Elezioni suppletive della Camera, Letta accetta candidatura nel collegio di Siena

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Il segretario dem correrà per il seggio dell’uninominale Toscana 12, lasciato vacante da Pier Carlo Padoan nel novembre 2020: “Dobbiamo vincere per dare un messaggio forte alla Toscana e al Paese. Come Pd noi siamo forti nella proposta politica, ma siamo purtroppo esigui in Parlamento”. Per il centrodestra il candidato è l’imprenditore vinicolo Tommaso Marrocchesi Marzi

Enrico Letta ha accettato la proposta di candidatura alle elezioni suppletive della Camera nel collegio uninominale Toscana 12. Lo ha reso noto il Pd di Siena. "Sono felice del vostro affetto e onorato per la vostra richiesta - ha detto il segretario Dem in collegamento con la direzione senese - La voglio fare sul serio questa campagna elettorale". Il seggio è stato lasciato vacante da Pier Carlo Padoan dopo le dimissioni del 4 novembre 2020, in seguito alla sua nomina nel cda di UniCredit.

“Siamo forti nel Paese ma purtroppo esigui in Parlamento”

"C'è una missione nazionale - ha detto Letta - dobbiamo vincere per dare un messaggio forte alla Toscana e al Paese e per avere un segretario in Parlamento dove i nostri gruppi parlamentari sono usciti falcidiati dal disastro delle elezioni del 2018 e dalle fughe successive". “In pratica - ha sottolineato - come Pd noi siamo forti nel Paese e nella proposta politica, ma siamo purtroppo esigui in Parlamento". Per il segretario Dem, che domani completerà il suo percorso ascoltando la direzione di Arezzo, quello di Siena "è un territorio con molte sfaccettature, eccellenze e fragilità, problemi e enormi potenzialità. Per ciascuna di queste questioni dobbiamo costruire una proposta politica seria e all'insegna della prossimità".

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La richiesta del Pd locale

"A livello politico nazionale riteniamo che per rendere incisiva l'azione politica del Partito democratico, il segretario debba essere presente attivamente in Parlamento", avevano scritto gli 80 delegati senesi nel documento approvato all'unanimità a metà giugno. Un testo con cui chiedevano ufficialmente a Letta di candidarsi, "apprezzando il coinvolgimento della base, le parole chiare su tematiche identitarie e le modalità di guida del partito". "Vedremo, valuterò e deciderò in questi giorni", aveva risposto il segretario Dem, prendendosi qualche settimana di tempo e non nascondendo le preoccupazioni nel dover affrontare una campagna elettorale in contemporanea allo svolgimento delle elezioni amministrative che vedranno al voto 1.345 Comuni con il rinnovo dei sindaci di Roma, Torino, Bologna, Napoli, Milano e Trieste.

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La scelta di Letta e lo sfidante del centrodestra

Inoltre su Siena e sulla prossima campagna elettorale peserà il dossier su banca Mps, ancora aperto, e sulle cui sorti, al momento, rimane la massima incertezza. Sul seggio senese, a febbraio, aveva provato a inserirsi il M5s: per più giorni era circolato il nome dell'ex premier Giuseppe Conte come possibile candidato. Ma il Pd locale aveva chiesto a gran voce che quel ruolo “fosse espressione del territorio”. Su Letta, pisano, la convergenza è stata immediata fra Dem locali e regionali. Il centrodestra ha invece scelto già da tempo chi candidare. Sul nome di Tommaso Marrocchesi Marzi c'è stato accordo fra Lega, FdI e FI e l'imprenditore, proprietario di un'azienda vinicola nel Chianti classico, ha già da tempo avviato la sua campagna elettorale.

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