremo, cosa che facciamo da sei mesi, una discussione strutturale sulla riforma del welfare in questo Paese. Se poi la strada del ritorno alla normalità dovesse essere quella della riforma Fornero, noi su questo tema non ci stiamo. Ricordiamo la lettera che Draghi mandò e che diede inizio al governo Monti, le condizioni oggi sono cambiate. La riforma non può cambiare ad ogni tornata elettorale".

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Landini: "Senza risposte valuteremo iniziative di mobilitazione"

"Se giovedì il governo confermerà questa impostazione nei prossimi giorni valuteremo iniziative unitarie di mobilitazione", ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini dopo l'incontro a Palazzo Chigi sulla manovra, rispondendo a chi chiede se il sindacato stia valutando anche lo sciopero generale. "E' chiaro quello che ci siamo detti stasera, nessuno può dire che non ha capito", ha detto. "Non è accettabile che il lavoro creato sia precario. Siamo in presenza di contratti a termine di qualche mese, di lavoro somministrato. Non è più accettabile che la crescita continui a produrre lavoro precario", ha aggiunto.

Sbarra: "Risorse insufficienti"

"Intanto abbiamo posto una questione di metodo. Questa legge di Stabilità rischia di andare avanti con grandi insufficienze e squilibri, per effetto del mancato dialogo e confronto con le parti sociali". Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. "Nel merito ci sono luci e ombre", ma le risorse sono "largamente insufficienti" sia per le pensioni, che per gli ammortizzatori sociali e per la non autosufficienza, dice Sbarra confermando che "nelle prossime ore decideremo come dare luogo alla mobilitazione" unitaria dei sindacati.

Verso proroga Opzione Donna ed estensione Ape social

Intanto, a margine delle riunioni in corso in queste ore sulla manovra, da fonti di governo si apprende che con la legge di bilancio dovrebbe arrivare la proroga di Opzione Donna e l'estensione dell'Ape social ad altre categorie di lavoratori gravosi. Il ripristino dello strumento per l'anticipo della pensione delle donne e l'ampliamento dell'Ape social sono tra le proposte del ministro del Lavoro Andrea Orlando, sostenute dalla gran parte dei partiti della maggioranza.

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