Il presidente del Consiglio ha visitato il Tecnopolo di Bologna è poi si è spostato a Spezzano di Fiorano (Modena), per una visita agli impianti industriali di un complesso produttivo del distretto ceramico. "Grazie ai sacrifici degli italiani e alla forte accelerazione della campagna vaccinale, abbiamo davanti una fase nuova", ha detto il premier
"Vedo voglia ed entusiasmo di ripartire". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, oggi impegnato in una visita in Emilia Romagna. Il premier ha visitato il Tecnopolo di Bologna, che ospita il Data center del Centro meteo europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf) e il nuovo super-computer del consorzio Cineca. Poi si è spostato a Spezzano di Fiorano (Modena) per una visita agli impianti industriali di un complesso produttivo del distretto ceramico. "I mesi della pandemia sono stati molto duri – per i lavoratori e per le imprese. Ma, grazie ai sacrifici degli italiani e alla forte accelerazione della campagna vaccinale, abbiamo davanti una fase nuova", ha spiegato Draghi durante la conferenza stampa al termine della visita (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA CON MAPPE E INFOGRAFICHE - DATI E GRAFICI SUI VACCINI).
"L'attività produttiva nel Paese si rafforza"
"Come ha detto ieri il Governatore della Banca d’Italia, l’attività produttiva nel Paese si rafforza - ha proseguito Draghi - Gli indici di fiducia delle imprese sono ai massimi da oltre tre anni. Gli imprenditori pianificano investimenti, segno che sono tornati a essere ottimisti. Le famiglie sono per ora un po’ più caute, ma anche qui ci sono forti segnali di miglioramento". "Il compito del governo", ha aggiunto, "è creare un ambiente dove le infrastrutture sono migliori, la formazione fatta bene, dove ci si sente parte della società, per investire e guardare al futuro. Il governo deve creare questo clima e aiutare le imprese".
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In Pnrr investimenti per digitalizzazione e competitività imprese
Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel Fondo Complementare "abbiamo stanziato quasi 30 miliardi per favorire la digitalizzazione e la competitività delle imprese. Di questi, quasi 18 miliardi sono previsti per realizzare il programma Transizione 4.0", ha spiegato ancora Draghi. "Oltre 2 miliardi riguardano gli investimenti ad alto contenuto tecnologico e per le politiche industriali di filiera. Altrettanto importante è l’attenzione per la formazione e la ricerca. Investiamo oltre 12 miliardi di euro per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende, e per promuovere la ricerca, l’innovazione e la diffusione delle tecnologie", ha poi aggiunto.
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"Serve un'Italia unita per crescere"
"Gli investimenti e le riforme del nostro Piano non impegnano solo il governo nazionale. Coinvolgono tutti i livelli di governo territoriale e ogni energia produttiva del Paese. Oggi siamo in un luogo di lavoro, di produzione, di successo. È da qui che vogliamo partire per entrare insieme in questa stagione di ripresa e renderla duratura e sostenibile. Perciò serve un'Italia unita nel desiderio di tornare a crescere e credere nel suo futuro", ha sottolineato Draghi.
Semplificazioni, "cambio passo essenziale per Italia"
Poi un passaggio anche sul decreto legge sulle semplificazioni "approvato la settimana scorsa in Consiglio dei Ministri" e che "rappresenta, mi auguro, un cambio di passo essenziale per l'Italia. È vasto e complesso. Riduce le incertezze e i tempi delle burocrazie. Anche il metodo è stato incoraggiante, ha avuto il sostegno di sindacati, parti sociali, Regioni e vi ringrazio per questo".
Bonaccini: "Grati e onorati per la visita"
"Siamo grati per questa visita del presidente Draghi, siamo onorati e orgogliosi che abbia scelto l'Emilia-Romagna e gli daremo tutta la nostra forza, il nostro sostegno e la nostra capacità per dare una mano, da questa terra, a far ripartire l'Italia il prima possibile combattendo da un lato la pandemia sanitaria" e cercando "oltre a questo, di evitare la pandemia economica e sociale", aveva detto, alla vigilia della visita del premier, il presidente dell'Emilia-Romagna Bonaccini.
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