
Draghi, dai vaccini alle riaperture: ecco le prossime mosse del premier
Il presidente del Consiglio, in conferenza stampa, sulle riaperture spiega: "Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza". Ma sottolinea di non avere ancora una data precisa. Mentre sulle vaccinazioni garantisce: "Rispetteremo l'obiettivo dei 500mila vaccini al giorno"

"La disponibilità di vaccini non è calata, i numeri sono come prima di Pasqua, sta risalendo secondo il trend previsto. Non ho dubbio sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti". A garantirlo è il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi
Draghi: "Vaccini prima a anziani e fragili, voglio riaprire in sicurezza ma non ho una data"
Poi, sempre sulla gestione della pandemia, il premier ha spiegato: "È venuto il momento di prendere decisioni" sulle fasce di età per le vaccinazioni. "Questo è al centro delle riaperture. Se riduciamo il rischio di morte nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità"
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS IN DIRETTA
"Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C'è un equlibrio. Normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all'economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione a l'alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza", ha aggiunto Draghi
IL BOLLETTINO DELL'8 APRILE
"Penso a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane", ha quindi precisato

"Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall'andamento dei contagi e dei vaccini", ha comunque voluto chiarire il premier

Tornando sulle vaccinazioni, Draghi ha detto: "Chiaro che ci sono regioni più avanzate nelle vaccinazioni, molte diversità abbastanza insospettabili. Questo dovrà influenzare le riaperture: per le Regioni che sono molto avanti con fragili e i più vulnerabili sarà più facile riaprire"

"Sono molto incoraggiato dal clima che c'è: non si possono addossare responsabilità a una parte sola: gli eventi sono stati molto complicati. Vaccinare nelle classi più esposte al rischio è interesse delle regioni per aprire la loro economia in sicurezza", ha sottolineato ancora il premier

L'obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno sarà rispettato, ha poi confermato Draghi aggiungendo che "le dosi di aprile sono sufficienti a vaccinare tutta la popolazione che ha più di ottant'anni e gran parte degli over 75"

Il premier ha poi fatto sapere che "dovremo continuare vaccinarci" anche negli anni a venire "perché ci saranno delle varianti"

"Ci sarà una direttiva di Figliuolo" sulle vaccinazioni delle persone fragili "e poi vedremo come inserire con i ministri il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture. Pensate quant'è importante soprattutto per la riapertura delle scuole - ha aggiunto il premier -soprattutto per quelle dei più grandi: uno dei criteri per chiudere era che tornavano a casa e contagiavano i vecchi, i nonni"

Sull'efficacia del vaccino AstraZeneca, il presidente del Consiglio ritiene che "nei dati il crollo di fiducia in AstraZeneca si vede meno di quanto uno potesse aspettarsi. Continueremo a dare un messaggio rassicurante, che non viene dato a cuor leggero ma con grande serietà, partecipazione, comprensione. Io mi sono vaccinato con AstraZeneca e mia moglie anche".

"Bisogna vedere se" lo Sputnik "è un vaccino che si presta ad essere adattato in presenza di varianti, che verranno fuori nel corso dei prossimi mesi", ha detto poi Draghi rispondendo a una domanda sul vaccino russo. "Lo Sputnik anche per l'Italia? Ci hanno detto che le capacità produttive attualmente sono molto limitate, in dosi non interessanti. Se le consegne" degli altri vaccini "verranno rispettate l'Italia ha tutti i vaccini che servono per questo anno"

Il 30 aprile è la data di scadenza del periodo previsto nell'ultimo decreto per le misure anti contagio da Covid, "ma lì si dice anche che qualora l'andamento delle vaccinazioni e dei contagi mostrasse la possibilità, si possono riconsiderare le cose anche prima. Il governo sta lavorando su tutto questo. Avere date significa conoscere esattamente i parametri rilevanti a una certa data. In tutto questo c'è la volontà del governo di vedere le prossime settimane come di riaperture non di chiusure"

Sul Recovery Draghi assicura che il 30 aprile sarà consegnato il piano. "È fuori discussione che il PNRR chieda assunzioni di nuove competenze e formazione e aggiornamento di competenze attuali. Abbiamo riaperto i concorsi - ha specificato - per alcune categorie. La riapertura è orientata ad assumere qualifiche nel campo della digitalizzazione o dell'aggiornamento". "E bisogna cambiare tutto per superare gli ostacoli a livello politico, istituzionale, amministrativo, contabile e anche giudiziario. Queste sono tutte le aree dove occorre", ha aggiunto

Rispondendo alle domande sul tema turismo, il premier ritiene possibile "avere collaborazioni tra Paesi mediterranei: l'Italia ha molto da imparare da Grecia e Spagna. Dobbiamo lavorare subito all'accoglienza dei turisti con il passaporto vaccinale". Mentre per la ripresa della stagione turistica manca ancora una data: "Garavaglia dice a Giugno. Speriamo, magari anche prima chi lo sa"

Nel dettaglio il presidente del Consiglio ha parlato del Piano nazionale di rilancio e resilienza che è "un pacchetto di investimenti molto ambizioso e un pacchetto di riforme" che va a coprire gli anni tra il 2021 e il 2026. "Un'opportunità che dobbiamo cogliere", in particolare quella della transizione ecologica e digitale. "Dobbiamo essere consapevoli - ha sottolineato -della portata storica di questo piano, è un'occasione unica" per migliorare le scuole e modernizzare la burocrazia. "E' importantissimo spendere e spender bene"

"Per quanto riguarda la digitalizzazione - l'obiettivo del Governo è puntare - a una diffusione capillare della fibra ottica su tutto il territorio e in particolare nel Mezzogiorno". "Sosteniamo i settori culturali e creativi del Paese, duramente colpiti dalla pandemia. Ad esempio, vogliamo rendere le imprese del settore turistico più competitive, e permettere loro di digitalizzare i propri servizi”

Nell'ambito della transizione ecologica, "investiamo nella tutela del territorio e delle risorse idriche. In particolare, intendiamo prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e accelerare, in maniera decisa, la ricostruzione nelle aree che hanno subito gravi eventi sismici negli ultimi decenni".

Priorità del Governo è "aiutare le fasce più povere della popolazione, spesso le più esposte alla crisi del Covid. Quindi nel piano è presente anche un importante intervento di rigenerazione dell'edilizia residenziale pubblica e sociale. Queste misure, insieme al rafforzamento del ruolo dei servizi sociali nazionali e al recupero delle infrastrutture sportive, sono mirate a intervenire sui fenomeni di emarginazione e degrado sociale e ridurre i divari tra le varie aree del Paese"

Draghi ha poi spiegato che "è previsto che il ministro Franco presenterà prima il Def dove viene definito lo scostamento, poi il Parlamento lo vota e poi presenteremo il decreto che conterrà sostegni e riaperture. Le dimensioni saranno probabilmente superiori di quello precedente". Mentre sul ministro della Salute ha aggiunto "a Salvini ho detto che ho voluto io Speranza nel governo è che ne ho molta stima"

"Non condivido il comportamento di Erdogan nei confronti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen - ha detto Draghi parlando del cosiddetto "sofagate" - Credo che sia stato un comportamento inappropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l'umiliazione che la presidente della Commissione Europea ha dovuto subire". "Con questi dittatori per collaborare uno deve essere franco nell'esprimere la propria diversità di vedute e anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese, bisogna trovare l'equilibrio giusto".