Il Professore smentisce le voci di tensioni e nega di aver voluto rimproverare Letta quando lo ha esortato a fare "proposte forti": "Il mio voleva essere un aiuto alla riflessione”. E sul ruolo di federatore del segretario dem, precisa: compito difficile, ma la strada è obbligata, "perché se non si federa con il M5S il Pd con chi si federa?”
Romano Prodi ed Enrico Letta smentiscono le voci di tensioni e dissapori. E lo fanno con un lungo abbraccio, prima della presentazione del libro edito da Solferino "Strana vita, la mia", che il Professore ha scritto con Marco Ascione. Prodi ha negato di aver voluto rimproverare il segretario del Pd, quando lo ha esortato a non rinchiudersi solo nel campo dei diritti civili e a fare "proposte forti". "Il mio voleva essere un aiuto alla riflessione”, ha chiarito Prodi.
Prodi: Letta "federatore" del Pd
L’ex presidente della Commissione Ue sostiene quindi di essere in sintonia con il leader dem sulla sfida che il Pd ha di fronte e "sulla possibilità di riuscirci": "È divertente - osserva ancora, come riporta il Corriere della Sera - come funzionano le notizie. I titoli dicevano “Prodi bacchetta Letta”, poi non c’erano i contenuti. Semplicemente siamo d’accordo sul fatto che la ripresa debba andare avanti insieme a un grande slancio dell’economia e della solidarietà sociale. Se non se ne occupa il Pd, chi lo deve fare? Ed Enrico è assolutamente in grado di farlo". Letta, dal canto suo, ha chiarito: "Romano è una delle poche persone nella vita a cui ho chiesto consigli". Per Prodi a Letta spetta il compito di fare “il federatore” con i 5 Stelle. Un ruolo difficile, ma la strada - dal suo punto di vista - è obbligata: “Perché se non si federa con il M5S il Pd con chi si federa?”.