Caso Durigon, Salvini lo difende: "Nessun nostalgico nella Lega". Chiesta mozione sfiducia

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M5s, Pd e Sinistra italiana chiedono un passo indietro all'esponente del Carroccio che aveva chiesto di intitolare al fratello di Mussolini il parco di Latina dedicato a Falcone e Borsellino. Salvini: "La sinistra chiede le dimissioni di chiunque un giorno sì e un giorno no. Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia e nella Lega non c'è nessun nostalgico"

Cresce la tensione nel Governo intorno al sottosegretario all'Economia, il leghista Claudio Durigon, che aveva chiesto di intitolare al fratello di Mussolini, Arnaldo, il parco di Latina dedicato a Falcone e Borsellino: una parte della maggioranza parlamentare sarebbe pronta a presentare una mozione di sfiducia, dal M5s al segretario Pd Enrico Letta fino a quello di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Anche il ministro Stefano Patuanelli chiede che Durigon esca dal Governo. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Faccia un passo di lato”. Il leader del Carroccio Matteo Salvini replica: "Nella Lega non c'è nessun nostalgico. Durigon è bravissimo, è il papà di Quota 100".

Anche Vito (Fi) chiede un passo indietro

Sono diverse le forze politiche che chiedono un passo indietro di Durigon, dal M5s al Pd passando per Leu, ma anche - a titolo individuale - il deputato di Forza Italia Elio Vito, che aprono così un nuovo fronte di tensioni nella maggioranza. "Intollerabile ciò che ha detto” Durigon, ha attaccato Patuanelli -, credo che non sia compatibile con la sua permanenza al governo". Molto duro anche Letta: "Starebbe a lui fare un passo indietro. Per quanto ci riguarda faremo il possibile perché questo avvenga". “Le sue affermazioni sono molto gravi, ci aspettavamo delle scuse mai arrivate. A questo punto dovrebbe fare un passo di lato", ha detto Di Maio. Per il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni “la mozione di sfiducia è l'unico strumento per ridare un minimo di dignità".

Salvini: "Nessuna nostalgia del passato"

"La sinistra chiede le dimissioni di chiunque un giorno sì e un giorno no - ha commentato Salvini a Zona Bianca - Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia". "Chi è di Latina sa di che vicenda si tratta - ha proseguito il segretario della Lega - il parco era intitolato a Arnaldo Mussolini, non a Benito, e la sinistra poi gli ha cambiato il nome. Durigon aveva chiesto al sindaco di occuparsi di immondizia e non di cambiare i nomi ai parchi. Nessuna nostalgia nel passato. La Lega ha i piedi piantati nel presente e nel futuro". Quanto al diretto interessato preferisce non aggiungere nulla ("Falcone e Borsellino meritano molto di più di un parco", però "penso che le radici della città di Latina non debbano essere cancellate", aveva twittato qualche giorno fa).

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